Il presidente Bush firma il documento che rende l'Iraq totalmente una colonia USA
di Damian Lataan - 03/12/2007
30 novembre 2007 Lungi dal 'liberare' il popolo iracheno dal 'giogo della tirannia' perché diventasse un modello 'libero e democratico' al quale potessero aspirare tutti gli altri stati del Medio Oriente, che erano la propaganda e la retorica utilizzate dai neoconservatori che convinsero la Coalizione dei Volonterosi che l'Iraq era una 'nobile e giusta causa', la dichiarazione invece condanna l'Iraq ad una occupazione infinita progettata per accrescere il potere dei fantocci dell'élite irachena e per assicurare che le risorse dell'Iraq rimangano fermamente sotto il controllo americano ed arricchiscano le società petrolifere controllate dagli americani. In breve, il documento è lo strumento con il quale l'Iraq è totalmente diventato una colonia degli USA. Vi sono diversi punti iniqui concepiti nel documento che tradiscono il vero intento dell'amministrazione ma, in particolare, il punto cinque del secondo principio relativo alla 'sfera economica' che dice: "Facilitare ed incoraggiare il flusso degli investimenti stranieri in Iraq, specialmente gli investimenti americani, per contribuire alla ricostruzione ed alla ristrutturazione dell'Iraq", ed il punto otto che dice: "Sostenere la Repubblica dell'Iraq per ottenere condizioni positive e preferenziali per l'Iraq all'interno del mercato globale inclusa l'adesione all'Organizzazione Mondiale del Commercio e lo status di nazione più favorita con gli Stati Uniti", esprimono tutto. I leader fantoccio dell'Iraq hanno assegnato la proprietà dell'Iraq agli USA. |