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Caso Blackwater: Foggy Bottom salva i suoi contractors

di Antonella Vicini - 01/11/2007

 

Caso Blackwater: Foggy Bottom salva i suoi contractors


Dopo molto discutere, passi avanti e inversioni di marcia, il governo iracheno ha approvato ieri una legge per revocare l’immunità di cui godono le compagnie straniere di sicurezza in Iraq. Il provvedimento, reso noto ieri dalla televisione al Arabya, è frutto della reazione alla ultima violenta strage di civili che vede coinvolta ormai non solo la Blackwater, la società colpevole di aver ucciso 16 persone lo scorso settembre, ma tutte le compagnie che operano su suolo iracheno su mandato del dipartimento di Stato o grazie ad appalti concessi direttamente dall’Amministrazione Bush.
Il ministero degli Interni di Baghdad aveva già tentato timidamente di agire per limitare l’operato dei soldati privati stranieri all’indomani del massacro di piazza Nissour di Baghdad, effettuando poi gli opportuni passi indietro di rito. Ieri, invece, il governo ha deciso una misura che annulla quella emanata dalla Coalition Provisional Authorithy, la autorità provvisoria guidata da Paul Bremer, che ha governato l’Iraq dopo l’invasione statunitense e che ha varato tutta una serie di norme ad hoc per garantirsi il proseguimento dell’occupazione nel migliore dei modi. Ali al-Dabbagh, portavoce del gabinetto, ha riferito che “il governo ha approvato oggi (ieri, ndr) un nuovo disegno di legge che dispone tutte le compagnie private di sicurezza sotto la legge irachena”.
“Queste compagnie non godranno dell’immunità e saranno soggette alla legge dell’Iraq”.
Questo significa, in linea di principio, che i tribunali iracheni potranno ora perseguire i contractors stranieri. Non è chiaro, però, se si tratti di un provvedimento retroattivo e che quindi avrà effetto anche sul procedimento in corso nei confronti della Blackwater che, comunque vadano le cose, pare essersi garantita nel frattempo una assicurazione per il futuro grazie al dipartimento di Stato Usa.
Foggy Bottom, infatti, ha offerto alla ditta di sicurezza privata un accordo per l’immunità durante l’indagine in atto.
Una decisione dal significato inequivocabile che sconfessa tutti i tentativi messi in atto finora anche da Condoleezza Rice per mostrare un impegno significativo nel combattere i comportamenti illegali dei contractors: quello che si offre loro è infatti una corsia preferenziale per l’impunità. Secondo fonti dell’Amministrazione, rese note dal New York Times, inoltre, gli inquirenti del dipartimento di Stato non avrebbe neanche l’autorità per offrire un accordo del genere, senza prima informare il dipartimento di Giustizia, l’unico con il potere di stringere simili intese.
Visto l’effetto dirompente di una simile notizia, un portavoce del dipartimento ha preso le distanze osservando che “se questa storia è vera, allora queste decisioni sono state prese senza consultare i nostri funzionari a Washington”. dal dipartimento di Giustizia, invece, è giunto un sonoro no comment.