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Fanta-intervista al Ministro Bersani. Lui, purtroppo, esiste

di Roberto Pirani - 30/10/2007

 

Inceneritori

 

Giornalista:
Appurato che sovvenzionare occultamente gestori di inceneritori e petrolieri con i fondi che si ottengono dal comparto A3 della bolletta Enel (almeno il 7% di ogni bolletta) contrasta, anzi, diciamola tutta: si fa beffe di una precisa normativa europea e delle sanzioni che saremo costretti a pagare col protocollo di Kyoto, le sembra minimamente possibile, eticamente possibile, continuare a sprecare miliardi di euro di fondi pubblici all’anno, nella delicata situazione economico-ambientale in cui versa il Paese?

Risposta del Ministro:
Ci attiveremo in tutte le sedi affinché questo scempio dell’interesse della collettività, del diritto a vivere in un ambiente sano, possa continuare un solo giorno in più. Quei fondi, 2 miliardi di euro all’anno (minimo), saranno impiegati come ci chiede la Comunità europea per sviluppare energie pulite, e per ridurre gli sprechi energetici di qualunque tipo, mala gestione dei rifiuti compresa.
Anzi, colgo l’occasione per scusarmi con i cittadini italiani, a nome di tutti i miei colleghi attuali e passati, per aver permesso uno sperpero di (ormai) 44 miliardi di euro di fondi pubblici; è una situazione che si è trascinata fin dal 1991, e c’è stata una netta sottovalutazione, se non colpevole omissione, da parte di tutti noi: scusateci.

Giornalista:
Quindi vi impegnate a cambiare questa situazione di contrasto con le normative comunitarie. In che tempi e in che modi? Mi permetta di insistere, perchè aspettiamo che questa assurdità venga sanata da ben 16 anni.

Risposta del Ministro:
Non certo aspettando l’inevitabile procedura di infrazione, che dilaterebbe di altri anni i tempi… Direi appena i tempi tecnici lo permetteranno, con un decreto Legge urgente se necessario, ci adegueremo fedelmente alla normativa europea 2001/77/CE.
Fin dal 2000 la comunità europea riconosce i costi esterni (sanità, incidenti, impoverimento del suolo) di un inceneritore in almeno 44 euro alla tonnellata, che quindi vanno tassati e disincentivati, non sovvenzionati; mentre i petrolieri non hanno alcun bisogno di aiuti statali.
Con una quotazione di 90 dollari al barile, figuriamoci! Mi lasci aggiungere che quando si tratterà di pagare le sanzioni per eccesso di emissione di gas climalteranti del Protocollo di Kyoto, potremmo richiedere una contribuzione “volontaria”, a tutti i grandi gruppi industriali italiani, Edison, Moratti, Garrone, Api, ASM, Hera, Aem, etc che si sono visti riconoscere i sussidi non avendone diritto, così da non danneggiare ulteriormente i contribuenti e i conti pubblici dello Stato più di quanto sia già avvenuto.

Nota: la presente è opera di fantasia. Questo giornalista purtroppo non esiste, il Ministro Bersani purtroppo insiste nella sua opera a difesa di utili privati con denaro pubblico. Per fermare questa truffa assurda e immorale basterebbe pochissimo, basterebbe che i media facessero il loro mestiere: porre domande, e pretendere risposte.
Ma l’Italia non è un Paese normale.
Cordiali saluti, Roberto Pirani
Rete Nazionale Rifiuti Zero