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Rivoluzioneresti la scuola? Bando letterario

di redazionale - 06/12/2007

Fonte: Redazione bando letterario

RIVOLUZIONERESTI

LA SCUOLA?

 

 

Allora… scrivi!

 

LIBERO BANDO LETTERARIO

 

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LA SCUOLA CI INSEGNA A PENSARE?

 

   La scuola è un luogo dove noi giovani possiamo effettivamente svi-luppare le nostre idee e le nostre domande sul mondo attraverso la discussione e la ricerca, oppure è un luogo dove ci vengono date per buone alcune nozioni e argomenti da imparare senza una vera neces-sità di riflettere?

 

   La scuola è un luogo dove vengono coltivati e discussi dei valori, oppure è un luogo freddo, tecnico, umanamente vuoto, la cui funzio-ne è solo quella dell’avviamento professionale pur di altissimo livel-lo?

 

   La scuola ha tutto ciò che può avere un luogo di reale confronto, oppure le manca qualcosa di fondamentale?

 

   La scuola insegna anche a pensare, a sperimentare, ad aprire la mente verso i più disparati e rischiosi orizzonti, o insegna solo a fa-re, organizzare, competere?

 

   Cosa significa quando ci viene detto che la scuola deve sviluppa-re le nostre potenzialità?

 

   C’è davvero una generalizzata indifferenza nei confronti della scuola da parte nostra, oppure siamo soddisfatti di ciò che ci propo-ne e di come ce lo propone?

 

   La scuola parla di noi, mettendoci in gioco nelle riflessioni, nei confronti, nelle esperienze, nel piacere della scoperta, oppure ci an-noia, ci disturba, la vediamo come una inconsistente costrizione che non sa aiutarci a comprendere realmente cosa ci chiediamo?

                                                        

   Argomenti a favore o contro sono tutti accettati, è necessaria la vostra capacità critica. Non si vincono premi, non c’è una classifica di merito, né di altro giudizio. È richiesta solo voglia di argomentare seriamente e coraggio di es-porre i propri dubbi o le proprie idee. Tutti noi abbiamo dei dubbi, delle domande, dei sentimenti, ma chiediamoci seriamente se la nostra società, la nostra cultura, ci mette a disposizione un vero luogo e gli strumenti adatti con i quali ampliarli e prendere coscienza di essi. Sì o no? E, soprattutto, perché? A voi la parola.

                                       

   Non c’è limite alla lunghezza del testo, essi possono essere scritti in qualsiasi formato e potranno essere firmati col nome reale, con uno pseudonimo, o rimanere nell’anonimato. Verranno pubblicati su un blog appositamente costruito, che potrete trovare accedendo al link http://blog.libero.it/EnjoyTheSilence. Le uniche condizioni sono: 1) indicare la data in cui è stato finito; 2) indicare la scuola dello studen-te; 3) redigere il testo con serietà argomentativa, giustificando le proprie opinioni, magari portando riflessioni nate da esperienze personali. Potranno essere inviati a: milo_dal_brollo@yahoo.it