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Scienza e valori, modi diversi per guardare il mondo

di Francesco Alberoni - 07/12/2007

Molti filosofi ci dicono che il mondo di oggi è dominato dal nichilismo. Perché Dio è morto e tutti i nostri valori, tutte le nostre mete, addirittura l'idea stessa che la vita abbia uno scopo sono crollate. L'unico sapere è quello della scienza che può spiegarti perché accade questo o quel fatto, come ottenere un certo risultato (tecnica), ma non potrà mai dirti che cosa è bene e che cosa è male, cosa devi o non devi fare. Per la scienza gli esseri umani non sono liberi e concetti come meta, fine, dovere, volontà, sforzo, colpa, merito, responsabilità sono totalmente privi di senso. L'atto più orribile, come il gesto più eroico, è un puro fatto chimico fisico. Come fai allora a spiegare scientificamente a tuo figlio che non deve lanciare i sassi dal cavalcavia o guidare l'auto ubriaco? E allo scienziato di non creare ibridi genetici uomo-animale? Il ragazzo può risponderti che continua a farlo perché si diverte. E lo scienziato perché gli interessano solo i suoi esperimenti, il resto non lo riguarda. Ma il punto di vista scientifico è veramente l'unico? No, esistono sempre due modi di guardare l'uomo e il mondo. Quello della scienza in cui c'è solo materia ed energia, l'altro in cui c'è anche mistero e libertà. La natura è indifferente al bene e al male, al dolore e alla giustizia. Però l'uomo, anche se appartiene alla natura e segue le sue leggi biologiche, aspira a un mondo diverso in cui ci siano anche giustizia, amore, felicità e bellezza. A un mondo ideale. E, in base a questo ideale, giudica se stesso e la natura. Egli perciò è, nello stesso tempo, dentro e fuori la natura. Come oggetto della scienza è dentro la natura, come possessore di coscienza ne è fuori, vive nel mondo della cultura, dei valori e della libertà. Religione, morale e arte sono fondate su categorie diverse da quelle della scienza. Noi agiamo nella vita, creiamo, lavoriamo perché ci poniamo delle mete, abbiamo una vocazione e dei sogni. Certo, la scienza può spiegarli con processi biologici o chimici. E, domani, potrà manipolarli stimolando in modo opportuno l'ipotalamo o la corteccia cerebrale. Ma a deciderlo, a farlo, saranno sempre uomini mossi da desideri sogni valori, mete, ideali. Ogni cosa può essere guardata in questo duplice modo: dall'ottica della scienza e da quella dei valori. Nessuno riesce ad assorbire l'altro. Il nichilismo non potrà mai prevalere.