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Afghanistan: missione Isaf, record di morti civili

di redazionale - 27/11/2007





L'offensiva dei kamikaze continua a mietere vittime in Afghanistan. L'ultimo attentato è costato la vita a dieci persone, tra cui quattro bambini e un militare italiano di 35 anni. Unanime il cordoglio per la scomparsa del maresciallo capo Daniele Paladini, che lascia una moglie e un figlio di 6 anni. Puntualmente la sinistra nostrana, accodandosi ad un'agenda mediatica che mostra ancora una volta di non saper condurre in alcun modo, richiede il ritiro delle truppe ottenendo il solito picche. Altri dovrebbero essere gli argomenti per riaprire in modo costruttivo il dibattito. I mesi di ottobre e novembre hanno segnato infatti il più grave bilancio di civili innocenti caduti sotto i pesanti e ormai indiscriminati bombardamenti Nato. Come se non bastasse, la controffensiva talebana appare a questo punto inarrestabile. Il Senlis Council, formato da un gruppo di esperti inglesi, ha pubblicato un duro rapporto, secondo il quale i talebani sarebbero tornati a controllare oltre il 54% del territorio afghano. La stessa Casa Bianca ammette di aver mancato tutti gli obbiettivi nel paese per il 2007.

Il contingente italiano si trova quindi in una duplice condizione assolutamente inaccettabile: da un lato complice dei massacri che il comando Nato cerca in ogni modo di insabbiare, dall'altro vittima degli attacchi terroristici in una missione già largamente compromessa.