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Lo Stormarolo

di Miguel Martinez - 20/09/2007

 

Lo Stormarolo è una piccola rubrica saltuaria che inauguriamo oggi: traduzione in lingua fallaciana di Der Stürmer, rivista degli anni Trenta dedicata alla lotta contro chi all'epoca minacciava la Civiltà Occidentale.

Lo Stormarolo segnalerà intuizioni particolarmente felici e profonde di Custodi dei Nostri Valori.

Oggi, Lo Stormarolo è dedicato a Francesco Merlo.

Questo editorialista di Repubblica (che non va confusa con Libero) ci aiuta a capire perché Ricco e Patinato è Bello e la Spazzatura Umana ci Odia.

"Negli aeroporti non ci sono spacciatori, borseggiatori e stupratori (stanziali). E non ci sono venditori ambulanti che friggono musica e patatine, né vu cumprà, né lavavetri. E non ci sono i baracchini dove si smerciano gli untuosi panini con la porchetta né si intravedono, pur tra tante botteghe, i boss del pizzo.

In aeroporto nessuno grida, il cemento armato è nascosto, i materiali splendenti sono il vetro, l'alluminio, l'acciaio; l'aeroporto è l'Occidente nei suoi valori più alti: la libertà, che è innanzitutto libertà di movimento, la velocità, la bellezza, la verticalità.

Sono appunto i valori-simbolo che eccitano i terroristi islamici e non solo perché gli aeroporti, non essendo stati previsti dal Corano, sono 'bida', innovazione, e dunque eresia. Un aereo non è un cammello. Lo sapevano anche quelli di Al Qaeda mentre organizzavano l'attentato aereo alle Twin Towers!"

Francesco Merlo, "Aeroporti. Il luogo simbolo della modernità", Repubblica, 10 agosto 2007, p. 45.

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