La storia imbavagliata (novità editoriale)
di autori vari - 15/09/2007
Fonte: atti del convegno all'Università di Teramo
E' uscito il libro
La storia imbavagliata
atti del convegno all'Università di Teramo, 17-19 aprile 2007.
Indice
Presentazione
7Introduzione ai lavori
Claudio Moffa
Le contraddizioni della cultura liberale
di fronte al tema dell’ "Olocausto"
15Sezione giuridica
Michele Ainis
Le libertà negate: a proposito della libertà di espressione
23Michela Manetti
Libertà di pensiero e discorso estremista
31Mauro Mellini
I delitti di opinione e le opinioni delittuose
35 Giuseppe ZuccoUna vicenda concreta di libertà di insegnamento lesa
41Renato Rolli
Il fondamento costituzionale della libertà di insegnamento
47Paolo Bargiacchi
Riflessioni su alcuni aspetti e tendenze
del diritto internazionale in tema di "negazionismo"
74Augusto Sinagra
Qualche riflessione sul mandato di cattura europeo
93Claudio Moffa
La storia come reato d’opinione,
Le leggi antinegazioiniste in Europa, Turchia, Ruanda
105Sezione mass media
Samir Al Qaryouti
L’’Olocausto visto dal Medio Oriente
121Emanuela Irace
Ariel Toaff: cronaca di una censura
134Mauro Manno
Dopo Soros: "lobby ebraica",
un tabù infranto?
139Giancarlo Scotuzzi
Cronaca di un linciaggio mediatico:
il caso Roger Garaudy
218Sezione storico filosofica
Alessandro Barbero
Il caso Ariel Toaff
233Israel Shamir
Clio imbavagliata
240Luigi Copertino
L’Olocausto fra storia e teologia
254Domenico Losurdo
Negazionismo, negazionismi
277Angelo D’Orsi
Usi e abusi politici del passato, tra storia e memoria
286Sezione storico-politologica
Tiberio Graziani
Olocausto e geopolitica
303Vincenzo Strika
Il rifiuto arabo e l’Olocausto
315Alessandro Aruffo
L’integralismo ebraico
323Alberto Marino
Il Parlamento imbavagliato
333Giancarlo Paciello
Il Sionismo, l’Olocausto e lo Stato d’Israele
340Appendice
Intervista a Robert Faurisson
365Intervista a Robert Faurisson
374"La negazione dell’Olocausto va combattuta anzitutto con le armi della ricerca storica, che sono le più potenti e persuasive, e poi con il libero dibattito nelle aule scolastiche, nelle università, sui giornali, non nelle stazioni di polizia o nei tribunali (…)
… L’Olocausto è diventato una sorte di sole nero intorno al quale ruotano come satelliti quasi tutte le maggiori vicende del Novecento, le quali vengono, alla sua luce, ora assolte ora condannate. Quello degli ebrei non è stato il solo genocidio del XX secolo (...) La memoria, se malintesa e strumentalizzata, può diventare un elemento di divisione, mentre la storia, se è libera da ogni condizionamento esterno o di gruppo, può essere nel lungo periodo un elemento di unità e soprattutto uno strumento atto a formare una cultura condivisa della tolleranza"
(
La Civiltà cattolica, quaderno 3769, 7 luglio 2007)"Non ho sinora mai letto libri negazionisti, mentre ne ho comprati un paio contro il negazionismo. Ma le violenze e le misure penali che vietano questo tipo di ricerche assolutamente marginali, minoritarie e per veri aspetti maniacali stanno avendo l'effetto d'incuriosirmi. Credo che questa sarà la reazione anche di altri. I divieti non sono solo negatori della libertà, ma anche e soprattutto stupidi e ottengono l'effetto contrario. Fanno sorgere la voglia di capire perché ci sia della gente, tutt'altro che nazista, che rischia le botte e la galera non per negare, mi sembra, l'innegabile orrore delle persecuzioni antisemite, ma per accertarne al di là di esagerazioni che possono esservi state (il numero degli ebrei fatti morire ad Auschwitz è stato ridotto da storici seri di qualche milione) i modi e l'entità. Non mi appassiona questo tipo di ricerche, ma vietarle con eccessi di zelo che possono apparire interessati alimenta sospetti controproducenti".
(Giano Accame, sul convegno " La Costituzione
tradita", Teramo 16 giugno 2007)
"La tutela penale della verità storica è una cosa abominevole, che ricorda altri tipi di tutela penale della verità, come quella praticata dall’Inquisizione. I tribunali devono giudicare i fatti e gli atti e non le idee e le opinioni .. forse anche l’ebraismo è stato debole nel non capire che questo tipo di provvedimenti, apparentemente a sua tutela e a tutela d una memoria che va difesa, in realtà ottengono uno spaventoso effetto boomerang …"
(Ernesto Galli della Loggia,
Il Foglio 5 novembre 2005)"E’ una follia, come si fa a procedere a un arresto per un reato di pensiero? Lo si fa solamente se c’è Robespierre al governo … Irving, in particolare è un personaggio senz’altro irritante ma tutt’altro che sciocco. Mi ricordo di aver apprezzato il suo famosissimo libro sulla rivoluzione ungherese del 1956, tradotto da Mondatori nel 1982, nel quale si compiaceva di dire che il gruppo dirigente dei comunisti ungheresi era fatto di ebrei. Merito di quel libro fu di additare lo scatto antisemita che ci fu in quell’occasione …"
(Luciano Canfora,
Il Foglio 5 novembre 2005)Per ordinazioni scrivete all'e-mail: grazianimanuela@libero.it