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Solidarietà per due magistrati vilipesi e silenziati

di Gianfranco La Grassa, Mauro Tozzato, G. P. - 12/11/2007

 

 

Chi mi ha letto qualche volta sa bene che non ho alcuna particolare stima della magistratura e che ho sempre ritenuto un’operazione squisitamente politica quella impropriamente denominata “mani pulite”, il cui capo “spirituale” è oggi ministro del peggior governo mai avutosi finora in Italia.

Sono però disgustato e indignato (e anche preoccupato per il suo significato profondamente antidemocratico) di fronte al trattamento che stanno subendo i magistrati Forleo e De Magistris. Sono chiaramente sottoposti a intimidazioni, non difesi dall’ANM che ha sempre fatto muro contro ogni (giusta) critica rivolta a suoi componenti, che hanno sconvolto il quadro politico sempre a favore di una ben precisa parte politica (non c’è nemmeno bisogno di dire quale). Il suddetto ministro, per la verità, ha anche assunto posizioni critiche verso chi sta sottoponendo a inaudite pressioni (non credo solo psicologiche) i due magistrati “maltrattati”, ma in definitiva non va mai fino in fondo, per cui nasce il sospetto che si tratti di atteggiamento di facciata, tanto per dare un contentino a chi ancora lo considera un “uomo tutto d’un pezzo”, un inflessibile paladino della Giustizia.

Dei due magistrati in questione o non si parla più oppure, quando lo si fa, è per farli passare per un narcisista, arrogante e irrispettoso delle regole (De Magistris) o per una labile emotiva, stressata, in preda a crisi di pianto e anche in procinto di andare fuori di testa (Clementina Forleo). Questi atteggiamenti infami sono tenuti in modo decisamente bipartisan, e soprattutto da parte di quelli che inveivano contro l’Urss e altri paesi “comunisti” (sic!), dove alcuni dissidenti venivano trattati da matti (almeno così sostenevano gli anticomunisti viscerali).  

Siamo chiaramente in una pericolosa deriva da paese “sudamericano” (parlo di quelli di un volta): per la disgregazione sociale, per la devastazione che stanno operando in campo economico autentici parassiti finanziari e industriali, per una politica d’accattoni, per la censura e le intimidazioni di chiunque parli “fuori del coro”.

Non conto un bel nulla e non sono un “divo TV”; comunque, voglio egualmente dare la mia sentita solidarietà ai due magistrati, in quanto punta di un iceberg di perseguitati e impediti nella loro azione non appena tocchino, anche di un pelo, gli interessi delle ignobili mignatte che ci dissanguano e dei loro schifosi servi politici e intellettuali. Invito i collaboratori del blog, e anche i suoi lettori, e comunque chiunque tenga ancora alla difesa di chi è ignobilmente coartato e infamato non appena “sfiori” i potenti (e i loro sicari), a manifestare identica solidarietà. So che servirà a poco, ma serve comunque a cercare di distinguersi dai vermi e dagli scarafaggi (e mi perdonino questi animaletti, che non hanno colpa alcuna).

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Condivido la manifestazione di  solidarietà nei confronti dei magistrati Forleo e De Magistris espressa da Gianfranco La Grassa. A quanto pare, effettivamente, qualsiasi voce "fuori dal coro" in questo momento viene duramente stigmatizzata da questa classe politica e economica corrotta, incapace e indecente. Persino il grande Lenin viene trattato come un puro e semplice "caso clinico" da un individuo "indefinibile" come Bifo, residuato di un epoca passata che ha prodotto parecchi, troppi, casi di degenerazione morale e intellettuale. Come non bastasse, gli american-sionisti che avevano lanciato tramite il loro corifeo Magdi Allam delle autentiche minacce ai firmatari dell' appello per Gaza  attraverso le pagine del Corriere - il  giornale che rappresenta la GFeID, il "trio infernale + 1" e la "triplice alleanza dei sindacati di stato" contro i lavoratori e gli oppressi – ha arruolato per difendere la causa sionista anche lo storico del pensiero politico Luciano Canfora, autore che devo ammettere di aver letto spesso con un certo interesse. Ancora una volta il marxismo e il comunismo tradizionale, nei suoi rappresentanti, si mostra - anche  quando non palesemente corrotto - incapace di intendere la realtà che ci circonda, la struttura del dominio in Italia e nella formazione sociale globale risultando così impotente nel tentativo di liberarsi di vecchi schemi consunti che portano solo acqua alla causa dei dominanti in Italia e nel mondo.

Mauro Tozzato

 

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Mi associo anch’io allo sdegno di Mauro e di Gianfranco contro una classe politica che ha fatto della corruttela interna e del servilismo filo americano i suoi punti di forza. Questi lestofanti ci hanno abbindolato con un colpo di mano giudiziario nel ’92 (connivente una parte della magistratura, probabilmente la stessa che oggi non tutela De Magistris e Forleo) ordito da potenti mani statunitensi per sostituire la vecchia classe dirigente consumatasi nel gioco bipolaristico della guerra fredda. Al contrario di quest’ultima gli attuali dirigenti politici di centro-sinistra sono dei veri e propri dilettanti (perciò molto più pericolosi) coalizzatisi in una banda in pieno stile Chicago anni '20-'30

G.P.