Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / I torroncini di Clemente

I torroncini di Clemente

di Alessandro Giglioli - 02/11/2007



Avvertenza: questa è una storia di quelle che innervosiscono il
contribuente già stanchino di foraggiare con i suoi soldi gli sprechi
di pochi eletti. Quindi se siete di cattivo umore pensando alla vicina
scadenza fiscale non leggetela neppure.

E' una storia che io farei iniziare dal blog di Clemente Mastella,
anzi dall'ultimo post nel quale il ministro esprime solidarietà ai
redattori del giornale dell'Udeur, Il Campanile.

Clemente non lo scrive apertamente, ma si riferisce al fatto che alla
redazione del quotidiano l'altro giorno è arrivata la polizia
giudiziaria, spedita nell'ambito dell'inchiesta Why not.

Bene, si spera che i poliziotti abbiano trovato quello che ha trovato
anche il nostro collega Marco Lillo, e che sarà pubblicato su
"L'espresso" domani.

Vale a dire che il quotidiano dell'Udeur (finanziato da tutti noi in
ragione di 1.153.000 euro l'anno per 5.000 copie scarse vendute) ha
usato i suoi soldi nel seguente modo:

* 40 mila euro versati a Clemente Mastella stesso per collaborazioni
giornalistiche.

* 14 mila euro per l'acquisto di torroncini di Benevento spediti dai
coniugi Mastella agli amici.

* 12 mila euro versati allo studio di Pellegrino Mastella, figlio di Clemente.

* 98 mila euro per viaggi e trasferte di Sandra Mastella (moglie),
Pellegrino Mastella (figlio), Alessia Mastella (nuora) ed Elio
Mastella (figlio).

* 1.150 euro per beni acquistati al centro commerciale Cis di Nola da
Sandra Mastella.

* 4.000 euro per la benzina del Porsche Cayenne di Pellegrino Mastella.

* 36.000 euro per un contratto con la società Acros, di cui è socio al
50 per cento Pellegrino Mastella.

E così via: fino all'assunzione come giornalisti al Campanile di
Pellegrino e Alessia Mastella, e altro ancora.

Chi vuole leggersi tutta la storia la trova domani su "L'espresso".

Io mi limito a sottoscrivere la piena solidarietà che il ministro
esprime ai giornalisti del Campanile: se i soldi finiti alla famiglia
Mastella fossero stati divisi tra loro, sarebbero molto più
benestanti.