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Miti e meraviglie: la mostra su Dei e Sciamani

di M. B. - 15/09/2007

 

Miti e meraviglie: la mostra su Dei e Sciamani

Sarà visitabile fino al 30 Dicembre 2007 la mostra “Dei e Sciamani – Miti e meraviglie all’origine del pensiero simbolico mediterraneo. Primi segni verso il divino” allestita nei locali della chiesa di S.Agostino, in via Principi d’Acaia a Pinerolo, organizzata dal CeSMAP (Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica) di Pinerolo, con l’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Esteri, del Ministero della Ricerca e dell’Istruzione, del Ministero per i Beni Culturali. La mostra è suddivisa secondo una scansione temporale storica.
Appena entrato il visitatore si sente subito immerso in un’altra dimensione grazie al suggestivo allestimento, che nonostante lo spazio limitato, riesce a creare adeguate sezioni ad ogni momento storico trattato. Il percorso inizia dall’arte Paleolitica con la raffigurazione di caverne con incisioni rupestri che rappresentano alcuni animali sacri come il bisonte delle “Grotte di Lascaux” o la statuetta dell’uomo-leone trovata nella Valle di Lone in Germania.
Si passa poi al Neolitico seganto dall’architettura megalitica caratterizzata in particolare da monumenti funerari: compaiono le prime divinità come il Dio toro e la Grande Dea, incarnanti le forze dell’Universo, che vengono venerate per assicurare l’eternità e fertilità della natura.
Si arriva all’era dei simboli, dei pittogrammi, degli ideogrammi, quindi l’inizio dell’avvento delle prime forme di scrittura nate nelle zone della Mesopotamia intorno al IV millennio A.C., ricavate su pietra o su vari materiali.
La parte centrale riguarda il soggetto principale della mostra, ovvero il periodo dei Miti tramandati da agricoltori e pastori; sono presentati infatti alcuni luoghi sacri che venivano usati per pratiche rituali e spirituali particolari, ad esempio il monte Bego, i Templi dell’isola di Malta”.
Proseguendo il tragitto si arriva in una delle ultime due sezioni della mostra, qui vengono rappresentati i miti e le cosmogonie che hanno sempre avuto la vocazione di raccontare la storia della nascita del mondo, l’Uomo è sempre rimasto perplesso di fronte alla creazione dell’universo, ha sempre cercato di interrogarsi sugli aspetti della natura, sulle cause oscure alla ragione umana che hanno portato a formare la Terra.
Infine è dedicata alle Vergini Nere, icone materne che richiamano il culto pagano della terra nera che dà la vita permettendo i raccolti e quella in cui il corpo del defunto riposa, venerate nelle cripte o nelle chiese sotterranee, sono invocate in particolar modo per la maternità ed il parto.
Per limiti di spazio è stato dato in questa sede solo un cenno di quello che si può osservare nella mostra dal sapore molto particolare, con luci soffuse che emanano giochi di luce e ombre verso le varie sculture… assolutamente da non perdere l’occasione di scoprire misteri del passato o il mondo magico delle primissime forme religiose……”Un non so che di Divino e Sciamanico” fa da regia a questa splendida mostra, visitabile il Sabato dalle 15.30 alle 18.30 e la Domenica, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alla 18.30 Ingresso gratuito
Per informazioni e prenotazioni (tutti i giorni sono possibili visite guidate per scuole o gruppi, in questo caso prenotazione obbligatoria)
Tel. 0121/794382 o tramite Fax.0121/75547
www.cesmap.it