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La Corte Costituzionale spagnola dichiara inammissibili le condanne per negazione dell'Olocausto

di redazionale - 13/11/2007

 

Schiaffo ai forchettoni dell'Unione Europea: la Corte Costituzionale spagnola ha stabilito giovedì scorso che la "negazione dell'Olocausto" non potrà essere punita con il carcere perchè rientra nel diritto alla libertà di parola.

Come ricorda il corrispondente da Berlino di Haaretz (vedi link: http://www.haaretz.com/hasen/spages/922334.html ), il parlamento spagnolo aveva previsto una pena fino a due anni di carcere per la "negazione dell'Olocausto" ma la suprema corte - che decideva sul caso del libraio di Barcellona Pedro Varela - ha deciso che tale pena è incostituzionale, pur ribadendo che la prigione rimane una pena legittima per chiunque "approvi" l'Olocausto o ogni altro genocidio.

Naturalmente questa importante sentenza è stata passata sotto silenzio da parte dei media italiani: davvero un bell'esempio di professionalità!

Pedro Varela era stato condannato inizialmente (il 16 Novembre 1998) a cinque anni di prigione da una corte di Barcellona per aver venduto libri che erano stati considerati "razzisti" e "negazionisti".

Il 30 Aprile del 1999 la Corte di Appello della Catalogna rovesciò il verdetto di condanna, sospendendo la pena a Varela e dichiarando costituzionalmente dubbia la detta sentenza (in quanto incompatibile con l'articolo 20 della Costituzione spagnola - che garantisce il diritto alla libertà di parola - e con l'articolo 19 della Carta delle Nazioni Unite).

Adesso è arrivato il verdetto della suprema corte di Madrid, che finalmente libera Varela da un incubo (incubo iniziato nel 1996 con il sequestro, da parte della polizia, di 20.000 libri di proprietà di Varela, e proseguito con la distruzione della libreria del medesimo - il 16 Gennaio del 1999 - da parte di 500 squadristi "antifascisti").

Che diranno ora i forchettoni dell'UE, come Franco Frattini, che passano il tempo a lambiccarsi il cervello su come massimizzare la repressione dei reati d'opinione all'interno dell'Unione (vedi Link

Un'ultima considerazione: onore ad Haaretz per aver mantenuto quei commenti dei lettori (qualcuno addirittura "negazionista"!) favorevoli alla sentenza spagnola. Questo dimostra che anche in uno stato supermilitarizzato come Israele non tutti la pensano come i nostri forchettoni.