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Se la scienza diventa crudele i dieci esperimenti terribili

di Luigi Bignami - 12/11/2007

 
La classifica è stata stilata dalla rivista New Scientist


Un giorno degli anni Sessanta, dieci soldati degli Stati Uniti vennero imbarcati su un aereo nella base militare di Fort Hunter Liggett, in California (Usa) per quella che credevano una missione di routine. Ma quando l'aereo fu in volo la voce frenetica del pilota annunciò: "Siamo in emergenza, un motore si è fermato e il sistema d'atterraggio è fuori uso. Tenterò comunque di ammarare nell'oceano. Preparatevi al peggio". Passarono pochi minuti durante i quali i militari furono preda della più angosciante paura. Mentre ormai pensavano a come sarebbero morti, ecco apparire un'hostess che chiese loro di riempire un modulo per l'assicurazione. Obbedienti, fecero quanto loro richiesto. Una volta ritirati i moduli ecco la voce del comandante: "E' stato uno scherzo da ragazzi. Il volo è perfetto, preparatevi all'atterraggio nelle migliori condizioni". In realtà non era stato proprio uno scherzo, bensì un esperimento per verificare il comportamento dei soldati sotto uno dei peggiori stati di stress, un esperimento voluto dalla United States Army Leadership Human Research Unit.

Questo terrificante esperimento è uno dei dieci che la rivista scientifica New Scientist ha classificato come i più terribili che siano mai stati realizzati dall'uomo. Un lavoro enorme su migliaia e migliaia di riviste scientifiche che nel corso degli anni hanno riportato gli esperimenti e i relativi commenti. Ma quale è stata la conclusione dell'esperimento della Human Research Unit? Semplice: "Lo stress estremo danneggia l'abilità cognitiva".

Qui sotto alcuni esperimenti tra i dieci ritenuti più crudeli:

- nel 1962 il direttore del Lincoln Park Zoo di Oklahoma City (Usa) sparò un proiettile utilizzato per narcotizzare gli elefanti con una dose di LSD 3.000 volte superiore a quella che prendevano normalmente i drogati. Voleva verificare gli effetti della droga sull'animale. Per alcuni minuti l'elefante divenne estremamente aggressivo e pericoloso, poi cadde a terra e nell'arco di pochi minuti morì. Risultato: Gli elefanti sono altamente sensibili all'LSD".

- Nel 1933 Clarence Leuba, professore di psicologia all'Antioch College in Yellow Springs, Ohio (Usa), realizzò un lungo esperimento sul proprio figlio sottoponendolo a ripetute prove di solletico per verificare se il riso che ne scaturiva era direttamente collegato al solletico o era un fatto psicologico. Risultato: la risata è strettamente collegata con il solletico.

- Nel 1924 Carney Landis dell'Università del Minnesota volle verificare se le espressioni facciali del disgusto siano sempre le stesse. E allora sottopose vari volontari a respirare ammoniaca, a rovistare in un secchio dove, all'insaputa dei volontari, erano state messe delle rane e a guardare immagini pornografiche. Risultato: il disgusto non ha una semplice espressione, ma ve ne sono di vario tipo.

- Nel 1939 Robert Cornish, della University of California (Usa) volle tentare di riportare in vita animali morti senza che fossero danneggiate parti interne importanti, introducendo in loro anticoagulanti e adrenalina. Prese vari cani, li chiamò tutti Lazzaro, e dopo averli asfissiati li sottopose all'esperimento: alcuni morirono, altri si ripresero, ma rimasero ciechi. Risultato: alcuni animali possono ritornare in vita, ma rimanere cechi.

- Nel 1954 il chirurgo Vladimir Demikhov diede vita a un cane con due teste. Volendo mostrare al mondo intero il suo esperimento, chiamò i giornalisti che poterono osservare come il cane con la propria testa prendeva il latte da una ciotola, mentre la seconda non sentiva il bisogno di mangiare. Ma nell'arco di pochi giorni la sua bocca si seccò completamente e dopo 6 giorni il cane a due teste morì. Non contento Demikhov riprovò l'esperimento per 19 volte. Risultato: animali con due teste risultano incompatibili.

Gli altri esperimenti riguardano tentativi di insegnare a ragazzi durante il sonno, prove su tacchini maschi per verificare se si eccitano sessualmente di fronte a femmine senza testa, prove di assunzione di vomito di pazienti affetti da febbre gialla per verificare la trasmissibilità della malattia e prove per verificare fino a che punto una persona è in grado di dormire in condizioni disagiate, fino a tenere aperti gli occhi.