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NATO: farsi nemici ‘fuori area’ (I parte)

di Heather Cottin - 12/11/2007

 



 

 


Composta come patto militare antisovietico, l'Alleanza del Trattato Nord Atlantico non aveva nessuno scopo definito dopo la dissoluzione del Patto di Varsavia. Ma, sotto il comando di Washington, la NATO si è ora ampliata ad essere una NATO universale, strumento di conquista imperialista "fuori area". Il primo passo è stato utilizzare la NATO in Jugoslavia cominciando nel 1992.

La Jugoslavia era l'ultimo rimanente paese socialista nell'Europa orientale, ricco di risorse e con una classe lavoratrice capace e qualificata. Gli USA ed i paesi europei imperialisti iniziarono una campagna di demonizzazione e destabilizzazione dello stato jugoslavo, piena di false accuse di genocidio e stupro di massa, che durò per un decennio.

Il 24 marzo 1999, con il presidente USA Bill Clinton a fare strada, la NATO aprì una brutale campagna di 78 giorni di "bombardamento umanitario" della Jugoslavia. La distruzione fisica di quello che era rimasto di una Jugoslavia unita fu seguito da un programma di destabilizzazione USA-NATO che utilizzò la "Open Society" di George Soros come anche il National Endowment for Democracy, la CIA ed altre risorse governative.

La campagna terminò con un colpo di stato che nel settembre del 2000 rovesciò il governo di Slobodan Milosevic e pose fine alla nazione sovrana della Jugoslavia ridotta in pezzi. La NATO rapì, incarcerò e processò Milosevic su false accuse di crimini di guerra. Mentre stava con successo completando la sua difesa contro queste accuse, Milosevic infine morì in circostanze sospette in una prigione vicino a l'Aia una volta utilizzata dagli occupanti nazisti dei Paesi Bassi.

Nel frattempo, le aziende USA, tedesche e di altri paesi imperialisti privatizzarono le parti più proficue dell'economia serba.

Quindi la NATO andò ad operare furiosamente sull'Europa orientale e la ex URSS. Come ha detto un politico britannico esperto di politica estera, la Jugoslavia era "il piede nella porta". (Sean Gervasi, "Why is NATO in Yugoslavia," NATO in the Balkans, IAC). La NATO allargò la propria influenza a Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Ungheria, Lituania, Polonia, Romania, Slovenia e Slovacchia, in precedenza tutte parte del campo socialista. E lo scorso marzo il Senato USA ha approvato l'associazione alla NATO della Georgia e dell'Ucraina, anche se non lo ha fatto la NATO stessa.

I paesi occidentali della NATO sotto la guida degli USA hanno ampliato la NATO per mettere alla loro portata le risorse ed i popoli di tutti i nuovi paesi della ex URSS, dell'Europa orientale e dell'Asia.

La maggior parte dei lavoratori europei e canadesi diffidano dell'espansionismo militare della NATO e la gente in Canada ed in Quebec manifesterà il 27 ottobre contro l'avventura militare canadese in Afghanistan. Non sono felici di fornire i loro giovani come carne da cannone, nemmeno di pagare per questo militarismo. Negli USA le forze contro la guerra sono più preoccupate dell'intervento diretto USA—in luoghi come l'Iraq e l'Afghanistan—che con l'espansione della NATO come tale.

I migliori nuovi amici della NATO in Europa orientale

Le guerre contro Afghanistan ed Iraq fanno parte della strategia della NATO. L'opposizione alle guerre in Afghanistan ed Iraq rende difficile il reclutamento di soldati dai paesi NATO dell'Europa occidentale come Inghilterra ed Olanda, come pure dal Canada.

I dirigenti della NATO guardano ai nuovi stati fantoccio in Europa orientale e nella ex URSS per l'appoggio. I governi di Slovacchia e Polonia hanno offerto volontariamente i loro figli a combattere e morire per l'espansionismo della NATO ed i lacchè in attesa della Georgia hanno offerto volontariamente i loro giovani.

Come nel resto delle ex repubbliche socialiste, la disoccupazione , i violenti tagli nei servizi sociali, i bassi salari ed una classe contadina impoverita rendono disponibili i poveri giovani dell'Europa orientale disponibili come carne da cannone per le micidiali guerre afgana ed irachena.

Il 21 ottobre l'Associated Press riferiva che l'ex direttore della CIA ed attuale Segretario della Difesa USA Robert Gates ha visitato Kiev in Ucraina per presenziare alle riunioni dei ministri della difesa del sudest europeo, un gruppo di 12 nazioni creato nel 1996, su iniziativa di Washington, per far rispettare "la cooperazione alla sicurezza nei volatili Balcani e facilitare la cooperazione con la NATO".

Nella Repubblica Ceca la maggioranza del popolo, anche spaventata dall'espansione della USA/NATO nella regione, si è opposta al proposto piano di piazzare una radar d'avanguardia nel suo paese come parte di un proposto "braccio europeo del sistema di difesa missilistico USA che ora è basato principalmente in Alaska ed in California".

A Kiev Gates doveva incontrare i ministri della difesa di Croazia, Albania e Macedonia "per discutere il progresso che hanno fatto verso il soddisfare le necessità della NATO per meritare l'invito ad entrare a far parte dell'alleanza". (AP, 21 ottobre)

Nel frattempo, i soldati polacchi sono attualmente disposti in Iraq, Libano, Siria, Kosovo e Bosnia. In Afghanistan il contingente polacco ammonta a 1.200 soldati e la NATO sta reclutando navi da guerra bulgare per pattugliare il Mar Nero ed il Mediterraneo orientale. (Agenzia Focus News, Bulgaria, 19 ottobre)

Le potenze della NATO in Europa e Nord America si sono incontrate in Norvegia durante la settimana del 22 ottobre per formare un'associazione militare strategica che si stenderebbe dal Mar di Barents al Mar Nero. (Focus News, 22 ottobre)

Ed Israele sta accogliendo entusiasticamente l'inclusione nella NATO. Dallo scorso anno, il governo israeliano sta in un programma di cooperazione bilaterale tra Israele e la NATO, il primo per un paese al di fuori dell'Europa. (Jerusalem Post, 21 ottobre)

Resistere all'espansione della NATO

In Luglio, la gente che vive nel e vicino al porto ucraino del Mar Nero di Odessa piantò le tende per giorni per protestare contro i giochi di guerra militari della NATO. (Voce della Russia, 9 luglio).

Una massiccia opposizione affligge i burattini della NATO nelle loro capitali. Solamente il 16% della popolazione ucraina appoggia l'appartenenza alla NATO (Herald Tribune, 10 luglio 2006) e l'aperta resistenza al governo del presidente georgiano Mikheil Saakashvili per tutto il paese rende queste due nazioni degli alleati traballanti per gli USA e le potenze imperialiste europee occidentali.

La Russia si è espressamente opposta all'"impegno finanziario e politico degli USA in Georgia ed in Ucraina ed alle progettate stazioni radar in Europa orientale", secondo il prof. Alexander Krylov dell'Università di Brema. (Islamic Republic News Agency, 20 ottobre).

La gente nella Repubblica Ceca ed in Polonia ha dimostrato ripetutamente in sondaggi di opinione e proteste contro il coinvolgimento dei loro paesi nella NATO. Una conferenza del 20 ottobre, che includeva attivisti dall'Europa e dal Nord America, si è opposta allo spiegamento di una stazione radar USA nella Repubblica Ceca. Il vicepresidente della camera bassa del parlamento ceco, Voiteh Filipp, ha detto che una schiacciante maggioranza dei cechi si è opposta alla stazione radar e ha chiesto un referendum nazionale sull'argomento. (Voce della Russia, 20 ottobre)

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha chiamato la NATO una "alleanza illegittima. ...Abbiamo fatto un accordo con gli USA—noi interrompiamo il Patto di Varsavia e voi dissolvete la NATO". (Makfax, Macedonia, 20 luglio). Gli USA sono venuti meno all'accordo. Una campagna di demonizzazione USA/NATO ha mirato a Lukashenko perché nella ex repubblica dell'URSS si è rifiutato di privatizzare l'economia e fornisce ancora posti di lavoro e servizi sociali.


PARTE II
L'allargamento della NATO e l'incubo di Brzezinski



Una volta che l'URSS era finita ed il Patto di Varsavia era stato dissolto, le classi dominanti dei paesi della NATO, come anche in Giappone, iniziarono a fare i passi necessari per ristabilire la dominazione coloniale sui popoli e le risorse del mondo.

Ma si presentarono degli ostacoli. La resistenza dei popoli iracheno ed afgano espose le debolezze del Pentagono. In aggiunta, alcuni dei più potenti degli stati non imperialisti hanno intrapreso comuni passi diplomatici per contrastare l'offensiva della NATO.

Il progetto di espansione della NATO in Africa ed i piani del Pentagono per costituire un comando africano—soprannominato AFRICOM—per coordinare le sue manovre militari nell'area hanno iniziato a destare opposizione. Persino il Marocco, uno stato satellite degli USA, si è unito all'Algeria ed alla Libia nel dire che l'AFRICOM veniva costituito "solamente per assicurare un flusso costante di petrolio verso gli Stati Uniti".

Il 27 luglio Radio Free Europe, un'agenzia della propaganda USA istituita durante la Guerra Fredda, ha detto a cosa sta pensando Washington: "L'Artico e l'Antartico sono le ultime vaste riserve non sfruttate di risorse minerali sul pianeta. Sotto l'Oceano Artico, vi sono riserve gigantesche di stagno, manganese, nickel, oro, platino e diamanti. Ma il tesoro più remunerativo dell'Artico sono gli enormi depositi di petrolio e gas, che potrebbero ammontare al 25% delle risorse mondiali".

La Norvegia, la Danimarca (attraverso la sua colonia Groenlandia), il Canada e gli USA sono membri della NATO con coste sull'Oceano Artico. Comunque, la parte più lunga della costa dell'Artico appartiene alla Russia. Mosca stima che la regione contenga almeno 10 miliardi di tonnellate di riserve di petrolio e di gas naturale.

Quando la NATO minacciava di reclamare l'Artico come sua nuova regione di controllo, il governo russo inviò dei sommergibili in una immersione senza precedenti di 13.800 piedi sotto il Polo Nord. Durante l'immersione, gli aerei spia della NATO sorvolavano a bassa quota la nave rompighiaccio russa Russia. (Voce della Russia, 27 luglio) La spedizione ha piantato la bandiera russa sul fondo dell'oceano.

Le potenze imperialiste sono in frenesia per controllare le risorse mondiali e hanno modellato la NATO per fare questo. Soltanto 95.000 truppe vengono lasciate al Comando Europeo (EUCOM) a compiere il "compito primario di assicurare la stabilità europea", intendendo mantenere governi di destra e pro-capitalisti in Europa orientale e nei Balcani. Secondo il Vice Amm. USA Richard Gallagher, nuovo vice comandante dell'EUCOM ed ex capo delle sue operazioni, la "stabilità" in Europa orientale "è ciò che è buono per noi, per gli affari, buono per gli interessi centrali degli Stati Uniti". (Stars and Stripes, 16 ottobre)

Il ruolo strategico della NATO

Le potenze imperialiste utilizzano la NATO nel tentativo di soddisfare i progetti imperialisti strategici che l'ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale Zbigniew Brzezinski—nell'amministrazione di Jimmy Carter—ha descritto nel suo libro "La grande scacchiera" nel 1997: "Per l'America dopo la Guerra Fredda, la ricompensa principale è l'Eurasia". Brzezinski temeva un'alleanza tra Cina, Russia ed Iran ed avvertiva che gli USA avevano soltanto 20 anni per completare la conquista della regione.

Ne sono passati dieci e gli USA e la NATO sono impantanati in Iraq ed Afghanistan. Recentemente i militari russi e cinesi hanno partecipato ad esercitazioni militari congiunte, conducendo manovre nelle montagne degli Urali. Un quotidiano iraniano ha osservato che "Al summit dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai entrambe i paesi hanno avvisato gli USA di stare lontani dalla regione ricca di fonti energetiche e strategica dell'Asia centrale". (Tehran Times, 21 ottobre)

I due governi hanno esteso "tutte le sfere delle relazioni russo-cinesi: contatti di summit e di alto grado, commercio, cooperazione economica ed umanitaria e contatti inter-regionali", ha detto Konstantin Vnukov, direttore del Primo Dipartimento per l'Asia del Ministero degli Esteri russo e che la Russia ha "formato alleanze con Cina, Iran, Siria ed altri paesi limitrofi". (Agenzia stampa Xinhua, 20 ottobre)

Quando la Ruassia e la Cina, come pure la Serbia ed il Sud Africa, in luglio si sono opposte insieme al complotto USA/NATO di rendere la provincia serba del Kosovo uno stato indipendente, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU cadere la risoluzione. (Itar-Tass, 20 luglio)

A corto di alleati, a corto di truppe

Con le popolazioni che si rivoltano in opposizione all'allargamento della NATO, le guerre in Afghanistan ed Iraq e la minaccia di guerra all'Iran, gli USA hanno pochi alleati. Ciononostante, il Segretario alla Difesa degli USA Robert Gates in luglio ha visitato l'Afghanistan e ha detto che gli USA "combatteranno in qualche parte del mondo per almeno altri 20 o 30 anni". A parte le campagne principali che gli USA fanno in Afghanistan ed Iraq, i militari sono "impegnati moltissimo" in circa 20 altri paesi. "Proprio ora succede molto che non è visibile", ha detto il generale dei marine Peter Pace. (AP, 18 luglio)

Ciò che è visibile non sono stati che strage e caos in Afghanistan ed Iraq. Queste guerre e l'espansione della NATO sono costate ai paesi collegati alla NATO centinaia di miliardi di dollari, lo svuotamento dei loro programmi sociali e migliaia di giovani vite.

I militari volontari nei paesi della NATO hanno tempi sempre più difficili nell'attrarre giovani reclute quando i soldati saltano in aria in Iraq and Afghanistan. L'opposizione popolare all'intervento della NATO in Afghanistan sta crescendo anche in Canada e nei paesi europei.

"A corto delle truppe necessarie per la vittoria", ha scritto il 21 ottobre l'International Herald Tribune, "la NATO supplica ancora gli stati membri di aumentare i loro impegni. ... Jaap de Hoop Scheffer, segretario generale della NATO, ha esortato i membri dell'alleanza a tenere duro in Afghanistan. ... Ai ministri della difesa viene chiesto di inviare truppe in Kosovo, Congo, Sudan, Somalia, Libano e Ciad".

I governi di Gran Bretagna, Canada ed Olanda sollecitano quelli di Francia e Germania a prendere parte ai combattimenti nella parte meridionale dell'Afghanistan, ma questi governi della NATO sono riluttanti, riflettendo l'opposizione di massa ed il loro pessimismo. Paddy Ashdown, l'ex alto rappresentante dell'ONU per Bosnia ed Herzegovina, il 25 ottobre ha raccontato al British Telegraph che in Afghanistan "Penso che abbiamo perduto ed ora il successo è improbabile".

Grazie al lavoro di Rick Rozoff, amministratore della listserv: STOPNATO, per avere reso disponibile molto di questa ricerca.

Heather Cottin, Workers World - Traduzione di freebooter