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Compost in 110 piazze italiane: perchè è importante

di redazionale - 26/10/2007

 

Sabato 27 e domenica 28 ottobre in 110 piazze italiane centinaia di volontari distribuiranno gratuitamente più di 10 tonnellate di compost, un fertilizzante naturale ottenuto dal riciclaggio dei rifiuti organici. Il compost sarà distribuito in sacchetti da 1/2 kg e potrà essere usato per la cura delle piante in vaso: migliaia di nostri concittadini potranno, così, "toccare con mano" i vantaggi del compostaggio, un processo del tutto naturale, ma controllato, per riciclare la parte organica e biodegradabile dei rifiuti urbani.

Perchè "Meno rifiuti in città, più qualità in campagna"

Il 35% circa dei rifiuti prodotti nelle nostre città è rappresentato da avanzi di cucina e scarti della manutenzione del verde che possono essere riciclati e trasformati in compost, un ottimo fertilizzante organico ottenuto riproducendo in maniera accellerata e controllata il naturale processo di degradazione della materia organica.
Su oltre 31 milioni di tonnellate di rifiuti urbani prodotti in Italia, più di 10 sono scarti organici biodegradabili. Purtroppo solo 1.825 comuni italiani su 8.101 recuperano la parte organica dei rifiuti urbani, per questo riusciamo a recuperare solo 2 milioni di tonnellate su 10 di scarti organici compostabili.

Si tratta di uno spreco enorme. Invece di essere recuperate e utilizzate per restituire preziose sostanze nutritive ai terreni agricoli, più di 8 milioni di tonnellate di rifiuti putrescibili marciscono nelle discariche o vanno ad alimentare gli inceneritori, con un impatto devastante sul territorio. In Austria da anni il recupero della frazione organica dei rifiuti è obbligatorio. Pochi sanno che il 5% dei terreni agricoli italiani sono già desertificati, mentre un ulteriore 27% è in via di desertificazione. L'utilizzo del compost di qualità aiuta a restituire sostanza organica ai terreni impoveriti da decenni di agricoltura intensiva, riducendo drasticamente l'uso di fertilizzanti chimici.

Il settore del compostaggio è decisamente in crescita: già nel 2004 la raccolta differenziata della frazione organica ha superato, in percentuale, quella della carta e gli impianti di compostaggio sono passati da circa 25 nel 1993 a 215 nel 2005.
Tuttavia, c'è ancora molto da fare, soprattutto nel centro-sud Italia. Sul versante del recupero, bisogna estendere in tempi rapidi la raccolta differenziata della frazione umida, che deve essere necessariamente domiciliare per garantire un elevato grado di purezza dei materiali raccolti ed ottenere un compost di qualità utilizzabile in agricoltura senza rischi di contaminazione dei terreni.
Sul versante impiantistico, bisogna realizzare un gran numero di impianti di compostaggio, preferibilmente di piccole dimensioni e ben distribuiti sul territorio per evitare che crescano i costi economici ed ambientali legati al trasporto degli scarti compostabili.

"È scandaloso che politici alla ricerca di facili consensi usino strumentalmente la protesta popolare contro la realizzazione di impianti di compostaggio" - sottolinea Massimo De Maio, presidente di Fare Verde - "Stiamo parlando di impianti in cui si realizza una forma di riciclaggio del tutto naturale, le cui emissioni sono minime e prive di sostanze tossiche. Spesso questi signori sono gli stessi che, sempre inseguendo il consenso facile, osteggiano la raccolta differenziata e propongono la "magia degli inceneritori" per far "scomparire" i nostri rifiuti. Ai nostri concittadini vogliamo dire di non farsi incantare da scorciatoie che poi sono più costose in termini economici e ambientali: con i soldi necessari per costruire un inceneritore si possono realizzare 20 impianti di compostaggio che non emettono fumi carichi di veleni e non producono ceneri tossiche da smaltire come rifiuti speciali, ma ottimo fertilizzante". E il recupero di energia permesso dai termovalorizzatori?
"I termovalorizzatori si chiamano così solo in Italia." - precisa De Maio - "In realtà si tratta di inceneritori di rifiuti indifferenziati che distruggono risorse preziose recuperando un parte insignificante di energia. Il compostaggio, invece, può dare una risposta corretta anche al problema energetico: in impianti appositamente attrezzati si può catturare il metano liberato naturalmente dagli scarti in decomposizione. In Svezia col metano prodotto da un impianto ci fanno andare 60 autobus e 600 taxi della cittadina di Linköping. Il metano prodotto da un altro impianto fa muovere un treno locale".

Rifiuti, energia, desertificazione, lotta al riscaldamento del pianeta: il compostaggio è la risposta giusta a molti problemi ambientali che rischiano di trasformarsi in un dramma epocale.

Fare Verde invita cittadini, amministratori, imprenditori agricoli a recarsi presso i punti informativi allestiti in 17 regioni italiane, per informarsi sugli innumerevoli vantaggi del compostaggio.

La mappa dei punti informativi è on line su Google Mappe

L'iniziativa è promossa da Fare Verde Onlus, con il Patrocinio delMinistero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e l'adesionedi:
- Coldiretti
- Consorzio Italiano Compostatori
- Movimento per la Decrescita Felice
- Scuola Agraria delParco di Monza