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Rutelli e la Banca del DNA, Svegliamoci ragazzi!!!

di Ernesto Melappioni - 12/09/2007

Fonte: ArcipelagoMoneta



Forse siamo gli unici a comprendere, con una approssimazione più
coerente alla verità in confronto a molti altri cittadini, cosa stia
realmente accadendo alla civiltà moderna.
Francesco Rutelli ieri, alla festa dell'unità di Bologna, ha lanciato
l'ennessima pietra contro i diritti umani. Ospite di un evento
tradizionale italiano che nel corso degli ultimi decenni si è fatto più
motivo di aggregazione sociale che politico e che, forse, dopo la
realizzazione del partito democratico cesserà di esistere.
Francesco Rutelli ha lanciato la sottile proposta di costituire una
Banca del DNA per prevenire i crimini nella nostra società italiana
come già accade nei paesi anglosassoni Stati Uniti E Gran Bretagna.
Tutto in nome di una fantomatica "Sicurezza".
Nessuna reazione da parte della gente che, se pur diffidente sul
personaggio, non ha accolto minimamente il significato profondo di
quella proposta a dir poco fascista nel cuore della loro festa; che
teoricamente dovrebbe portare dentro i valori comunisti.
Siamo ormai un popolo che brancola nel buio.
Ormai sono riusciti ad anestetizzarci, a lobotizzarci a lavarci il
cervello derubandoci la capacità di pensare con la nostra mente.
Se fossi stato a quella festa, lo avrei insultato a voce alta dandogli
del nazifascista. Usando l'unico aggettivo utilizzabile per definirlo
perché non ne conosco un altro più appropriato dal momento che non
conosco e non so quale organizzazione mondiale si nasconde sotto le
spoglie di umani dalle candide vesti. Chi sono? I Visitor di David Icke
forse?
Con la sua proposta e con la giustificazione della sicurezza si
vogliono appropriare della nostra più intima identità con l'illusione
di poterci regalare "dopo" una maggiore tranquillità sociale.
La sicurezza secondo me nasce dal profondo di una società. Dalle sue
radici. Dall'educazione sociale e spirituale dei suoi cittadini fin
dalla loro nascita.
Ora ci stanno chiedendo di dare il nostro sangue, il nostro DNA e ci
trattano come un piano telefonico prepagato. Paghiamo prima per avere
un servizio dopo! Ma quale genere di servizio?
Io dovrei dare forse il mio sangue a questa banda di psicopatici per
essere codificato?
Si psicopatici! Quei soggetti patologicamente malati che
trasgrediscono la naturale etica umana e prediligono le forme di
controllo sugli altri. Quegli assassini organizzati che creano omicidi
di massa per alimentare il terrore sociale. Io dovrei dare a loro il
mio sangue, la mia verità?
Amici, ci hanno tolto la rabbia stuprando una parola a noi molto cara:
"democrazia".
Chi lo ha detto che per essere democratici non dobbiamo usare l'unico
meccanismo che la natura ci ha dato per difenderci, la rabbia?
Magari una rabbia più evoluta quanto è evoluto il loro modo di
sottometterci lasciandoci andare in un sonno profondo di incoscienza
collettiva.
Dobbiamo essere rapidi, organizzati, comuinicativi ed efficaci più che
mai al fine di far scorrere rapidamente nel corpo sociale una verità
difficile da far comprendere: una moneta malata.
Dobbiamo trovare il modo di fare più aggregazione possibile con
furbizia. Usando magari le loro stesse strategie.
Dopo l'11 settembre, secondo me... c'è qualcosa ancora che non
afferriamo completamente.
Qualcosa che ci sfugge. Qualcosa che dovremmo raggiungere. Un tassello
che manca e che non ci permette di vedere il puzzle nel suo insieme.
La domanda è... perché hanno lasciato la porta aperta alla
prolificazione di teorie complottistiche?
Sono veramente tanto stupidi a disseminare indizi così evidenti come
buchi di pochi metri nel edificio più protetto del mondo?
Sono veramente tanto stupidi a far sgretolare in polvere con
precisione millimetrica, davanti gli occhi increduli di sei miliardi di
individui, le più imponenti opere di architettura moderna?
Che l'umanità tutta è in pericolo... questo è fuori ombra di dubbio!
Ma quale è veramente il loro obiettivo?
Unificare tutto il mondo sotto un unico sistema di controllo di massa
con un governo planetario alla David Icke?
Oppure resettare il sistema, ormai saturo, non più con una guerra tra
popoli ma con la guerra alla sopravvivenza tra il popolo stesso?
Magari riusciremo pure con molti sforzi a impiantare qualche
salvagente monetario in Italia, ma come potremmo difenderci dalla
arroganza costituita nel trattato di Mastricht, arroccato su un
castello blindato e con l'ordine costituito di usare le armi sulla
popolazione nel caso di una rivolta contro di esso?
Questa è la cruda verità!
Forse con la mia sensibilità sto leggendo un futuro più amaro di tutti
voi o forse anche voi lo state leggendo come me nel vostro intimo, se
così fosse allora dobbiamo sforzarci tutti di trovare una unità
stabile, decisa e programmatica.
Sappiamo tutti che fin quando la democrazia non è sovrana della sua
moneta non potrà mai essere considerata tale ne tantomeno al sicuro.
Sappiamo tutti che la sicurezza nasce da una equa distribuzione della
ricchezza.
Sappiamo tutti che è possibile con l'emissione diretta e la
fiscalizzazione a tasso negativo sulla massa monetaria raggiungere
questo obiettivo con il reddito di cittadinanza.
Sappiamo tutti che una volta tranquillizzato l'individuo sulla sua
naturale sopravvivenza esso non sarà mai persuaso dal commettere nessun
genere di criminalità o violenza ma sarà invece proiettato verso la
ricerca ed il significato profondo della vita.
Allora cosa mai aspettiamo?
Perché mai continuare a stare alle regole di chi dirige il gioco
alimentando la nostra paura fertilizzata da queste stesse regole?
Gandhy il sale se lo prese senza chiedere autorizzazioni a nessuno,
anzi, informando tutti che lo avrebbe fatto.
Certo... se noi percorressimo questa strade diretta ci ritroveremo con
molti rubinetti chiusi: energia, acqua, alimentazione,
intercomunicazione e saremo noi a generare il caos.
Ma è anche vero che condurre la battaglia rispettando le regole del
nostro nemico è una battaglia persa dall'inizio.
Dobbiamo trovare il modo di trasgredire in virtù dei diritti umani
universali.
Raccogliere l'esigenza aperta di milioni di cittadini che non riescono
più a pagare finanziamenti e mutui facendoli sentire non più soli.
Informadoli sulle motivazioni di base, sul fatto che la moneta viene
generata dal nulla, sul fatto che le banche non pagano le tasse su la
moneta che emettono per questi prestiti, sul fatto che l'ingiustizia è
legalizzata. Attivandoli di conseguenza!
La disobbedienza civile e la resistenza passiva sono le nostre uniche
armi.
Se vogliamo colpire il nostro nemico senza restare a secco di
approvvigionamenti lo possiamo fare solo in questo modo. Non pagando
più il sistema bancario diretto, cavalcando l'onda della crisi in corso
e motivandola con l'ingiustizia di fondo, affinché emerga alla luce
degli occhi di tutti.