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Afghanistan: la Nato riconquista Musa Qala

di Enrico Piovesana - 11/12/2007

Mohammad Zahir Azimi, portavoce del ministero della Difesa afgano, ha annunciato oggi che le forze Nato britanniche e statunitensi e quelle governative afgane hanno riconquistato Musa Qala: la principale roccaforte talebana nel sud dell’Afghanistan. La notizia è stata poi confermata anche dal portavoce di Isaf,  maggiore Charles Anthony, e da quello dell’esercito britannico, tenente colonnello Richard Eaton.
 
Talebani a Musa QalaI talebani si sono ritirati per evitare perdite civili. Lo stesso portavoce talebano, Qari Yousef Ahmadi, ha poi ammesso che i guerriglieri si sono ritirati dal centro abitato per evitare perdite tra la popolazione civile. “Dopo i violenti bombardamenti aerei di questa mattina – ha detto Ahmadi – abbiamo deciso di lasciare Musa Qala per scongiurare ulteriori perdite tra i civili”. Haji Mohammad Rauf, residente nella città, ha riferito all’Associated Press che i talebani hanno abbandonato la città a bordo di numerosi pick-up e motociclette attorno a mezzogiorno e che, due ore dopo, centinaia di soldati governativi e stranieri hanno fatto il loro ingresso a Musa Qala. Altri testimoni riferiscono che i combattimenti proseguono però fuori dall’area urbana.
 
MappaA Musa Qala era stato istaurato un regime talebano. Il distretto di Musa Qala, sulle montagne dell’Helmand settentrionale, era controllato dai guerriglieri fin dallo scorso febbraio. I guerriglieri ne avevano fatto la loro principale base nel sud e un modello in scala ridotta di regime neotalebano. Avevano nominato un nuovo governatore distrettuale, un nuovo sindaco e un nuovo capo della polizia. Avevano messo in piedi corti islamiche che applicavano la sharìa con punizioni corporali e creato una stazione radio mobile che trasmetteva ogni mattina preghiere e proclami antigovernativi e antioccidentali. Musica e televisione erano vietate come prima del 2001. Le scuole della zona erano state tutte chiuse e sostituite da corsi di Corano nelle moschee, ma solo per i maschi.
 
Truppe Nato all'attacco fuori Musa QalaUn centro economicamente e militarmente strategico. La maggior parte della popolazione di Musa Qala aveva lasciato la città già alla fine del 2006, dopo i bombardamenti a tappeto della Nato che avevano fatto strage di civili. Gli altri se ne erano fuggiti dopo l’arrivo dei talebani: non perché li temessero ma per timore di nuovi bombardamenti aerei.
Quel che rimaneva del bazar cittadino, ridotto in macerie dalle bombe Nato, era stato trasformato dai talebani nel maggiore centro di smistamento d’oppio della regione, al punto da attirare commercianti d’oppio da tutto il sud dell’Afghanistan.
Ma Musa Qala è stata soprattutto il punto d’irradiazione delle offensive che i talebani hanno lanciato nei mesi scorsi verso le province circostanti di Kandahar, Uruzgan e Farah. La riconquista di questa città rappresenta quindi una vittoria strategica per la Nato e per il governo di Kabul.