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Circa il nostro sistema bancario

di Salvatore Tamburro - 05/10/2007

 L'attuale creazione di denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte di falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto.
Questa frase la diceva Maurice Allais, premio nobel per l'economia nel 1988.

Da oltre 300 anni esiste un sistema bancario nazionale ed internazionale che influisce notevolmente sui governi di ogni Paese, e di conseguenza sulla vita dei suoi cittadini.

Machiavelli osava consigliare al suo principe che il miglior modo per comandare si basa nell'incutere timore ai propri sudditi, i quali, impauriti, seguiranno alla lettera tutte le regole del loro signore, vivendo nella paura di potersi ribellare.
Oggi le cose non sono di molto cambiate, ma si è ben pensato di fortificare il controllo globale sui popoli attraverso subdoli regolamenti e soprattutto...
indebitandoli, poiché il peso di un debito eterno rende qualsiasi popolo schiavo del suo stesso sistema economico.

Dal lontano 1694 esiste la Banca centrale d'Inghilterra, la prima banca che diede l'avvio alla schiavitù di un popolo, poiché riuscì a comprare il debito della Corona inglese, obbligando pertanto i suoi cittadini a ripagare quei prestiti nel corso dei secoli fino ad oggi. Questo esempio del sistema bancario inglese fu poi seguito da tutte le altre banche centrali sparse per il globo, riducendo in situazioni debitorie tutti gli altri popoli del pianeta, tutto ciò in perfetta associazione coi governi eletti.

In tal proposito Ezra Pound osava dire: "I politici non sono altro che i maggiordomi dei banchieri".

L'attuale sistema economico europeo prevede al vertice della nostra politica monetaria la BCE (Banca Centrale Europea), mentre le banche centrali nazionali, quali Bundesbank o Banca d'Italia, non sono diventate altro che delle filiali operative della BCE con poteri sempre più limitati.

Con l'entrata in vigore del Trattato di Maastricht (1 novembre 1993) l'autonomia della banche centrali dal potere politico è aumentata dal 50% (pre-trattato) al 90% (post trattato), tutto ciò confermato dalla costante influenza di consigli\obblighi proposti sulla politica economica interna a un paese membro.

Basterebbe soltanto soffermarsi sulla lettura dell' Art.107 del Trattato di Maastricht per comprendere lo strapotere della BCE e BCN, che dichiarano apertamente il loro distacco e, conseguentemente, controllo, sulla politica monetaria degli stati:

      Art.107 : "nell'esercizio dei poteri e nell'assolvimento dei compiti loro attribuiti… né la BCE, né una BCN, né un membro dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni o dagli organi comunitari, dai governi degli Stati membri, né da qualsiasi altro organismo. Le istituzioni e gli organi comunitari, nonché i Governi degli Stati membri si impegnano a rispettare questo principio e a non cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della BCE o delle Banche centrali nazionali nell'assolvimento dei loro compiti ."

Questo controllo globale del sistema bancario sui governi ha inizio, come dicevo sopra, dal lontano 1694, quando  il massone Paterson fonda con alcuni fratelli la Banca d'Inghilterra, emettendo 1.200.000 sterline (notes of bank), corrispondenti al debito di 700.000 sterline-oro che Re Guglielmo d'Orange avevo contratto proprio con essa.

Da allora, questa sorta di sistema economico si è diffuso ovunque, ammalando le politiche monetarie di ogni paese, facendo gravare sui propri cittadini il fardello di un debito pubblico da pagare in eterno nei confronti delle banche, attraverso la pressione fiscale e tagli della spesa pubblica.

Per capire meglio tutto ciò bisognerebbe meglio comprendere il concetto di <<signoraggio>>.

La definizione di signoraggio dice che esso rappresenti il guadagno ottenuto dalla differenza tra il valore nominale (ovvero la cifra scritta sopra la moneta\banconota rappresentante il suo valore) della moneta ed il suo valore intrinseco (il costo necessario a produrla).

Esistono tre tipi di signoraggio:

  •    1. signoraggio sulle monete metalliche: lo Stato può emettere soltanto le monete metalliche (es. i tagli da 0,05-0,10-0,20,0,50-1 e 2 euro). Il costo medio per produrre una moneta metallica si aggira intorno ai 15cent.€ ; quindi produrre una moneta da 10 cent.€ potrebbe risultare anche non conveniente per lo Stato, ma è una perdita ampiamente ammortizzabile. La cosa importante da notare è che nell'emissione di monete metalliche lo Stato non è debitore di nessuno!
  •    2. Signoraggio sulla moneta cartacea : La moneta cartacea, ovvero le banconote, sono invece emesse dalla BCE e dalle BCN in proporzione alla quota capitale relativa alla BCE. In sostanza la BCE provvede all'emissione dell'8% del totale, mentre il restante 92% viene emesso dalle Banche Centrali Nazionali. In questa forma di emissione il guadagno realizzato dalle banche è molto elevato: basta pensare che per stampare una banconota il costo medio (valore intrinseco) è di 5cent.€ (comprensivo delle spese di carta, colore, stampa). Siccome le banche addebitano i "prestiti" che fanno agli Stati al valore nominale (come si evince dagli stessi dati di bilancio), vien da sé che il guadagno ottenuto è elevatissimo, aggiungendo a tali prestiti anche gli interessi da pagare.

      Esempio di signoraggio sulla produzione di una banconota da 100€:

      100€ (val. nominale) + 4% (interessi) – 0,05€ (valore intrinseco) = 103,95 €

  •    3. Signoraggio sulla moneta scritturale: per moneta scritturale si intende tutta quella moneta creata dal nulla dal sistema bancario nel suo complesso. Non prevede costi di produzione, perché in realtà non è una moneta reale, bensì una moneta che si crea con una semplice dicitura su un computer.     
  • La tecnica usata per creare e quindi emettere questa forma di moneta è quella della riserva frazionaria: secondo il regolamento 1745/2003 della BCE ogni banca è obbligata a conservare come riserva pari al 2% tutti i titoli o depositi con scadenza o rimborsabili entro 2 anni; per titoli e depositi rimborsabili oltre i 2 anni addirittura la riserva obbligatoria è dello 0%.     
  • Questo che vuol dire: se Tizio si reca in banca  e decide di effettuare un deposito sul suo conto corrente, la banca è obbligata a trattenere nelle sue riserve solo il 2% di quello che deposita Tizio, e può decidere di utilizzare il 98% di quel deposito (soldi di Tizio) per concederlo a Caio che ha bisogno di un prestito (su cui guadagnerà anche sugli interessi imposti).     
  • E' stato calcolato, attraverso una semplice serie geometrica, che una banca che riceve un deposito di 100 € da un suo cliente riesce, grazie alla riserva frazionaria e alla sequenza di depositi-prestiti-depositi, a ricreare base monetaria per un valore di 5000 €, ovvero generando 4900 € dal nulla.     
  • Siccome poi il sistema bancario e le transazioni vanno intese in un sistema dinamico e non statico, si evince che la possibilità di creare nuova moneta dal nulla risulta infinita, poiché maggior è la velocità di circolazione della moneta è maggiore sarà la possibilità di ricreare nuova moneta scritturale.

Noi cittadini ci troviamo quindi vittime di questo sistema che decurta con le tasse i nostri salari e stipendi per compensare i debiti che abbiamo nei confronti di PRIVATI, visto che i partecipanti della BCE sono le Banche centrali nazionali, come la Banca d'Italia (Bankitalia S.p.a.), che solo in teoria risulta un Istituzione di diritto pubblico, mentre nei fatti (basta vedere la lista dei partecipanti al capitale pubblicata sul sito dell'istituzione a questo link  http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/funzgov/gov/partecipanti ) non è altro che una società i cui proventi sono intascati da privati, ovvero i principali gruppi bancari e di assicurazione (Intesa San Paolo, Unicredit, Assicurazione Generali, ect), in cui solo una percentuale irrisoria è in mano pubblica (Inps detiene il 5%).

E' fondamentale capire i meccanismi che portano alla creazione del debito pubblico.

Nel momento in cui lo Stato decide la manovra finanziaria per l'anno futuro (ovvero la cifra che dedicherà alla spesa pubblica), decide una somma che si farà "prestare" dalla BCN in cambio di Titoli di Stato (BOT, CCT) per lo stesso ammontare del prestito ricevuto.

Il vortice del debito pubblico (nel 2006 è stato del 106,8% in rapporto al PIL) ci renderà schiavi perenni di questo sistema: se lo Stato chiede in prestito una cifra ipotizzabile a base 100, cede 100 come controvalore di titoli di stato. Ma siccome sulla cifra prestata lo Stato dovrà corrispondere degli interessi, si troverà a fine anno a dover restituire non 100, bensì 100 + 4 (interessi)= 104. Quei 4 in più potranno essere restituiti nei seguenti modi: o si aumenta ulteriormente la pressione fiscale e si fanno dei tagli alla spesa, oppure si richiede alla banche un nuovo prestito, magari maggiorato stavolta per poter ripagare gli interessi sul debito precedente e utilizzare il prestito per la spesa pubblica futura. Ma tale nuove debito concesso avrà sempre degli interessi da corrispondere alle banche, e quindi lo Stato si troverà a dover sempre manovrare tra aumento della pressione fiscale, riduzione della spesa pubblica o richiesta di un altro debito, soluzioni queste tutte a svantaggio della comunità.

Tutto ciò non accadrebbe se invece fosse lo Stato ad emettere la moneta, invece di delegare la sua politica monetaria a un gruppo di privati quali le banche, privando i popoli di uno dei poteri più importanti: la sovranità monetaria.

Studiosi di economia, giuristi, avvocati o semplici appassionati di questa tematica poco discussa, per non dire censurata, dai media e dai politici, hanno proposto tutta una serie di soluzioni a questo tipo di sistema che truffa i cittadini: le soluzioni proposte sono innalzare al 100% la riserva frazionaria attualmente a un misero 2% e soprattutto cominciare a far uso di monete complementari (scec, tau, eco-roma, ect) come monete-credito da sostituire alle monete-debito che attualmente utilizziamo quali l'euro o il dollaro, poiché sono monete locali che non indebitano i cittadini, bensì li aiutano a migliorare i loro scambi commerciali, a poter creare opere di utilità pubblica, a migliorare l'occupazione, ect. offrendo vantaggi concreti al circuito economico che ne fa uso.

Attualmente nel mondo esistono centinaia di gruppi che utilizzano monete complementari.

Una volta modificato questo sistema, abolendo i meccanismi di creazione del debito, la creazione di moneta dal nulla da parte delle banche, e restituendo allo Stato il potere di emettere moneta , sarebbe addirittura superflua la tassazione, poiché lo Stato non avrebbe la necessità di chiedere ingenti quantità di denaro e sacrifici ai suoi cittadini per ripagare il debito nei confronti del sistema bancario; oppure basterebbe una tassazione ridottissima che compenserebbero eventuali pressioni inflazionistiche (come già avviene dal 1816 sull'isola di Guernsey in cui lo Stato emette la sua moneta, dove non esiste debito pubblico e l'unica tassa che si paga prevede una aliquota di solo il 20% sul reddito).

Solo quando capiremo che il sistema economico di cui facciamo parte è contrario agli interessi dei cittadini, solo allora saremo in grado di comprendere che esistano soluzioni in grado di cambiere in meglio la nostra vita.

"E' un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina."  (Henry Ford)
 

Salvatore Tamburro

Email:  salvatore.tamburro@gmail.com  

Alcuni siti di interesse:

http://bankitaliasignoraggioenwo.blogspot.com (Tesi di laurea: "Banca d'Italia, il signoraggio e il Nuovo Ordine Mondiale")
http://www.signoraggio.com (un archivio immenso su notizie circa il signoraggio)
http://www.progettotau.org (moneta complementare dell'Altopascio)
http://www.progettoscec.com  (moneta complementare di Napoli)
http://sovranitamonetaria.org  (studio della moneta a servizio della società)
http://www.libertydollar.org (moneta complementare americana)
http://www.webofdebt.com (sito americano sul signoraggio)