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Il Dollaro alla regia del 2008

di Pierluigi Paoletti - 10/01/2008

 

Il nuovo anno sembra aver delineato molto nettamente i contorni con cui avremo a che fare

nei prossimi mesi:

PETROLIO che ha toccato la fatidica quota 100 dollari, impensabile ai più solo pochi mesi

fa (rileggete però cosa diceva Centrofondi a marzo scorso http://www.centrofondi.it/report/report_03_05_07.pdf )

La debolezza del dollaro contro euro allevia gli effetti negativi

Comunque non abbiamo di che gioire troppo perché avere una valuta così forte rende

difficili le esportazioni specialmente a noi italiani che paghiamo l’energia il doppio di

Francia, Inghilterra e Spagna (fonte Piano Energetico Regione Toscana)

Nel corso del 2008 comunque ci aspettiamo che il dollaro riprenda, almeno

temporaneamente, sulle altre valute andando a ritestare la fortissima resistenza (uncino di

Ross) a quota 81 del Dollar index

Prima di continuare il suo deprezzamento, ormai inarrestabile.

Questa temporanea rivalutazione del dollaro porterà ad un sostanziale consolidamento delle

quotazioni del petrolio nel range 87 -100$. Per l’area euro invece l’apprezzamento del

dollaro comporterà un aggravio ulteriore del prezzo dell’energia e quindi possiamo dire che

il cappio continuerà a stringersi;

ORO che ha toccato nuovi massimi sulla scia della debolezza del dollaro e per lui vediamo

un 2008 all’insegna di un consolidamento-ribasso, in attesa di riprendere prepotentemente

la sua corsa, questa volta inarrestabile, in concomitanza del nuovo ciclo quadriennale

previsto per il 2009;

 

BORSE

Il dollaro debole ha alimentato gli indici europei, gli americani investono guadagnando

anche dall’apprezzamento dell’euro e questo ha impedito al Dax di abbandonare i massimi e

questo lungo andamento laterale sa tanto di distribuzione

che finirà quando il dollaro inizierà a riprendere quota.

Già finito invece l’ascesa per il Mibtel che è già stato abbandonato dagli investitori esteri,

notare l’incrocio già avvenuto delle medie mobili

Insomma, da questo quadretto vediamo come l’attore protagonista e regista di questo film

continui ad essere il dollaro: tutto ruota attorno a lui.

L’attenta regia che fa abbandonare le mani forti il dollaro a favore del provvidenziale (!?)

euro sta continuando. Stanno abbandonando la nave che affonda, ormai diventata scomoda,

per passare all’euro che prenderà il posto del dollaro. Cambiare tutto per non cambiare

niente, come ormai da centinaia e centinaia di anni continuano a fare.