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La Decrescita: semplice ed efficace come il buon senso

di Sonia Toni - 03/01/2008

 

Cosa c'è di più semplice ed efficace del buon senso? Maurizio Pallante*, grande esperto di temi ambientali ed energetici, lavora incessantemente perché il buon senso abbia la meglio su tutta una serie di stupidità che poco hanno a che fare con il reale benessere dell'uomo all'interno del suo habitat. Quando facciamo la spesa, quando acquistiamo un'automobile, quando gettiamo i rifiuti, quando decidiamo di cambiare, ristrutturare o comprare una casa e quando esercitiamo il sacrosanto diritto di voto. Se nell'esercizio di tutte queste attività noi scegliessimo con il buon senso e pensando con la nostra testa, forse il mondo sarebbe un mezzo paradiso.
Cominciamo dalla spesa. Perché non acquistare quei prodotti che si presentano il più possibile "nudi" oppure rivestiti con imballaggi biodegradabili? Quando compriamo un dentifricio, uno shampoo o altro, cosa ce ne facciamo delle scatole o degli imballaggi che li avvolgono? Il prof.Pallante ci invita spesso a fare la spesa in modo "rivoluzionario", così come Beppe Grillo, altrettanto spesso afferma che la prima vera azione politica comincia al supermercato. Se vogliamo essere dei veri protagonisti del cambiamento dobbiamo cominciare dalle nostre piccole ma importantissime azioni quotidiane.
Nelle discariche (ahimè) quasi il 70% dei rifiuti è costituito da imballaggi nuovi. Quando compriamo un dentifricio, cosa ce ne facciamo della scatola? La apriamo e buttiamo via. Ci tornerà indietro trasformata in gas tossici, particolato inorganico e cibo inquinato. Se cominceremo a operare scelte più consapevoli "costringeremo" le aziende produttrici a orientarsi verso una riduzione degli imballaggi e un aumento dell'uso di materiali biodegradabili. Grazie anche all'instancabile lavoro di persone come il prof.Pallante, ci sono aziende "virtuose" che cominciano ad essere indirizzate verso questa politica ambientale e salutistica. È uno dei principi della decrescita. La decrescita intesa principalmente come eliminazione degli sprechi.

Le nostre case
Se dobbiamo riempire una vasca di acqua, apriamo il rubinetto e lasciamo scorrere fino al bordo della vasca; ma se scopriamo che in quella vasca c'è un buco, cosa facciamo? Tappiamo il buco o facciamo scorrere l'acqua sempre più forte, sprecandone una quantità enorme, affinché la vasca sia comunque piena? Il buon senso ovviamente opterebbe per la soluzione della chiusura della falla ma in realtà non è così. Nelle nostre case si verifica più o meno la stessa cosa riguardo lo spreco di energia. Ci sono spifferi da tutte le parti, i termosifoni non sono posizionati nella giusta maniera, le caldaie disperdono una grande quantità di calore che potrebbe essere riutilizzato, i materiali coibentanti e non solo, non sono quelli giusti, ecc; e allora? Allora succede come nell'esempio della vasca bucata: se vogliamo che gli ambienti della nostra casa raggiungano un grado di calore accettabile, dobbiamo mandare la caldaia “a mille” disperdendo gran parte del calore emanato dalla stessa. È uno spreco di energia e di soldi. E il buon senso? A farsi friggere.

*Maurizio Pallante è consulente per l'energia del Ministero dell'Ambiente e si occupa di tecnologie ambientali.Su queste tematiche ha pubblicato diversi libri:
Le tecnologie di armonia (1994); Scienza e Ambiente. Un dialogo (con Tullio Regge, 1996); L'uso irrazionale dell'energia (con Mario Palazzetti, 1997); Ricchezza ecologica (2003); Metamorfosi di bios (2003) e Un futuro senza luce? (2004).
Collabora con alcuni giornali e periodici, tra cui Carta, il supplemento settimanale de La Stampa, Tuttoscienze, Il Manifesto, Il Ponte, Rinascita.

MILANO - 14 FEBBRAIO 2008: INCONTRO CON MASSIMO FINI E MAURIZIO PALLANTE
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Sonia Toni (autrice del'articolo) laureata in Lingue, giornalista, si occupa da molti anni di ecologia, medicina alternativa, alimentazione biologica e biodinamica. È presidente dell'associazione Ricerca Viva che si occupa dello studio e della ricerca finalizzate alla salute dell'Uomo e del Pianeta, con particolare attenzione alle malattie dei bambini e malformazioni fetali causate dall'inquinamento.

Fonte: Natura & Città - Nel Cuore della Romagna
rivista bimestrale gratuita, anno II numero 10, gennaio 2008


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