Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / L'ipocrisia del Nobel: il premio per la pace a criminali di guerra

L'ipocrisia del Nobel: il premio per la pace a criminali di guerra

di Stephen Lendman - 26/10/2007

 
Alfred Nobel era un ricco chimico svedese del diciannovesimo secolo, ingegnere, inventore della dinamite, produttore di armamenti ed affarista di guerra che si è rifatto un'immagine alla fine della vita stabilendo d'assegnare dei premi in suo nome tra cui quello per la Pace. Questo celeberrimo premio fu ispirato dalla sua segretaria ed allo stesso tempo attivista pacifista, Bertha von Suttner, che fu nominata quattro volte e divenne la prima delle sole 12 donne premiate.

Da quando venne istituito nel 1901, il premio per la Pace è stato assegnato a 95 persone ed a 20 organizzazioni. Alcuni destinatari erano meritevoli, come Martin Luther King, Jane Addams ed Albert Schweitzer ma troppi non lo erano, incluso il premiato di quest'anno. Al Gore si unisce ad una lunga lista di passati destinatari "ignobili" come i presidenti guerrafondai Theodore Roosevelt e Woodrow Wilson ed il sostenitore di regimi criminali Jimmy Carter.

È inoltre fra personaggi del calibro del genocida Henry Kissinger e dei tre precedenti primi ministri israeliani - Menachem Begin, Shimon Peres e Yitzhak Rabin - con l'ex Segretario Generale ONU Kofi Annan che non è mai venuto a contatto con una guerra condotta dagli Stati Uniti senza amarla e sostenerla. Così tanto per la promozione della pace e di ciò che questo premio dovrebbe significare. Più sotto ne parliamo ancora.

Quasi chiunque può essere nominato per il premio e guardate chi lo fu ma non lo ottenne - Adolph Hitler, Benito Mussolini, Joseph Stalin e più di recente, comicamente, George W. Bush, Tony Blair e Rush Limbaugh. Al contrario, uno dei più notevoli simboli della nonviolenza nel XX secolo, il Mahatma Gandhi, venne nominato quattro volte ma non ha mai vinto. Più di recente, l'attivista pacifista Kathy Kelly, cofondatrice di Voices in the Wilderness, ora nota come Voices for Creative Nonviolence, ha ottenuto tre nomine ma è stata sorpassata ogni volta da candidati meno meritevoli. La sua "ricompensa" invece è stata di essere condannata nel 2004 a tre mesi in una prigione federale per aver oltrepassato una linea a Fort Benning, in Georgia nella protesta contro la School of Americas, conosciuta come Western Hemisphere Institute for Security Cooperation, ma è comunemente chiamata "La Scuola degli Assassini."

Premi per la Pace a Criminali di Guerra

Henry Kissinger probabilmente è stato il criminale di guerra più noto ad aver vinto il Premio Nobel (nel 1973 con il Vietnamita Le Duc Tho che ha rinunciato al suo premio dicendo che non c'era pace nel suo paese). La portata dei suoi crimini toglie il respiro:

-- tre/quattro milioni di morti nel sudest asiatico nella guerra in Vietnam,

-- la sanguinosa deposizione di un governo democratico in Cile ed il sostegno a dittatori in America latina,

-- sostegno al colpo di stato di Surharto nella Papuasia Occidentale e della sua invasione di Timor Est con centinaia migliaia di morti,

-- sostegno ai Khmer Rossi nella fase iniziale ed alla salita al potere del loro regno del terrore,

-- sostegno alla politica pachistana del "tatto e delicatezza" nel rovesciare il governo eletto democraticamente in Bangladesh, causando mezzo milione di morti, e molte altre in tutto il mondo come Consigliere per la Sicurezza Nazionale e Segretario di Stato per Richard Nixon e Gerald Ford.

L'ex Segretario Generale ONU Kofi Annan ed il consesso mondiale che rappresentava hanno vinto il loro premio nel 2001 "per il loro lavoro per un mondo meglio organizzato e più pacifico". Non era per ciò che Annan ha compiuto nei suoi vari incarichi all'ONU. All'inizio, ha avuto una posizione nel dipartimento dei servizi del Segretariato a New York. Lì si è guadagnato una responsabilità secondaria per Medio Oriente ed Africa nel dipartimento "affari politici speciali". Lì il suo sostegno alla richiesta di Washington per truppe da spedire in Somalia all'inizio degli anni 90 lo ha aiutato ad essere posto come responsabile di tutte le operazioni di pacekeeping dal febbraio 1993. In quel ruolo, ha impedito che fossero prese delle misure per arrestare l'imminente strage in Rwanda di cui era stato avvertito in anticipo e che ha causato circa 800.000 morti sotto la sua vigilanza. Ha anche tenuto il Consiglio di Sicurezza all'oscuro di ciò che stava avvenendo.

Alla guida dell'allora Ambasciatore ONU Madeleine Albright e senza consultare il Segretario Generale Boutras-Boutras-Ghali, Annan si è schierato con l'amministrazione Clinton per autorizzare la NATO a bombardare illegalmente le postazioni serbe in Bosnia nel 1995. Ciò gli ha garantito il posto di lavoro come Segretario Generale nel gennaio del 1997, nel quale un osservatore ha notato che "ha sfidato l'ira dei Paesi in via di Sviluppo rifiutando l'anticolonialismo in favore di principi morali graditi all'ovest."

Il premio Nobel a Kofi Annan è una testimonianza all'ipocrisia di un uomo i cui dieci anni come Segretario Generale non sono riusciti a compiere il mandato che lui aveva giurato di sostenere: "Salvare le future generazioni successive dal flagello della guerra; riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell'uomo; stabilire condizioni (che promuovano) la giustizia; uguali diritti per donne ed uomini (in tutte le nazioni e rispetto per) le leggi internazionali (ed) il progresso sociale.... assicurare... che non si utilizzi la forza delle armi".

Durante il suo decennale incarico al top dell'ONU, Annan:

-- ha sostenuto sanzioni economiche all'Iraq che hanno causato circa 1.5 milioni di morti tra cui oltre un milione di bambini sotto i cinque anni;

-- ha sostenuto l'invasione illegale dell'Iraq nel 2003 da parte dell'amministrazione Bush e l'occupazione che sino ad ora si è presa 1.2 milioni di vite supplementari;

-- ha sostenuto la guerra e l'occupazione illegali dell'Afghanistan;

-- è rimasto muto sulla possibilità di una guerra più ampia con l'Iran anche se includesse armi nucleari "first strike";

-- non ha fatto sforzi per far funzionare la pace in Medio Oriente inclusa la Palestina occupata né ha denunciato la guerra di aggressione d'Israele nel 2006 contro il Libano;

-- è rimasto leale all'ovest ed ha ignorato la difficile situazione della sua gente in tutto il continente africano compreso l'impoverimento dei neri sudafricani del dopo-Apartheid;

-- ha permesso a criminali paramilitari dei Caschi Blu di occupare Haiti, Bosnia, Kosovo, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Eritrea, Liberia, Costa d'Avorio e Sudan. Più sotto parleremo del pacekeeping dell'ONU.

Il solo successo di Kofi Annan è stata la sua intransigente complicità con i peggiori crimini di guerra e contro l'umanità delle amministrazioni Bush e Clinton. La sua lealtà gli ha guadagnato il premio Nobel che non ha nulla a che fare con la pace che lui ha disprezzato.

Le forze di pacekeeping dell'ONU hanno ottenuto il premio Nobel nel 1988 per missioni che l'ONU definisce come "un modo per aiutare i paesi lacerati da conflitti a creare condizioni per una pace sostenibile." I Caschi Blu si presume siano mandati in aree di conflitto e post-conflitto per prestare una molteplice gamma di servizi che includono come massima priorità ripristinare l'ordine, mantenere la pace e la sicurezza e prevedere i bisogni della gente durante i periodi di transizione fino a che gli enti pubblici territoriali non possano assumere la gestione da sè.

Più spesso, i Caschi Blu finiscono per creare più conflitto che soluzioni e fungono principalmente da controllori o occupanti paramilitari indesiderati. In altre occasioni, diventano controproducenti o inefficaci e finiscono per fare più danno che bene. Dal 1948, si sono intraprese oltre cinque dozzine di operazioni di peacekeeping. La maggior parte sono stati miseri fallimenti compresa la prima missione in assoluto di UNTSO durante la cosiddetta "Guerra di indipendenza d'Israele". L'operazione sta ancora continuando dopo quasi 50 anni, la pace non si è mai realizzata, i Caschi Blu sono là ma non svolgono alcun ruolo attivo e la comunità mondiale è silenziosa di fronte ai crimini israeliani di guerra e contro l'umanità.

La stessa circostanza è vera ad Haiti in cui per la prima volta per l'ONU i mediatori di pace MINUSTAH sono stati schierati per far rispettare un colpo di stato contro un presidente eletto democraticamente. Disprezzano la pace e la stabilità ed operano invece come occupanti paramilitari al servizio del capitale occidentale terrorizzando ed uccidendo indiscriminatamente civili disarmati.

Anche tre ex-primi ministri israeliani hanno ottenuto il Premio Nobel per la Pace - Menachem Begin [foto] nel 1978 e Yitzhak Rabin e Shimon Peres nel 1994. Tutti e tre hanno commesso crimini di guerra e contro l'umanità come tutti gli altri primi ministri israeliani sin da quando David Ben-Gurion prese l'incarico il 14 maggio 1948 dopo che il nuovo Stato d'Israele aveva dichiarato la sua indipendenza come stato esclusivamente ebraico. Ciò nonostante, il comitato del Nobel ha assegnato loro la sua più alta onorificenza per aver avanzato la causa della pace che disprezzavano usando la loro posizione per infliggere alla gente palestinese ciò che Edward Said una volta definì come "la raffinata brutalità" d'Israele. Menachem Begin era un razzista particolarmente feroce ed odiava gli Arabi definendo i Palestinesi "bestie a due zampe" e dicendo che gli Ebrei erano "la Razza Padrona" e "gli dei su questo pianeta".

Poi c'è l'attuale premio Nobel per la Pace, Al Gore. Alex Cockburn e Jeff St. Clair di CounterPunch hanno scritto un libro su di lui nel 2000 intitolato "Al Gore: Un Manuale d'Uso." È un racconto critico di "un uomo che i suoi genitori hanno allevato sin dalla nascita per diventare Presidente degli Stati Uniti" e che ha messo sempre la politica davanti ai principi. Ha costruito le sue credenziali per l'alto ufficio attorno alla difesa di istanze pro-commercio, pro-guerra, anti-sindacali e falso-ambientaliste cosicché ora non c'è alcun amico della terra che può ritenerlo uno di loro.

Il libro del 1992 "Earth in Balance" era più scena che sostegno. In esso, ha indicato forze di distruzione planetaria che includevano l'inquinamento dell'acqua e dell'aria, l'erosione del terreno, il disboscamento, la sovrappopolazione, il buco dell'ozono ed il riscaldamento globale. Ha evidenziato l'effetto delle emissioni delle auto e la necessità di eliminare i motori a combustione interna ma non ha fatto alcuno sforzo durante il suo incarico perché ciò accadesse.

Poi come vice presidente ha usato le sue "credenziali verdi" per vendere il pro-commercio, anti-operaio, anti-ambientalista NAFTA al movimento ambientalista. Ha pure sostenuto le pratiche di libero taglio di alberi anche in zone di vecchio sviluppo. Ha ignorato una valutazione secondo cui questa pratica metteva a rischio d'estinzione centinaia di specie. Nel 1995 ha sostenuto una legge di spesa "Salvage Deforestazione Rider" che ha aperto milioni di terre della National Forest alla deforestazione ed ha esentato le vendite dei raccolti dalle leggi ambientali e dal controllo giudiziario per due anni. Lui e Clinton hanno poi permesso ai baroni dello zucchero della Florida del Sud di devastare migliaia di acri di Everglades ed hanno eliminato la Clausola Delaney, una protezione dei consumatori che teneva gli agenti cancerogeni lontani dalle nostre forniture di generi alimentari.

Durante la sua vita politica, Gore ha sostenuto le grandi compagnie petrolifere ed è stato legato alla Occidental Petroleum Company ed al suo capo "tycoon privo di scrupoli", Armand Hammer. In cambio del sostegno agli interessi dell'azienda, ha ottenuto favori politici ed il patronato di Hammer e del suo successore, Ray Irani, che era un importante finanziatore del DNC [Democratic National Comittee, ndt] e come ulteriore ricompensa ha potuto dormire nella camera da letto di Lincoln. Inoltre è stato un compare dell'industria nucleare che non risolverà o neppure allevierà il riscaldamento globale e la minaccia che pone secondo l'esperto nucleare Helen Caldicott. I reattori commerciali scaricano quantità enormi di gas serra con centinaia di migliaia di curie di mortali gas radioattivi ed altri elementi radioattivi, oltre a essere facili bersagli per attacchi terroristici di rappresaglia che gli esperti ritengono possano alla fine accadere.

Prima alla Camera (1977 - 1985) e poi al Senato (1985 - 1993), e quindi come vice presidente, Gore ha anche fatto da compare ai contractors della Difesa e del Pentagono. "Ha fatto da balia al missile MX," ha opposto sforzi ai tagli alla spesa della difesa ed ha sostenuto l'invasione di Granada e le guerre in Centro America durante l'amministrazione Reagan. Ha sostenuto le guerre di Clinton nei Balcani negli anni 90 che hanno distrutto la Jugoslavia in modo che la NATO potesse espandersi in Europa Centrale ed Orientale per i suoi mercati, risorse e lavoro sfruttabile a basso costo. In Kosovo ha collaborato con i criminali paramilitari dell'Esercito di Liberazione del Kosovo (KLA) contro la Serbia ed ha ignorato i loro collegamenti al crimine organizzato. Ancora prima aveva scambiato il suo voto alla Guerra nel Golfo per una copertura del suo discorso in prima serata.

Poi ha sostenuto la detronizzazione di Saddam attraverso un colpo di stato o altri mezzi ed ha sostenuto le sanzioni più assolutamente genocide mai imposte ad un paese e che probabilmente hanno ucciso 1.5 milioni o più di iracheni tra cui oltre un milione di bambini sotto i cinque anni.

Cockburn e St. Clair poi riempiono ulteriori spazi bianchi su un opportunista politico che ha sostenuto i Grandi Tabaccai, "ha sfruttato la morte di sua sorella e l'incidente (quasi mortale) del figlio per... vantaggio politico; è diventato un fratello spirituale di Newt Gingrich; ha raggirato Jesse Jackson; ha spinto Clinton a distruggere il New Deal; ha cospirato per impedire ai Democratici di riprendersi il Congresso nel 1996" in modo che "il suo rivale Dick Gephard" non diventasse speaker; "ha preso soldi per la campagna elettorale da quasi ogni lobby corporativa" presente e, come già scoperto, ha mentito riguardo l'essere un amico della terra disprezzando con le sue azioni l'ambientalismo.

Quest'uomo merita un premio Nobel per la Pace (e tanto più diventare presidente) assieme a Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) "per i loro sforzi per sviluppare e diffondere una maggiore conoscenza sul cambiamento del clima da parte dell'uomo, porre le basi per le misure necessarie a contrastare tale cambiamento." Il Comitato del Nobel ha ignorato il registro ambientale di Gore ed ha continuato dicendo che "a lungo (è) stato uno dei principali politici ambientalisti al mondo (attraverso) il suo forte impegno, riflesso nell'attività politica, (che) ha rinforzato la lotta contro il cambiamento climatico." Contrariamente alla documentazione pubblica su di lui facilmente accessibile, ma non al suo atteggiarsi, il comitato Nobel ha ciecamente aggiunto: "è probabilmente il singolo individuo che ha fatto di più per creare maggior comprensione a livello mondiale delle misure che devono essere adottate."

In realtà, durante la sua vita politica, le azioni di Gore hanno tradito la fiducia del pubblico, e lo fa ancora. Lui e sua moglie vivono in due case grandi consumatrici d'energia: 10.000 piedi quadrati, otto camere da letto a Nashville e 4.000 piedi quadrati ad Arlington, VA. I Gore inoltre possiedono una terza casa a Carthage, TN. Sia a Washington che a Nashville, le società di servizi offrono energia alternativa verde eolica ai clienti con un piccolo premio al kilowatt/ora. Gore potrebbe tranquillamente permetterselo, ma i documenti pubblici non mostrano alcuna prova che lo faccia in una o nell'altra residenza. Alex Cockburn ci da l'ultima parola su un uomo che fa da complice per privilegi, che è pieno di sè e, come George Bush, disprezza l'interesse pubblico: "Al Gore distilla oggi nella sua sola persona lo sfacelo del liberismo in America e quasi ogni caratteristica non allettante del partito democratico", che è praticamente indistinguibile dall'altro lato del marciapiede in una città in cui la classe criminale è bipartisan.

Stephen Lendman è ricercatore associato del Centro per la Ricerca sulla Globalizzazione. Vive a Chicago e può essere raggiunto su: lendmanstephen@sbcglobal.net.
Visitate anche il suo blog su www.sjlendman.blogspot.com ed ascoltate The Steve Lendman News and Information Hour su www.TheMicroEffect.com lunedì a mezzogiorno, tempo centrale degli Stati Uniti.


Titolo originale: "Nobel Hypocrisy: Peace Prize Awards to War Criminals"

Fonte:http://www.globalresearch.ca/
Link
18.10.2007

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FILMARI