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I senatori si aumentano stipendio e pensioni. Buste paga da 77 milioni

di redazionale - 26/09/2007




Aumentano gli stipendi: del 4,34%. E anche le indennità per i senatori in pensione: +3,31%. A palazzo Madama è stato deciso di fare economia su fotocopie, cerimoniale (-14,23%) e commissioni d’inchiesta (-75,71%), ma le buste paga dei senatori sono sempre più care per i cittadini. Nonostante la buona volontà per far quadrare il bilancio, quelle spese intoccabili lo rendono comunque superiore al 2006: del 2,77%.

Il giro di vite non arriva nemmeno per gli ex senatori: i vitalizi, anzi, s’impenneranno nel 2009 a 57 milioni e ottocentomila euro, contro i 56 milioni di adesso.

La manovra di previsione del 2007, con il preventivo del 2008 e del 2009, è stata approvata ad aprile dall’aula del Senato prima che scoppiasse la polemica sui costi della politica. E sembra del tutto in linea con l’andamento dei costi della Camera: qualche segnale di risparmio sui servizi accessori, ma una struttura sostanzialmente invariata per quanto riguarda le spese degli eletti. Se scendono infatti del 3% i costi che riguardano l’esercizio del mandato parlamentare, sale la voce «competenze dei senatori». Il risultato è un onere per sostenere i parlamentari di palazzo Madama di quasi 77 milioni di euro, l’1,74% in più rispetto al 2006.

Per ora non si parla di ridurre il numero dei senatori, ma quello dei dipendenti scenderà presto. Nella relazione introduttiva firmata dai senatori questori è scritto che ci sarà «un impegno specifico a ridurre del 5% nel quinquennio 2007-2011 il numero dei dipendenti rispetto a quelli in pianta organica», 1.096. Solo per vestirli al Senato si pagano alle ditte convenzionate quasi 300mila euro: di questi, 32.700 euro sono per calze da uomo e collant da donna e 56mila per le camicie.

Nel 2007 il Senato spenderà dunque complessivamente 582 milioni 210mila e 500 euro. Nonostante alcune limature, spiccano ancora spese non completamente obbligatorie, come i 255mila euro per prodotti igienici e sanitari, o i 200mila euro dei corsi di lingua straniera per i senatori e i 250mila euro per la manutenzione degli ascensori.

Gli eletti sono 315, più sette senatori a vita, ma per sfamarli si spende poco meno che per i dipendenti, che sono il triplo (il costo totale della ristorazione è di quasi 2 milioni e 800mila euro).