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Almunia, i fondi sovrani e i “carabineros”

di Carlo Gambescia - 18/12/2007

 

Secondo Joaquin Almunia, Commissario agli affari europei, i “fondi sovrani”, gestiti direttamente, dai governi non sono un problema per l’ Europa anzi sono i benvenuti. “ Qui non servono i carabineros”, così dichiara Almunia al giornalista Luigi Offeddu (Corriere Economia 17-12-2007 - http://www.corriere.it/ ).
I flussi internazionali di investimento finanziario - come il Commissario dovrebbe sapere - non sono sicuramente un fattore di stabilità per l’economia mondiale. E soprattutto in un sistema di cambi flessibili ed entrato, da qualche anno, in una fase di riorganizzazione generale, a causa delle costose guerre neoimperiali americane.
L’ Europa dovrebbe perciò controllare rigidamente questi flussi di denaro provenienti da Cina, Russia, paesi arabi e anche, secondo alcuni dagli Stati Uniti. Il che però in un’economia aperta è difficilissimo. E, comunque sia, dovrebbe controllare soprattutto i fondi non sovrani, gestiti da privati, probabilmente ancora più pericolosi. Infatti è fuorviante criticare solo il ruolo dei fondi sovrani, magari con il segreto scopo di danneggiare i governi, come quello di Chavez, che cercano di svincolarsi dalla tutela economica dell’Occidente neoliberista...
E qui sarebbe necessario fare un passo indietro, e senza tornare al protezionismo vero e proprio, l’Europa dei 27 dovrebbe proporsi di controllare rigidamente sul piano continentale tutti i flussi di denaro, sovrani e non, in uscita e in entrata. Ma come?
Ad esempio, visto che oggi siamo in vena di provocazioni, affiancando alla Banca Centrale Europea un vero istituto di controllo dei flussi finanziari legati ai fondi, e con ampi poteri. Azzardiamo anche un possibile acronimo: UECFF (Ufficio Europeo per il Controllo dei Fondi Finanziari). Per poter così controllare e programmare gli investimenti esterni e interni, esclusivamente in questo campo. Puntando su una chiara identificazione circa la provenienza, l’importo e i gestori effettivi dei fondi, ripetiamo, sovrani e non.
Tuttavia per giungere alla creazione di una istituzione del genere, capace di interagire con la BCE, si dovrebbe passare attraverso il fuoco di una "mezza" rivoluzione . Nel senso che l’Europa dei 27 dovrebbe tornare a fare politica, affiancando ai banchieri che attualmente gestiscono la politica monetaria europea, politici puri e coraggiosi. E non camerieri dei mercati finanziari. Una scelta che implica la revisione di una normativa europea che attualmente privilegia, attraverso la BCE, il potere dei banchieri privati. E che comporterebbe, purtroppo, tempi lunghi, legati alla necessità di mettere d'accordo tutti i membri Ue.
Il problema tuttavia resta. Come controllare i fondi sovrani e non? Sicuramente non spalancando loro le porte, come sostiene Almunia.
I “carabineros”, magari della politica, servono e come.