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La gente è stanca, parola di comunista. Le baraccopoli sono nelle periferie non nei quartieri-bene

di Umberto Rosso - 05/11/2007

Caprili, senatore di Rifondazione: i campi sono nelle periferie dove vivono tanti nostri elettori, non nei quartieri-bene
"La gente è stanca dei rom, parola di comunista"
"Chi trova lavoro, resti. Ma chi non ha reddito deve essere rimandato in Romania"

Senatore Milziade Caprili, è davvero un decreto «fascista e schifoso», come scrive la Rossanda, quello sulle espulsioni?
«Esagerazioni. Si può migliorare certo, ma non me la sento di unirmi a quanti dicono che la sinistra, approvando quel decreto, diventa afona, perde la sua voce. O peggio, razzista e fascista».
Lo sostiene anche Liberazione, che è il quotidiano del suo partito, il Prc.
«Chi ha frequentazione con le questioni reali, come quella dei rom, ha una percezione del tutto diversa. Comunque, in direzione ho intenzione di sollevare il problema del giornale rispetto alla linea sul governo».
Contro il direttore Sansonetti che vuol sapere «che ci stiamo a fare a Palazzo Chigi»?
«Da quel che ne so, siamo al governo. Se non è così, mi avvertano. Ma non è certo un giornale che me lo deve dire.».
Torniamo ai rom.
«Il provvedimento era necessario. In certi momenti il carattere d´urgenza è giustificato. La sinistra deve ritrovare una connessione sentimentale con il proprio popolo».
La sicurezza è una richiesta che sale dalla base stessa della sinistra?
«I campi rom non stanno nei quartieri bene ma nelle periferie. Ne so qualcosa, visto quello che è successo nella mia città, Viareggio».
Racconti.
«In una città, da sempre democratica e anti-razzista, la gente si è mobilitata per cacciare un centinaio di rom che, dopo aver occupato la pineta, erano ospitati in una fatiscente struttura dismessa dalla Telecom. Cacciare...».
Senatore che fa, cavalca l´intolleranza?
«Figurarsi, insieme al sindaco ho provato a trovar loro una sistemazione dignitosa. Ma non nascondiamoci: è quella lì la percezione crescente nei confronti degli immigrati da parte del popolo della sinistra. Ormai è una marea che monta. Se non fermiamo gli arrivi, travolge tutto».
Come si può fermare?
«Di quel centinaio di rom, qualcuno ha trovato lavoro nei cantieri navali. Benissimo. Le politiche sociali restano la chiave di volta. Una parte continua a creare problemi di criminalità, e i reati vanno perseguiti. Gli altri che non hanno reddito dovrebbero essere, nel rispetto di tutti i diritti della persona, rimandati in Romania».