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12 ragionevoli motivi per dire di NO alla TAV

di Paolo Bogni - 04/01/2006

Fonte: Paolo Bogni

 

 



 Tesi errata n.1


SENZA LA TORINO-LIONE IL PIEMONTE SAREBBE ISOLATO DALL'EUROPA


In realtà il Piemonte è già abbondantemente collegato all'Europa e, soprattutto, attraverso la Valle di Susa. In questa Valle esistono già:

Due Strade Statali

Un'Autostrada

Una linea ferroviaria passeggeri e merci a doppio binario

La cosiddetta Autostrada ferroviaria (trasporto dei TIR su speciali treni-navetta)

Sono tutte linee di collegamento con la Francia attraverso due valichi naturali (Monginevro e Moncenisio) e due tunnel artificiali (Frejus ferroviario e autostradale). Il tutto in un fondo-valle largo in media 1,5 km! A fatica ci sta anche un fiume, la Dora Riparia, che di tanto in tanto va in piena.

 

 

Tesi errata n.2


LE LINEE FERROVIARIE ESISTENTI SONO SATURE


In realtà l'attuale linea ferroviaria Torino-Modane è utilizzata solo al 38% della sua capacità. Le navette per i TIR partono ogni giorno desolatamente vuote!!!! (Ma sono state riscoperte e prese d'assalto nel periodo di chiusura del Frejus per incendio). Il collegamento ferroviario diretto Torino-Lione è stato soppresso per mancanza di passeggeri. E il flusso delle merci - previsto da chi vuole l'opera in crescita esponenziale -è invece sceso del 9% nell'ultimo anno!



Tesi errata n.3


LA TORINO-LIONE E' INDISPENSABILE AL RILANCIO ECONOMICO
DEL PIEMONTE.


In realtà è' vero il contrario. Togliendo risorse (è tutto denaro pubblico) alla ricerca, all'innovazione e al risanamento dell'industria in crisi profonda (Fiat e non solo), il TAV sarà la mazzata finale
all'economia piemontese.



Tesi errata n.4


IL TAV TOGLIERA' I TIR DALLA VALLE


In realtà, tanto per cominciare, i 10/15 anni di cantiere necessari a costruire la Torino-Lione porteranno sulle strade della Valle e della cintura di Torino qualcosa come 500 camion al giorno (e alla notte) per il trasporto del materiale di scavo dai tunnel ai luoghi di stoccaggio. Con grande aumento di inquinanti e polveri. Finita la apocalittica fase di cantiere e realizzata la Grande Opera, chi ci dice che le merci passeranno dall'autostrada alla nuova ferrovia? Anzi. La Commissione Intergovernativa italo-francese ha a disposizione i dati dello studio da lei stessa commissionato nel 2000. In base a questo studio la nuova trasversale ferroviaria non avrà nessun effetto rilevante sul traffico autostradale attuale: si stima infatti che essa servirà a trasferire su ferro meno dell'1% delle merci che viaggiano su strada dirette al tunnel del Frejus. Bel vantaggio!



Tesi errata n.5


I VALSUSINI SONO EGOISTI. NON PENSANO AGLI INTERESSI
DELL'ITALIA


In realtà, attraverso la Valle di Susa, attualmente passa già il 35% del totale delle merci che valicano le Alpi! Lungo l'Autostrada del Frejus passano circa 4.500 TIR al giorno, contro i 1.500 del Monte Bianco, in Val d'Aosta, dove il numero dei TIR è stato limitato per legge.



Tesi errata n.6

 

LA TORINO-LIONE PORTA LAVORO AI PIEMONTESI.

In realtà come già sta succedendo per tutte le infrastrutture in corso, si tratterebbe di lavoro precario, per mano d'opera in gran parte extracomunitaria. Inoltre le ditte appaltatrici si porterebbero tecnici e operai dalla loro Regione (ditte e buoi dei paesi suoi). Per i comuni della Valle di Susa e della cintura di Torino arriverebbe invece un bel problema: la mafia. Turbative d'asta sono già state individuate per la fase di sondaggio geologico a carico di uomini politici piemontesi e non... figurarsi per la realizzazione dell'opera!



Tesi errata n.7


LA LINEA E' QUASI TUTTA IN GALLERIA. CHE MALE FA?


In realtà fa malissimo!!! Il tracciato prevede una galleria di 23 km all'interno del Musinè, montagna molto amiantifera. La talpa che perforerà la roccia immetterà nell'aria un bel po' di fibre di amianto. Invisibili e letali. Il vento le porterà dappertutto. Il foehn le porterà fin nel centro di Torino. Respirare fibre di amianto provoca un tumore dei polmoni (mesotelioma pleurico) che non lascia scampo. L'amianto è un materiale fuori legge dal 1977. Scavare gallerie in un posto così è illegale e criminale. E ancora: il tunnel Italia-Francia di 53 km scavato dentro al Massiccio dell'Ambin incontrerà (oltre a falde e sorgenti che andranno distrutte) anche roccia contenente uranio. E ancora: una linea in galleria si porta appresso tante gallerie minori, trasversali a quella principale. Si chiamano gallerie di servizio, o più simpaticamente, 'finestre'. Ce ne saranno 12! Con altrettanti cantieri, tutti a ridosso di centri abitati. Sarà un inferno di rumore, polvere, camion
avanti e indietro per le strette vie dei paesi, di giorno e di notte, per 15 anni almeno. E ancora: la
perforazione di tratti montani così lunghi vicino a centri densamente abitati potrà prosciugare le falde idriche e gli acquedotti, come accaduto per le gallerie TAV del Mugello, oggetto di processi per disastro ambientale
. E ancora: la viabilità sarà stravolta. Verranno costruiti sovrappassi in corrispondenza di ogni cantiere. Forse queste nuove strade saranno calcolate come compensazioni all'impatto ambientale dell'opera? (per averne una vaga idea, farsi un giro sull'autostrada Torino-Milano osservando i guasti della tratta TAV Torino-Novara).

Tesi errata n.8


QUEST'OPERA FA BENE ALL'ECONOMIA, PERCHE' METTE IN
MOTO CAPITALI PRIVATI.


In realtà il costo stimato di 20 miliardi di euro è tutto a carico della collettività. Tutto denaro pubblico, ma affidato a privati, secondo la diabolica invenzione del general contractor. Garantisce lo Stato Italiano. Nessun privato ci metterà un euro, soprattutto dopo l'esperienza del tunnel sotto la
Manica che ha mandato in fallimento chi ne aveva acquistato i bond. I tantissimi soldi che servono a quest'opera verranno tolti alle linee ferroviarie esistenti (già disastrate), a ospedali, scuole, e a tutti i servizi di pubblica utilità, e allo sviluppo delle energie rinnovabili destinate a sostituire il petrolio. E ancora: è già previsto che la nuova linea ferroviaria Torino-Lione avrà altissimi costi di gestione e che sarà in perdita per decine e decine di anni. E ancora: nonostante la maggior parte del tracciato sia in territorio francese, il governo italiano si è impegnato a sobbarcarsi il costo dei due terzi della tratta internazionale (Borgone – St.-Jean-de-Maurienne). Tanto paghiamo noi.



Tesi errata n.9

 

CHI E' CONTRO LA TORINO-LIONE E' CONTRO IL PROGRESSO

In realtà è vero il contrario. Il progresso non deve essere confuso con la crescita infinita. Il territorio italiano è piccolo e sovrappopolato, le risorse naturali (acqua, suolo agricolo, foreste, minerali)
sono limitate, l'inquinamento e i rifiuti aumentano invece senza limite, il petrolio è in esaurimento.
Progresso vuol dire comprendere che esistono limiti fisici alla nostra smania di costruire e di trasformare la faccia del pianeta. Progresso vuol dire ottimizzare, rendere più efficiente e durevole ciò che già esiste, tagliare il superfluo e investire in crescita intellettuale e culturale più che materiale, utilizzare più il cervello dei muscoli. Il TAV rappresenta l'esatto contrario di questa impostazione, è un progetto vecchio e ormai anacronistico, che prevede una crescita infinita nel volume del trasporto merci (che poi saranno i rifiuti di domani), privilegia come valore solo la velocità e la quantità, ignora la qualità, ovvero se e perché bisogna trasportare qualcosa.



Tesi errata n.10


L’ECONOMIA LIBERAL-CAPITALISTA PROMUOVE BENESSERE.

LA TAV E’ VEICOLO DI RICCHEZZA PER TUTTI!!!

 

Miserabili menzogne. Andiamo a vedere chi sono i soggetti agenti che costituiscono la Società TAV che ha in appalto e in concessione la tratta italiana della Torino-Lione. E cerchiamo di dedurre, da due dati in nostro possesso, quali fregature si nascondono per la collettività dei contribuenti. Al 33% le azioni sono possedute da una Società ex IRI, al 33% dall’ENI e, udite, udite, (secondo dato) al 33% dalla FIAT. Ma come! -direbbe qualcuno- Che interesse ha la FIAT a promuovere lo spostamento delle merci dalla gomma alla rotaia. Nessuno, in linea teorica. Anzi. La FIAT, sempre in linea teorica, dovrebbe scoraggiare politiche industriali tese all’irrobustimento della rete ferroviaria. Al lato pratico la realtà è un po’ diversa. Riprendiamo (primo dato) la percentuale effettiva di spostamento delle merci dalla gomma alla rotaia, calcolata in proiezione, a tratta Torino-Lione conclusa. Essa è un miserrimo 1% (vedi Tesi errata n°4). Combiniamo i due dati. Praticamente, il traffico pesante stradale e autostradale rimarrà attestato agli stessi livelli odierni. Nel frattempo, però, la FIAT, in linea con le sue politiche manageriali degli ultimi vent’anni, avrà messo a segno un ennesimo successo finanziario, intascando un terzo dei molti miliardi (provenienti dalla fiscalità generale) di euro che l’UE e il Governo italiano investiranno per la costruzione di questa ferrovia. E il suo ricavato non nasce a discapito di un eventuale (anche se non sicuro) profitto del Settore Auto. Andiamo, infine, a controllare l’assegnazione dei subappalti legati al business TAV. Nella costruzione della galleria lunga 53 km, il subappalto è stato assegnato alla  Società francese RockSoil, di proprietà della moglie del Signor Ministro berlusconiano alle Infrastrutture, Pietro Lunardi. Che schifo!!

 

 

Tesi errata numero 11

 

LA TAV VELOCIZZA GLI SPOSTAMENTI DI MERCI E UOMINI

 

Gli studi di Erasmo Venosi (Per decenni ha lavorato per le Ferrovie in qualità di Tecnico altamente specializzato. E’ laureato in Fisica ed è un esperto di impatto ambientale), a riguardo, escludono che vi possano essere delle significative differenze tra un Milano-Verona linea tradizionale e un Milano-Verona linea ad Alta Velocità. Il guadagno effettivo sarebbe di pochi minuti. La tratta, non potendosi sviluppare su un rettilineo uniforme, si dipana, invece, attraverso la congiunzione di piccoli segmenti e tratti curvilinei. La struttura del tracciato impedisce un’accelerazione regolare e un innalzamento significativo della velocità media del treno. Depotenziata, dunque, l’idea-forza del guadagno di tempo riferita allo spostamento degli uomini e delle merci, la TAV rappresenta un mistero intorno a quelli che dovrebbero essere i presunti benefici per il benessere delle Comunità e per lo “sviluppo dell’economia” (le virgolette stanno a significare l’assoluta astrazione della formula virgolettata. Checchè ne dicano i fondamentalisti del liberismo economico, è tutt’altro che dimostrato che, ad un aumento di velocità di spostamento di uomini e merci, corrisponda necessariamente un aumento di benessere per le Comunità in cui questi fenomeni si realizzano).

I pendolari e gli utenti di Trenitalia, invece, più modestamente si accontenterebbero che i treni su cui giornalmente viaggiano siano più puliti e più coerenti con gli orari prestabiliti. Di faraoniche e fantastiche scemenze come la TAV, inutili per la collettività e UTILI per Lunardi e la FIAT, ne fanno volentieri a meno.

 

 

Tesi errata numero 12

 

LA TAV, NEL TRATTO MILANO-VERONA, NON PROVOCHERA’ DANNI AMBIENTALI, SOCIALI E CULTURALI

 

A seguito della particolare alimentazione e dell’elevata rumorosità dei convogli in transito, la TAV produrrà, in questa zona della Pianura Padana, ulteriore inquinamento elettromagnetico e acustico. Non dimentichiamo che, per un tratto lungo 40 km, l’Alta Velocità affiancherà l’altro Disastro annunciato, vale a dire l’autostrada Brebemi. La combinazione “parallela” (perdonate l’ossimoro) delle due grandi opere (!?) sottrarrà milioni e milioni di ettari all’agricoltura locale. Con la fatale conseguenza di molte piccole aziende agricole a conduzione familiare e migliaia di posti di lavoro a rischio. Oltre che la dispersione di un patrimonio storico e culturale che rappresenta una delle specificità di queste terre. 

 

 

Il sito internet del movimento No TAV http://www.notav.it/