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Ho visto campi dove i collant non venivano prodotti: venivano coltivati

di Uriel - 11/10/2007

Una delle principali ossessioni, specialmente della sinistra italiana, e' quella di dimostrare che "la classe operaia non c'e' piu'".

Secondo me si tratta di un senso di colpa, nel senso che ad un certo punto ti rompi il cazzo di dar da mangiare al cane,e  decidi "il cane e' morto".

Peccato che la povera bestia sia li' che ti guarda con occhi imploranti, aspettando che tu gli dia da mangiare.(1)

Intendiamoci: nessuna legge della fisica obbliga la sinistra ad occuparsi degli operai. Cosi' come nessuna legge fisica obbliga gli operai a credere che i loro diritti saranno sempre e comunque difesi dalla sinistra.

Cosi', se domani a sinistra di accorgono che gli operai, orrore orrore, a volte puzzano, sono liberissimi di mandarli affanculo.

A questo punto gli operai possono prenderla in diversi modi. In Italia, hanno scelto di fare come il cane dell'esempio, cioe' rimanere con occhi supplicanti dietro alla stessa porta.

Anche questo e' loro diritto, dopotutto: ad un sacco di gente piace prenderlo nel culo, e' una cosa che capisco, perche' mai dovremmo negare questo piacere agli operai?(2)

Ma il problema non e' questo, perche' entrambe le cose rientrano perfettamente nei diritti e nelle liberta' delle due fazioni.

Il problema e' che per giustificarsi a sinistra hanno cominciato a cantare una litania: gli operai non esistono piu', perche' non ci sono piu' le fabbriche.

Ora, io sono seduto su una sedia. Piuttosto scomoda, tra parentesi. Davanti a me c'e' una scrivania , e di fronte a me ci sono alcuni armadi pieni di faldoni con della documentazione. Poggio i piedi su una moquette finto-lussuosa.

Adesso i casi sono due: o sono state coltivate, e ci sono piante che crescono producendo sedie scomode, vestiti, ed ogni genere di cosa, o qualcuno le ha costruite.

Adesso arriveranno tutti quelli di sinistra, e mi diranno che l'economia e' globalizzata e che TUTTE queste cose vengono da fuori.

A parte l'enormita' di questo luogo comune, i dati sul commercio estero parlano chiaro: se comprassimo davvero TUTTO, o quasi tutto, saremmo in un bel mare di merda.

E comunque, le cose non stanno cosi': con buona pace della sinistra, le cifre del sole 24 ore parlano chiaro:





A quanto pare, non stiamo comprando tutto ma proprio tutto dall'estero, anzi le cifre sono piccole rispetto al PIL.

Esiste dunque un sacco di roba che viene prodotta in italia. Chi produce questa roba?

Sempre il Sole 24 ore mostra un interessante grafico circa l'occupazione per settore:



A quanto pare, gli occupati nel settore industriale non sono affatto scomparsi: sebbene il cosiddetto "terziario" li abbia doppiati, circa sette milioni di persone si ostinano ad essere operai, nonostante la voglia di genocidio che permea la sinistra.

Volendo citare con precisione dei dati, l'andamento occupazionale nella storia e' il seguente:

Andamento degli occupati nei tre settori nel periodo 1971 - 2001 (valori %)

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1971

1981

1991

2001

Agricoltura

20.1

13.3

8.4

5.2

Industria

39.5

37.2

32.0

31.8

Servizi

40.4

49.5

59.6

63.0

Fonte: Istat, Italia in cifre, sez. Lavoro,  2002;

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A quanto pare, e' vero che il settore terziario, ovvero quello dei servizi, e' oggi popolato in ragione doppia rispetto all'industria. Rimane il fatto che ancora il 32% degli occupati italiani lavora nell'industria.

Peraltro,  ci sarebbe da chiedersi perche' in ultima analisi sia stato partorito questo "certificato di morte" della classe operaia , dal momento che rispetto al 1971, la differenza e' del 7%. Difatto, la classe operaia oggi non e' morta, al massimo ha una brutta influenza.

Anche perche' adesso bisognera' anche chiedersi una cosa: il lavoratore del terziario e' poi cosi' diverso dall'operaio? Sicuramente ai sinistri molto "di moda" verra' da citare immediatamente i lavoratori molto fighi della new economy, la Casalinga di Voghera molto cara a d'Alema, eccetera.

Spiace , perche' quello di cui parlano e' il cosiddetto terziario avanzato, che pesa pochino sul volume globale:

Andamento del valore aggiunto nei servizi avanzati (valori % sul valore aggiunto totale):

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1992

2002

Servizi avanzati

8,6

12,2

Fonte: Istat, Rapporto Annuale, 2002;

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Con un 12,2%, c'e' poco da raccontarla: il resto dei lavoratori del terziario , di fatto, sono lavoratori delle PMI. Ovvero, ancora classe operaia in un settore diverso, con l'unica eccezione degli operatori nel settore del commercio: come sappiamo, le commesse  e i magazzinieri svernano alle Bahamas.

Come ho detto, in un paese libero la sinistra e' liberissima di mandare a cagare i lavoratori, se proprio non gli piace la loro puzza.

E altrettanto liberamente, i lavoratori sono liberi di grattare alla porta della sinistra per vedere qualche diritto difeso; ognuno fa come gli pare.

Cio' che non accetto, invece, e' che qualcuno dica che gli operai non esistono piu'. O che non esistono piu' gli "ultimi" tra i lavoratori, ovvero persone che hanno diritto ad essere difesi.

Diciamo solo che alla sinistra l'odore di chi lavora non piace piu', ecco tutto.




(1) Non fatelo a casa.

(2) In realta' e' divertente solo a letto. Agli operai piace anche in busta paga. Chi sono io per condannare questi feticismi? Dopotutto, c'e' gente che adora ejaculare su una tizia a patto che indossi gli occhiali, altri che amano il casting (trombarsi qualcuno/a a patto che abbia qualche arto ingessato) , figuratevi se mi scandalizzo se agli operai piace farsi inchiappettare sulla busta paga.