Consumatori e contadini: un'alleanza possibile nel locale
di Mauro Artibani - 11/01/2008
Sentite questa: i consumi alimentari - pane, pasta, carne, ortofrutta e dolci - sono diminuiti del 4%; i prezzi hanno fatto aumentare la spesa del 6,5% rispetto all'anno appena trascorso. A dirlo: la Confederazione Italiana Agricoltori. Insomma, meno consumi più spesa; da non credere. Vacilla la dottrina economica. Chi fa il prezzo? Dove sono domanda e offerta? La CIA rileva che i prezzi si gonfiano nei vari passaggi dal campo alla tavola. Aumenti di 20 volte. Una filiera troppo lunga e complessa che genera distorsioni e spesso incrementi artificiosi. Ecco la proposta: doppio prezzo, quello dal campo alla tavola; una informazione più corretta e una reale tracciabilità; in ultimo i "farmer market" dove è possibile fare la spesa senza intermediazioni. Beh, insomma, le buone intenzioni si mostrano: OK il prezzo è giusto. Certo pure noi dovremo pagare prezzo: niente frutta nè carne esotica. Forse meno composti di carboidrati epperchènno, per abbattere i trigliceridi, meno dolci. Così potremo pure guadagnare salute. Con la parsimonia poi potremo osare di più, trovando magari gaudio nel risparmiare e pure ripagare il debito non ultimo porre un freno all'inflazione: il cielo ce ne renda merito! Occorre mettere in campo la forza dei Professional Consumers per questa mission. I termini per l'alleanza con gli agricoltori ci sono, i guadagni si intravvedono, la nostra forza viene riconosciuta, ne esce anzi rafforzata. I prezzi possono ritrovare equilibrio, domanda e offerta tornare a confrontarsi. Eppoi questa alleanza spariglierà le carte, scrollerà automatismi, sottrarrà privilegi: difficile sottrarsi. E allora...Noi saremo qui, in trepidante attesa, agghindati di compostezza e da rigore: attendiamo altre offerte. Arriveranno, oh oh se arriveranno! Offerte preoccupate da quelli che distribuiscono le merci, pure da grossisti e commercianti: rischiano grosso.