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L'argentina in cerca di giustizia

di Siro Asinelli - 21/12/2007

 

 
L'argentina in cerca di giustizia



Gli imputati dei vari tronconi del cosiddetto processo ESMA, la Scuola di Meccanica della Marina trasformata durante la dittatura argentina in centro illegale di detenzione, saranno trasferiti in carceri comuni.
Il provvedimento è stato preso dal giudice federale Sergio Torres in seguito alla morte per avvelenamento da cianuro dell’ex ufficiale della Prefectura Naval Héctor Febres, imputato con l’accusa di aver sequestrato, torturato ed ucciso almeno quattro persone. Febres, trovato morto mercoledì scorso a due giorni dalla sentenza, si trovava agli arresti presso un appartamento della Prefectura Naval di Tigre, a poche decine di chilometri da Buenos Aires. Le associazioni per i diritti umani e i legali dell’accusa hanno sempre criticato lo stato di detenzione privilegiata di Febres e di altri 16 imputati. Già due anni fa l’avvocato Rodolfo Yanzón, rappresentante della Liga Argentina por los Derechos del Hombre (LADH), aveva chiesto alle autorità di trasferire gli imputati dalle pertinenze militari in carceri comuni stigmatizzando il trattamento riservato ai torturatori di regime. Alla protesta si erano affiancate da subito le associazioni “Abuelas de Plaza de Mayo” e “Madres de Plaza de Mayo”.
“La morte di Febres impone una nuova valutazione riguardo i luoghi ove si deve scontare il carcere preventivo”, ha sostenuto Torres spiegando all’opinione pubblica che “è un dovere di questo tribunale preservare la sicurezza degli imputati”. L’ordinanza è stata recepita con effetto immediato dal Servizio Penitenziario federale (SPF) che sta provvedendo in questi giorni a traslare i detenuti verso strutture comuni. Una buona notizia per chi lotta contro l’impunità, una pessima notizia per gli accusati che la settimana scorsa avevano creduto di poter continuare nell’impunità grazie ad una decisione della Corte di Cassazione che aveva ratificato un provvedimento della Corte Federale con cui si confermava la necessità di detenzione presso strutture militari, pur raccomandando al giudice Torres di cooptare agenti del SPF per aumentare la sorveglianza.
Tra i detenuti che perderanno i “privilegi” figurano l’ex capo della ESMA, Jorge Acosta conosciuto come “El Tigre”, l’ex capitano Alfredo Astiz e l’ex tenente Jorge Radice. I tre, già imputati di spicco nel caso ESMA, alcuni giorni fa sono stati ufficialmente incriminati per l’assassinio dello scrittore argentino Rodolfo Walsh, rapito a Buenos Aires il 25 marzo 1977, detenuto illegalmente, torturato ed ucciso. Astiz, Acosta e Radice sono stati sino ad oggi detenuti nell’istituto penale delle Forze Armate di Campo de Mayo, dove secondo le recenti stime dell’associazione “Abuelas de Plaza de Mayo” si trovano altri 33 repressori. Da gennaio le competenze su questo istituto passeranno dalle Forze Armate al Servizio Penitenziario Federale. Per il sequestro e l’omicidio di Walsh, azione conosciuta come “Operación Masacre” dal titolo di uno scritto del giornalista, e per altri fatti cruenti sono imputati anche l’ex agente della SPF Carlos Generoso e l’ex agente della Policia Federal Juan Carlos Fotea. La disposizione del giudice Torres riguarderà anche i torturatori Antonio Pernías, Octavio Capdevila, Pablo García Velasco, Juan Carlos Rolón, Alberto González, Raúl Scheller, Adolfo Donda, Néstor Savio, Víctor Damario e Rogelio Martínez Pizarro. Stessa ordinanza colpirà l’ex ufficiale Juan Antonio Azic, anche lui come Febres inquadrato durante gli anni ’70 nel servizio di intelligence della Prefectuta Naval. Azic è stato già condannato nel maggio scorso assieme alla moglie Esther Abrego per il rapimento ed il cambio di identità del figlio di Silvia Daneri, prigioniera della ESMA e desaparecida assieme al marito Orlando Ruiz dopo aver partorito durante la detenzione. In seguito ad un tentativo di suicidio nel 2003, l’ex ufficiale, conosciuto come “El Piraña” è attualmente internato presso la clinica San Jorge. Stando alle indiscrezioni raccolte dal quotidiano El Clarín la maggior parte dei torturatori sarà probabilmente trasferita nel braccio speciale riservato ai repressori del carcere di Marcos Paz.