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Gli ordigni presenti a Sigonella potrebbero esplodere da soli

di Nerone - 25/11/2007

 

 
Gli ordigni presenti a Sigonella potrebbero esplodere da soli

Ancora una volta lo stato di sudditanza che ci lega agli occupanti d’Oltreoceano si dimostra pericoloso e nocivo. A denunciarlo un’inchiesta condotta dalla rete Rainews24. I giornalisti del canale satellitare hanno infatti annunciato i risultati di una indagine commissionata dalla marina a stelle e strisce alla società statunitense Maxim; risultati che destano non poca preoccupazione. La ricerca infatti aveva come finalità quella di verificare i rischi legati alle microonde emesse dai radar che i soldati dello Zio Sam hanno in dotazione nella Piccola Saigon, come sono soliti chiamare il presidio militare. Il risultato dello studio è a dir poco allarmante: queste attrezzature radar vanno infatti spostate poiché potrebbero innescare la detonazione degli ordigni presenti nel presidio militare. Stando a quanto trapelato fino ad ora le autorità statunitense non hanno però ancora preso in esame la possibilità di spostare questi sistemi di intercettazione in zone più sicure anche perché la Maxim non ha diffuso i dettagli della simulazione e i relativi livelli di pericolo o informazioni sulla presenza nella base americana di armi nucleari, sicuramente presenti in altre basi italiane. Ovviamente il solo pensiero che a Sigonella possano esplodere gli ordigni bellici portati, in modo molto democratico, da Washington, induce non pochi timori, come confermato da Filippo Gemma, responsabile della GSM Spazio che ha sottolineato: “Una delle raccomandazioni era che questo tipo di trasmettitore non dovesse essere installato in prossimità di velivoli dotati di armamento, i cui detonatori potessero essere influenzati dalle emissioni elettromagnetiche del trasmettitore stesso”. Ancora una volta vengono confermati i rischi derivati dall’alleanza forzata ed obbligata con chi ci ha invaso oltre sessanta anni fa e che continua ad essere avallata in modo bipartisan dai nostri governanti. L’unica soluzione sarebbe riprenderci la nostra sovranità militare e chiudere le oltre 100 basi militari con cui Washington continua ad occuparci, ma anziché fare ciò destra e sinistra permettono perfino all’invasore di edificarne una nuova in quel di Vicenza. Il nostro futuro quindi appare tristemente segnato.