Coi "Farmers market" si potrà acquistare la verdura dal produttore
di Francesco Albonetti - 09/10/2007
Una volta,neppure troppo tempo
fa, anche a Pistoia
esistevano i mercatini rionali, dove i contadini portavano
cipolle e carote direttamente dal campo e le vendevano
alle massaie senza intermediari. In tempi di prezzi al
rialzo più o meno contestati, balza agli occhi l’iniziativa
che stanno mettendo in piedi Coldiretti e Cia, le
associazioni degli agricoltori, insieme a Slowfood. Una
proposta che, di fatto, ripropone la stessa filosofia dei
mercati rionali, con l’unica variante di un linguaggio di
marketing e promozione più moderno e accattivante. Il
nome tecnico è “Farmers market”. In soldoni, si tratta di
spazi più o meno permanenti, situati in alcune zone di
città e periferie messi a disposizione dai Comuni, nei
quali gli agricoltori portano la verdura e la frutta fresca colta nei loro campi e la rivendono direttamente ai
consumatori, abbattendo i costi intermedi della filiera.
Un guadagno per loro, ma anche per i consumatori. E la qualità del prodotto sarà assicurata. Il primo
progetto di farmers market partirà entro breve tempo in un comune della provincia, per il momento top
secret. Poi toccherà a Pistoia. «E’ diventato un cavallo di battaglia della nostra associazione - dice Pietro
Piccioni, direttore di Coldiretti Pistoia - Un’iniziativa nazionale che in questa zona dove l’agricoltura ha
radici profonde e antiche, può trovare una buona applicazione. Portando la produzione direttamente nei
luoghi di consumo, questo il senso della proposta, il produttore avrà un margine di guadagano superiore
al libero mercato: ha più ricarico, perché non vende all’ingrosso e salta diversi passaggi intermedi che
incidono sul prezzo fino al 40-50%. Dal canto suo, il consumatore trova il prodotto decisamente meno
caro che nei negozi o sulle bancarelle dei mercati ordinari».
Il progetto non è solo sulla carta, ma ci sono due ipotesi concrete: «Stiamo lavorando a due iniziative,
una riguarda un comune della provincia e siamo ormai in via di avanzata definizione. L’altro interessa
Pistoia ed è ancora allo stato embrionale e non vedrà la luce nell’immediato. L’idea del Farmers market
faceva parte delle proposte contenute nel programma che, come Coldiretti, presentammo ai candidati
sindaci prima delle recenti elezioni di Pistoia, Quarrata e gli altri comuni. Berti ne è al corrente e
confidiamo in un riscontro positivo». Luciano Bertini, presidente della condotta pistoiese di Slow Food,
conferma che «l’associazione partecipa al progetto». I piccoli produttori, quindi, potranno coalizzarsi con
la certezza di guadagnare qualcosa in più.
E la certezza l’avrebbero soprattutto i loro clienti: per entrambi, il segreto consiste nel saltare i passaggi
della filiera della vendita ortofrutticola, oggi sottoposta a rincari da capogiro. Una novità che potrebbe
contribuire a calmierare anche i prezzi al dettaglio, visto che grossisti e commercianti si troveranno a
dover competere con un concorrente inatteso: colui che fornisce loro i prodotti.