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Libia, energia solare per il desalinizzatore

di redazionale - 12/10/2007



Un desalinizzatore ad energia solare del valore di 15 milioni di dollari: lo realizzerà in Libia un’azienda italiana, la Gengroup.


Il gruppo italiano Gengroup realizzerà la prima fase del progetto per un impianto per la produzione d'energia solare in Libia. Il mese scorso la società ha siglato un contratto con l’ente nazionale libico per lo sviluppo dell’energia rinnovabile, che prevede la costruzione di un impianto di dissalazione. L’impianto funzionerà grazie ad una centrale a energia solare termodinamica da 5,8 MW, e sorgerà nella zona costiera di Tripoli.
Nel progetto sono coinvolte anche compagnie libiche, soprattutto nella ricerca, e altre compagnie italiane, tra le quali: ENEA, Ansaldo Ricerche e Techint.

I lavori per il gruppo italiano sono già partiti:  la fase di progettazione dovrebbe concludersi nei primi mesi del 2008, poi si darà il via alla costruzione dell'impianto. In base agli accordi con l'Ufficio nazionale libico per la ricerca scientifica e lo sviluppo la Gengroup dovrà occuparsi anche dei corsi di formazione per il personale libico.

I rapporti tra la Gengroup e la Libia risalgono al 2005, grazie ad un accordo di collaborazione tecnico scientifica con il Dipartimento per la ricerca sulle energie rinnovabili e la dissalazione dell'acqua. Un accordo che riguarda non solo Tripoli ma tutta l’Africa, in particolare quella mediterranea, e che prevede la diffusione di una tecnologia per l’energia solare termodinamico sia a livello industriale che commerciale, da realizzarsi, però, in Libia.

Nell’aprile 2007, su richiesta del governo di Tripoli, la Gengroup ha coinvolto anche le altre aziende italiane, per illustrare le tecnologie e i sistemi elaborati dalla ricerca e dall'industria italiana, nell'ambito delle energie rinnovabili. In particolare si è presa ad esmpio la tecnologia usata nel progetto Archimede, messo a punto con il contributo el premio nobel Carlo Rubbia.

La Libia si presta particolarmente bene allo sfruttamento dell’energia solare, che ha bisogno di grandi spazi. Inizialmente la centrale destinerà l’energia al dissalatore, ma il governo libico punta anche alla produzione elettrica e alla distribuzione.