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Un Quid sopra di noi

di Decio Siluro - 10/10/2007

 

Le origini della moneta, con un valore materiale pari a quello nominale, si perdono nella notte dei tempi. L’invenzione della carta moneta, con la quale si moltiplicano i profitti del signoraggio, ha invece un luogo e una data precisi. La cosa avvenne in Inghilterra, quando i banchieri resero trasferibili ed al portatore i titoli di debito della corona in loro possesso: era nata la banconota. Da quel momento si moltiplicò il potere delle banche e si indebolì quello degli Stati e, di conseguenza, dei cittadini. La proprietà del denaro (e la facoltà di emetterlo) finì tutta in mano alla cricca mondiale dei grandi finanzieri, lasciando agli Stati solo il compito di eseguire gli ordini.
Il Nuovo Ordine Mondiale non sembra però volersi accontentare del dominio sulla moneta della Terra, ora pensa pure allo spazio. E’ stata così pensata una moneta spaziale e, guarda caso, ancora una volta la cosa è accaduta in Inghilterra; ci hanno pensato gli scienziati del National Space Centre e dell’Università di Leicester.
La moneta spaziale si chiama Quid (Quasi Universal Intergalactic Denomination) e vale circa nove euro . Sarà indispensabile per tutti quei turisti che vogliano fare “shopping” interplanetario.
Gli studiosi hanno ideato una forma ovoidale per questa nuova valuta, spiegando che “nessun tipo di pagamento esistente sulla Terra (contanti, carte di credito, etc…) può essere usato nello spazio".
Questo perché le monete e qualsiasi altra cosa dai bordi affilati potrebbero far male agli “astronauti”, mentre chip e bande magnetiche potrebbero essere danneggiate dalle radiazioni cosmiche. Il Quid (già brevettato), ha un design compatibile con lo spazio: sono stati usati materiali plastici con bordi “addolciti” e modellati in modo da non danneggiare qualsiasi cosa o persona con cui possano scontrarsi in un contesto a gravità zero.
Inutile fantascienza? Mica tanto. Secondo il National Space Center i viaggi nello spazio potrebbe diventare di uso corrente entro il 2050. C’è già in progetto un hotel spaziale gonfiabile e una navicella “Space ShipTwo” per un turismo spaziale “di massa”.
L’uomo però, continuando di questo passao, non sarà libero dal potere delle banche nemmeno tra le stelle.