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La politica controlli ciò che fanno le banche

di redazionale - 24/09/2007

Fonte: abruzzoreport


'In Italia non meno di 5 milioni di persone perderanno casa e macchina per incapacita' di corrispondere tasse e balzelli'.

'L’emissione monetaria sia sottoposta al controllo della politica.Fermiamo le banche'. Attacca cosi' Manuel Negri ( per Ap)nella riflessione che riceviamo e pubblichiamo. 'L’ulteriore ed ultima crisi dei mercati finanziari dovuta al tracollo dei mutui americani ad alto rischio, ci impone di assumere iniziative non piu' procrastinabili. Nella nostra Europa dobbiamo ricondurre le attivita' monetarie e finanziarie sotto il controllo della politica poiche' in troppe occasioni atteggiamenti disinvolti, ed in alcuni casi truffaldini, del sistema monetario e finanziario, penalizzano quello produttivo e dei risparmiatori. Non deve piu' essere consentito a Banche e Bce di assumere comportamenti ed atteggiamenti finalizzati a penalizzare pesantemente le economie di tutti gli Stati comunitari, in regime di assoluta ed insindacabile autonomia, a danno dei lavoratori, delle aziende produttive e dei risparmiatori. In questa situazione ed a dimostrazione di cio', i bilanci delle aziende bancarie, che non producono alcun tipo di ricchezza, sono sempre piu' floridi, a danno di un gran numero di aziende produttive, giunte al collasso, unitamente ai lavoratori che non riescono piu' ad arrivare a fine del mese. L’indebitamento complessivo delle Pubbliche Amministrazioni, degli Stati e dei singoli cittadini risultano in costante ed inarrestabile aumento, di pari passo con il numero delle famiglie che cadono al disotto della soglia di poverta'. Solo in Italia si prevede che non meno di 5 milioni di persone, a breve, perderanno la casa o la macchina per incapacita' di corrispondere tasse e balzelli, utilizzati in gran parte per pagare interessi passivi su un debito pubblico in gran parte fittizio, causato proprio dall’indebita e reiterata appropriazione del signoraggio monetario. Occorre che la Bce e le cosiddette autorita' monetarie, non legittimate da alcun suffragio popolare, siano sottoposte definitivamente al controllo del sistema politico che risponde del suo operato agli elettori. Se cio' non avviene si rendono del tutto superflue le attivita' di tutti i parlamenti, europei o nazionali che siano. Occorre che la Bce e le attivita' delle ex Banche Centrali nazionali, siano sottoposte alle direttive e sorveglianza dei Comitati per il Credito ed il Risparmio, nominati dai rispettivi Esecutivi nazionali, nell’interesse dei rispettivi Stati e dei singoli cittadini. Tutto cio' deve avvenire rapidamente prima che le spinte gia' consistenti, da parte dei diversi Stati per uscire dal Trattato di Maastricht, diventino piu' virulente, sull’esempio dell’Inghilterra, Danimarca e Svezia, sino ad approdare all’abbandono della stessa Comunita' Europea.Occorre codificare almeno che: per tutta la durata del tempo, di qualunque finanziamento concesso, il tasso d’interesse deve restare immutabile; deve essere fatto divieto a qualunque ente finanziatore di cedere il proprio credito (impedendo cosi' la proliferazione dei derivati);il tasso di riferimento (Tus) non puo' essere determinato unilateralmente dalla Bce essendo la stessa ad incassarne i proventi;il signoraggio determinato dall’emissione monetaria deve essere accreditato allo Stato in nome e per conto dei cittadini d’appartenenza che utilizzano la stessa moneta;il valore di cambio euro/dollaro deve essere notevolmente ridimensionato in quanto una continua rivalutazione della moneta unica europea sulla divisa statunitense comporta la progressiva perdita di competitivita' dei prodotti europei destinati all’esportazione.Perche' non si ripeta la storia del XX secolo, gia' tragicamente condizionata, proprio per usurpare la sovranita' monetaria ai popoli sovrani a favore delle private consorterie bancarie e monetarie'.