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Condoleza mani insanguinate

di Paolo De Gregorio - 25/10/2007

 
Vedendo l’immagine della attivista americana contro la guerra all’Irak, Desirée Anita Ali Fairooz, che mostra le mani insanguinate alla cameriera di Bush, Condoleeza Rice, che abbassa gli occhi e la testa e non sa cosa rispondere, è esplosa in me una gioia profondissima per una verità che emerge in un mare soffocante di bugie e manipolazioni.
L’unico in Italia a dire la stessa elementare verità, che gli Usa e la loro classe politica hanno le mani sporche di sangue, fu il segretario del PDCI, Diliberto, che fu zittito immediatamente da un coro unanime, che si estese anche ai rifondaroli.

Purtroppo né un gesto suggestivo come quello di questa attivista,né lo straordinario libro dell’ex dipendente del Dipartimento di Stato americano, William Blum, intitolato: “con la scusa della libertà” (che ricostruisce puntigliosamente e dettagliatamente 50 anni di crimini Usa nel mondo, ufficialmente giustificati dal desiderio di portare libertà, pace e democrazia), possono influire in un paese dove vota il 30% della popolazione, organizzazioni sindacali e politiche dei lavoratori non esistono o sono in mano alla mafia, e i 47 milioni di cittadini poveri che non hanno assistenza sanitaria non si ribellano.

Nella culla della libertà e del pacifismo, pur di fronte allo spettacolo dell’occultamento delle bare dei mercenari della guerra irakena, delle cure inadeguate riservate ai mutilati e feriti di guerra, del cinico metodo di esporre i soldati a contaminazioni di uranio impoverito e chissà quali altre diavolerie chimiche, non vi è nemmeno una organizzazione dei reduci e delle madri dei caduti e dei pacifisti che sia presente di fronte agli uffici di reclutamento militare, che spieghi come vanno le cose a quei poveracci imbecilli che vanno ad arruolarsi.
La democrazia e la libertà, che vengono indicate come gli obiettivi della politica estera Usa, in America non esistono e si vede.

Qui in Europa, dove viene esibita da tutti i politici la più devota fedeltà alla alleanza atlantica e alla Nato, siamo pieni di basi militari straniere, risultiamo essere solo dei colonizzati e la nostra politica estera e la nuova guerra fredda con la Russia sono decise a Washington e a Londra, secondo convenienze politiche ed economiche che sono ostili all’Europa.
La parte che spetterebbe a noi europei, per liberare il mondo dalla egemonia, dalle ingerenze, dalle guerre di matrice americana, è semplicemente quella della dignità e della autonomia, rifiutando la “protezione” della Nato, costituendo un esercito integrato europeo, di impostazione solo difensiva, e soprattutto una politica estera decisa nel Parlamento Europeo, a maggioranza semplice, come si usa in democrazia. I paesi europei che non accettano questo metodo (Inghilterra, Olanda, Polonia) si facciano da parte.

Chi è veramente contro la guerra, tutte le guerre, deve avere questi obiettivi e bisogna ricordare a tutti che non vi è guerra o tensione nel mondo dietro cui non vi sia la mano Usa, che non vi è una sola area geografica dove non vi siano basi militari americane (900 in tutto il mondo) o flotte di portaerei o sottomarini con armi nucleari.
Ogni popolo ha diritto ad evolversi o rimanere nelle sue tradizioni senza che nessuno abbia l’arroganza di giudicare se ciò è giusto o meno, tanto più se i democratici, ma anche cristiani, parlano inglese, fanno da secoli i colonialisti, e prima sparano e poi discutono.