Rinnovabili al lumicino
di nuovaecologia - 23/12/2005
Fonte: lanuovaecologia.it
Poco più del 7%. È il consumo interno lordo di energia da fonti rinnovabili in Italia. Un dato, emerso ieri a Roma durante la presentazione del rapporto Enea sull’energia alternativa, che va letto con attenzione. Si colloca infatti nella media europea ma deriva per il 65% da fonti idroelettriche e geotermiche, per il 30% da biomasse e rifiuti.
E appena per il 3% da “nuove rinnovabili”, con un peso del solare inferiore allo 0,15%.
Tanto basta per riconoscere come il nostro paese su questo terreno abbia ancora molto da lavorare: «Il ricorso attuale alle fonti rinnovabili è ancora trascurabile» ha detto Luigi Paganetto, commissario straordinario dell’Enea, nel corso della presentazione. E per capire che la strada della riconversione non sarà facile visti gli orientamenti in materia dell’attuale governo: «Occorrono politiche di incentivazione – ha aggiunto – in grado di stimolare insieme ricerca, innovazione e sviluppo della domanda. Solo così si potrà determinare un circolo virtuoso tra tecnologie, innovazione e sviluppo
Eolico
industriale».
Ma vediamo i dati salienti del rapporto. Con una potenza lorda intorno a 17 GW e una produzione di quasi 43 TWh nel 2004 l'idroelettrico copre oltre il 75% della produzione da rinnovabili. Questa produzione non è però suscettibile di significativi incrementi visto il forte impatto ambientale di questa tecnologia che potrà essere implementata solo con interventi su piccola scala. Anche per l' energia geotermoelettrica (che con quasi 5,5 TWh ha contribuito nel 2004 per un 10% circa alla produzione di elettricità da rinnovabili) non si può prevedere un incremento significativo dei circa 700 MW di potenza installati.
L'energia da biomasse e rifiuti
invece (oltre 5 TWh del 2004) e l'eolico (oltre 1,8 TWh nello stesso anno) mostrano negli ultimi cinque anni un buon incremento e le loro potenzialità di crescita sono elevate. Particolare è la situazione del fotovoltaico la cui produzione elettrica nel 2004 è stata di solo 27 GWh e che, sulla scorta di quanto avvenuto nei principali paesi industrializzati, presenta con l'eolico le maggiori potenzialità di crescita.
Nel complesso l'energia elettrica prodotta nel 2004 da rinnovabili in Italia si attesta al 16%. Le prime della classe tra le regioni sono Lombardia, Piemonte e Trentino. Segue la Toscana, campionessa per il settore geotermico.