Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Delta del Niger, il petrolio inquinante ambientale e sociale

Delta del Niger, il petrolio inquinante ambientale e sociale

di redazionale - 06/11/2007

Il Delta del Niger ce lo ricordiamo solo quando i guerriglieri del Mend sequestrano qualche tecnico italiano o quando esplode qualche oleodotto mentre i poveri “rubano” i rivoli di una risorsa che teoricamente sarebbe loro. E’ da queI delta che potrebbe arrivare gran parte del gas che l’Italia e l’Europa attendono come possibile alternativa a quello russo.

Il Delta nigeriano sarebbe una delle più grandi zone umide del pianeta, ma l’estrazione petrolifera l’ha sconvolta, spesso devastata, creando ingiustizia sociale ed un inquinamento diffuso. Ora il Programma dell’Onu per l’ambiente (Uneep) e il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) hanno avviato uno studio congiunto per verificare l’impatto dell’inquinamento provocata dall’estrazione petrolifera in 300 siti nella regione degli Ogoni, una delle più problematiche del delta del Niger. L’Unep sottolinea che l’iniziativa risponde ad una domanda di intervento ed aiuto giunta dal governo nigeriano che la iscrive nel quadro del processo di pace e riconciliazione del Paese, che dovrà terminare nel 2008, in un’area che praticamente non conosce vera pace fin dal conflitto del Biafra.

Achim Steiner, segretario generale aggiunto dell’Onu e direttore esecutivo dell’Unep, spiega che la valutazione «punta ad identificare, misurare e ridurre fino a quanto è possibile le ricadute umane, sociali, mediche ed economiche a lungo termine della contaminazione petrolifera in Oganiland, ma anche sugli ecosistemi indispensabili ad un ambiente sano ed allo sviluppo economico».

Per questo, l’Unep invierà sul campo, in una zona pericolosa e con forti tensioni politico-militari, diverse equipe di esperti nazionali e internazionali che studieranno la situazione del delta per capire fino a che punto l´estrazione del petrolio influenzi «la qualità dei suoli, dell’acqua, delle colture agricole, degli allevamenti di pesci e dell’aria, così come la biodiversità e la salute degli abitanti» dice Steiner.

La missione in Ogoniland sarà diretta dalla Post-Conflict & Disaster Management Branch, responsabile delle azioni dell’Unep nelle regioni del pianeta dove l’ambiente è danneggiato dai conflitti o dalle catastrofi, o dove la lotta per il possesso di risorse ambientali contribuisce ad aggravare guerre e guerriglie e ad innescare altre catastrofi. Un organismo dell’Unep creato nel 1999 e che ha già operato in 25 Paesi, tra i quali Pakistan, Indonesia, Sri Lanka e Maldive.