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La logica della crescita minaccia le aree protette

di redazionale - 04/10/2007

La sostenibilità è fondamentalmente un concetto etico; il mondo non è sul cammino della sostenibilità e la sfida per raggiungerla è enorme e deve essere assunta con decisione, partecipazione e creatività. Potrebbe essere riassunto così il lungo ed impegnato intervento che Gabriel López (nella foto), direttore delle strategie globali della World conservation Union (Iucn) ha fatto al secondo Congreso Latinoamericano de Parques Nacionales y otras Áreas Protegidas in corso a Bariloche, Argentina.

«Le aree protette saranno minacciate nella loro totalità – ha detto Gabriel López – se continuiamo nella logica della crescita e dell’espansione economica come meta finale».

López ha preso atto con piacere delle «buone notizie» e del successo che stanno avendo le aree protette latinoamericane, ma anche della sfida che la regione affronta nell’avanzare sulla stretto sentiero dello sviluppo sostenibile.

«E’ urgente un cambiamento fondamentale – ha detto il membro dell’executive management group dell’Iucn - Il modello di sviluppo economico necessita di essere ripensato e di includere aspetti fondamentali come: nuovi modelli di sviluppo, maggiore equità, giustizia sociale, reale democrazia ed un nuovo rispetto per gli ecosistemi che sostengono la vita. Senza questo cambiamento di base dei modelli economici e di governo le aree protette, nei prossimi anni e decenni saranno isole ogni volta più piccole e meno utilizzabili come sistemi integrati».

López dirige per l’Iucn l’iniziativa “The Future of Sustainability: Rethinking Environment and Development in the Twenty-First century" (il Futuro della Sostenibilità: Ripensare ambiente e sviluppo nel ventunesimo secolo), che cerca di creare nuovi spazi ed occasioni per far avanzare la discussione su un futuro sostenibile. Un’iniziativa che chiede risposte a due domande piuttosto “pesanti”: quali sono i cambiamenti davvero determinanti per il mondo? Come può la comunità ambientalista avere un maggior impatto politico per influire in maniera reale su questi processi?

L’iniziativa si pone alcuni obiettivi a dir poco ambiziosi: inserire la crescita economica nell’ambiente, collegare giustizia sociale/ambientale e sviluppo, ripensare sviluppo e qualità della vita, sviluppare nuovi modelli di governabilità, attrarre nuovi interessi, ripensare il messaggio ambientalista, attirare i nuovi media, il mondo della comunicazione e quello dell’apprendimento, creare nuove alleanze e cercare sinergie, rafforzarsi con soluzioni, appoggiare agende innovatrici, mobilitare un movimento globale.

Per López, l’America Latina è però all’avanguardia: «Dopo il Congresso di Santa Martha, dove sono state stabilite molte nuove aree protette nella regione; inoltre l’America Latina è lider mondiale nella realizzazione di aree protette nei territori dei popoli indigeni, discendenti africani e gruppi etnici diversi».