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La speculazione sul prezzo del grano parte dalla borsa di Chicago

di redazionale - 14/09/2007

Fonte: sovranitalimentare

 

 

 

Il 20 luglio u.s. abbiamo depositato alla Corte Suprema di Cassazione due proposte di legge di iniziativa popolare, in particolare quello sulla Sovranità Alimentare prevede l’istituzione presso l’Autorità Antitrust di una sezione specializzata sul dumping e chiama le autorità e le istituzioni ad assumere la responsabilità di procedimenti seri per garantire il prezzo ai cittadini ed il reddito ad i produttori. Nel mentre rimandiamo alla lettura dell’articolo specifico (vedi estratto legge di seguito riportato e leggi il documento intero alla pagina http://www.sovranitalimentare.net/), giriamo la dichiarazione congiunta prodotta da Gianni Cavinato presidente dell’ACU (associazione Consumatori Utenti) e da Gianni Fabbris (coordinatore nazionale di Altragricoltura), due delle associazioni promotrici della raccolta di firme sulle due leggi popolari.

LA SPECULAZIONE SUL PREZZO DEL GRANO

PARTE DALLA BORSA DI CHICAGO

La Borsa di Chicago è il più grande mercato del mondo del frumento e si chiama Cbot (Chicago Board of Trade). In questa Borsa vengono stipulati i contratti a termine o futures. L’unità di misura del frumento adottata dal Cbot è il bushel. Il contratto standard stabilito dal Cbot ha il taglio fisso di 5.000 bushel.

Ebbene, l’incremento delle quotazioni del frumento, dall’11 aprile all’11 settembre 2007, è stato di circa il 55% con un trend sempre in crescita, mentre quello del mais, nello stesso periodo,  ha avuto un trend oscillante. Infatti, mentre da aprile fino all’inizio di luglio il trend è sempre stato in crescita, successivamente ha avuto un calo.

Poiché il mercato di queste due prodotti è strettamente interdipendente si può sostenere, senza ombra di dubbio,  che a determinare questo andamento sono intervenuti capitali finanziari speculativi, i quali, all’inizio dell’anno, hanno agito sul mercato del mais mentre in queste ultime dieci-dodici settimane sono entrati massicciamente nel mercato del grano, determinando un aumento dei prezzi in tutto il mondo, anche dei prodotti derivati es.: pane, pasta, ecc…

Questi affamatori e i loro lacché ci diranno che è tutta colpa della siccità in Australia, della diminuzione dei raccolti in Ucraina, o dell’avidità dei consumatori cinesi che vogliono mangiare il grano (cibo per i ricchi) invece del solito pugno di  riso (cibo per i poveri)…!!!

Dobbiamo però anche sapere che a livello europeo, grazie alla nuova PAC (Politica Agricola Comunitaria), sono diminuite le semine di grano e quindi ci troviamo sempre più importatori netti di questo fondamentale prodotto. Questo contribuisce  all’aumento dei prezzi anche al consumo. Come non bastasse, la nuova PAC ha eliminato la compensazione del prezzo alle frontiere del grano importato togliendo così, anche ai consumatori, la protezione  che prima erano previste.  Così oggi la UE non ha  più le proprie eccedenze produttive ma è esposta sempre più agli andamenti del mercato mondiale. In questo caso viene dimostrato come la UE sia “governata” dalla Borsa di Chicago. A dimostrazione di quanto sia vera questa affermazione basterà richiamare l’attenzione sulla decisione che il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura della UE adotterà nei prossimi giorni un provvedimento urgente per riportare alla produzione di grano tre milioni di ettari attualmente non coltivati (set-aside).  Anche i bambini sanno che il primo effetto di questa decisione si potrà avere soltanto con il raccolto dell’estate 2008… Ma intanto che cosa accadrà: verranno lasciati liberi gli speculatori e affamatori del Cbot oppure interverrà Bush-el?

I consumatori e i contadini   italiani ed europei si trovano a dover ingoiare la stessa pillola. Ora basta!

Vogliamo la Sovranità Alimentare e un’Europa senza OGM (www.sovranitalimentare.net),

vogliamo prezzi equi e giusti (www.acuconsumagiusto.it) .

 

PER INFO E CONTATTI: ACU – Associazione Consumatori Utenti  - tel. 02/66154126

ESTRATTO DALLA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE SULLA SOVRANITA’ ALIMENTARE SU CUI è IN CORSO LA CAMPAGNA PER LA RACCOLTA DI CENTINAIA DI MIGLIAIA DI FIRME

 

“Art. 5 Strumenti per la lotta al dumping

  1. Si dà delega al Governo, entro sei mesi dell’entrata in vigore della presenta Legge, di definire, con apposito Decreto Legislativo, gli strumenti normativi e sanzionatori contro la pratica del dumping, così come definita nel comma 10 dell’Art. 2 e contro le violazioni del dettato della presente legge.

  2. Tale Decreto dovrà prevedere, come strumento operativo di controllo e di contrasto del dumping, la costituzione di una specifica Sezione Antidumping all’interno dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

  3. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dovrà dotarsi, a tale scopo, di un Ufficio Studi che stabilisca e revisioni, almeno annualmente, i reali costi di produzione nel mercato agro-alimentare italiano.

  4. Nei casi conclamati di dumping verrà inflitta una sanzione pecuniaria proporzionale al danno subito, inteso come la differenza di prezzo tra quello più basso praticato e quello determinato dalla sommatoria dei costi di produzione.

  5. Gli importi ricavati dalle sanzioni pecuniarie inflitte alle imprese (agricole, industriali e commerciali) che praticano il dumping verranno destinati al Fondo Antidumping, i cui proventi verranno destinati al fondo di bilancio per le attività della Consulta Nazionale per la Sovranità Alimentare, nonché ad attività di formazione e informazione dirette a contrastare il fenomeno del dumping.

  6. Presso la Consulta Nazionale per la Sovranità Alimentare viene istituito l’Osservatorio Antidumping che opera per monitorare i fenomeni legati al dumping e per promuovere la correttezza delle relazione commerciali in materia agro-alimentare, supportando l’autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e promuovendo campagne di informazione e iniziative di formazione.

  7. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato consulta periodicamente, per lo svolgimento delle sue funzioni, l’Osservatorio Antidumping istituito presso la Consulta Nazionale per la Sovranità Alimentare.”

Comunicato stampa

uffstampa@altragricoltura.info