Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / I giudici tacciano, i politici li rispettino

I giudici tacciano, i politici li rispettino

di Massimo Fini - 09/10/2007

Perché lei, che ha

scritto ‘Sudditi’, un

attacco radicale alla

classe politica, alle

‘oligarchie’, nella

democrazia rappresentativa,

è rimasto totalmente

assente dal dibattito sul caso

Mastella - De Magistris -

Santoro?

Carlo Penzo, Sondrio

PROPRIO perché il gravissimo caso

Mastella - De Magistris è diventato il

confusionario caso Mastella - De

Magistris - Santoro. Quest’ultimo sta cercando

di mettere il cappello sul diffusissimo

malcontento che covava contro la classe politica,

che è diventato palese col successo de ‘La Casta’

ed è esploso col ‘fenomeno Grillo’. Ma mentre

Grillo, uscito dalla Rai a metà degli ’80, nel

pieno della carriera, ha tutti i titoli per condurre

la battaglia contro il mondo politico, Santoro

non li ha. Perchè di quel mondo fa parte. Non

si sta decenni in Rai, da protagonista, eppoi,

quando se ne è estromessi a causa dello stesso

meccanismo che ci ha messi e tenuti in sella, si

va a fare il parlamentare europeo per i Ds, se

non si è parte integrante di quel sistema

oligarchico. Precisato questo, ho scritto mille

volte che i politici sono una classe di privilegiati

che pretendono di sottrarsi alle leggi che valgono

per tutti gli altri e che, se messi sotto inchiesta,

cercano in tutti i modi di innocuizzare e

intimidire i magistrati che li indagano. La

devastante delegittimazione della Magistratura

seguita a Mani Pulite ne è la più lampante

dimostrazione. E dopo il 1994 non c’è stato

Guardasigilli che non abbia mandato ispezioni

non alle Procure nullafacenti ma a quelle che

cercavano di indagare su esponenti della classe

dirigente. Ora tocca a De Magistris. Anche se

sarebbe meglio che i magistrati non facessero

esternazioni, né in tv né altrove. Perchè

prestano facile fianco alle accuse di chi vuole

fermarli. Il magistrato dovrebbe parlare solo ‘per

atti e documenti’, come si diceva e si faceva,

una volta.