Onu: approvati i diritti degli indigeni

Dopo 22 anni di dibattiti e negoziazioni, ieri sera l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la Dichiarazione sui Diritti dei Popoli Indigeni. Con 11 voti astenuti e 143 nazioni a favore, la dichiarazione è passata nonostante il voto contrario di Australia, Nuova Zelanda, Canada e Stati Uniti.

Sono circa 370 milioni in 70 diversi paesi, gli indigeni che il documento intende proteggere: la dichiarazione riconosce il diritto individuale e collettivo dei popoli tribali alla proprietà della loro terra e a vivere come desiderano, affermando quindi che non possono essere sfrattati dai loro territori senza il loro libero e informato consenso. Viene tutelato il loro diritto alla cultura, all’identità, alla lingua; nonché quelli universali alla salute, all’educazione e all’occupazione.
La dichiarazione proibisce inoltre ogni discriminazione, garantendo però il diritto agli indigeni di perseguire la proprio visione di sviluppo economico e sociale.

 

Esultano le popolazioni tribali di tutto il mondo, soddisfatte le associazioni che si battono per la tutela dei loro diritti, prime tra tutti Survival International e Amnesty. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha definito l’adozione della dichiarazione un ''trionfo" e un “momento storico”, ed ha lanciato un appello a governi e società civile in tutto il mondo perché si impegnino a concretizzare i principi espressi nel documento, lavorando per integrare davvero gli indigeni nelle società.