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Undici settembre, once de septiembre.

di Miguel Martinez - 11/09/2007

Este es el canto justiciero

Undici settembre, once de septiembre.

Una data da non dimenticare, una svolta epocale.

Oggi sono passati 34 anni da quell'11 settembre in cui l'esercito cileno, mettendo in pratico l'Operation FULBET della CIA, prese d'assalto il palazzo presidenziale, uccidendo il legittimo presidente del paese e arrestando e torturando decine di migliaia di persone.

Non era, come pensavano allora gli ingenui, "il colpo di coda della reazione", roba da vecchi cardinali e feudatari.

No. L'11 settembre è stato il primo segno di un mondo nuovo: Augusto Ugarte Pinochet instaurò il primo regime neoliberale della storia, con l'aiuto di consiglieri inviati direttamente dagli Stati Uniti per trasformare il paese in un laboratorio, per il sistema del capitalismo assoluto.

E ricordiamo allora l'11 settembre, segniamocelo nelle vene, con le parole di Etnairis Rivera.

Questa poetessa del Puerto Rico - paese che il nemico dell'umanità e di tutti gli esseri viventi occupa da un secolo e oltre - non era ancora nata quando fu assassinato Salvador Allende; ma nelle sue parole c'è la memoria di tutte le americhe.

 

Este es el canto justiciero

como lo son mis ojos y el amor de ustedes,

el color de nuestra piel en lucha.

 

Ante las paredes de la bestia,

seamos como el amanecer, inviolables,

sabios y locamente santos.

 

Ante los demonios del imperio

seamos ángeles libertarios,

expertos saboteadores de las noches

ocupadas por marines,

de la tierra tuya y mía ocupada por marines

 

y supertanqueros

y mucho inglés

y poca leche y poco arroz

y ningún día libre,

 

verdadero, digo, como para decir: no más yanquis,

no más bombas, no más ladrones del futuro.

no más guerra.

 

Este es nuestro canto.

El que sienta miedo, que respire hondo,

que piense en el mar,

en el beso de su amante.

pMA165

"Questo è il canto giustiziere / come sono i miei occhi e il vostro amore / il colore della nostra pelle nella lotta. Davanti ai muri della bestia, dobbiamo essere come l'alba, inviolabili,  / saggi e follemente santi. Davanti ai demoni dell'impero / dobbiamo essere angeli libertari / esperti sabotatori delle notti occupate dai marines / della terra tua e mia / occupata da marines / e superpetrolerie / e molto inglese / e poco latte e poco riso / e nessun giorno libero. Dico davvero, come per dire: mai più yankee / mai più bombe / mai più ladri di futuro, mai più guerra. Questo è il nostro canto. / Chi ha paura / respiri a fondo/ pensi al mare e al bacio dell'amante."