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Fattore Israele: classifica dei candidati alla presidenza degli Stati Uniti

di redazionale haaretz - 21/01/2008

 Sul sito di Haaretz (noto quotidiano israeliano) è pubblicato il progetto di Shmuel Rosner che ha lo scopo di classificare i candidati alla presidenza degli Stati Uniti secondo l’apprezzamento da loro manifestato verso la politica israeliana.

Ogni mese un gruppo di israeliani,
politici o esperti di politica statunitense, valuteranno il comportamento di ciascun candidato riguardo l’atteggiamento verso Israele, per poi esprimere un verdetto su chi deve essere considerato il miglior candidato per Israele.

Perché viene fatto? Per Rosner la risposta è semplice: gli USA sono la sola superpotenza mondiale e Israele è il paese che riceve più degli altri il sostegno e l’aiuto degli USA, è ovvio dunque che le posizioni politiche di chi occuperà la Casa Bianca nel 2008 siano cruciali per Israele. Ed è per questo – dice Rosner – che Israele segue con apprensione la corsa alla presidenza degli USA. Ed è per questo che da ora fino alle elezioni del novembre 2008 gli esperti risponderanno ogni mese a 5 domande, quattro riguarderanno precisi argomenti, la quinta un giudizio complessivo sulla attitudine pro-Israele del candidato e che sarà posta in questo modo: "Quanto è utile il candidato per Israele?".

Ciascun esperto dispone di un punteggio da 1 a 10 (dove 10 significa il meglio per Israele e 1 il peggio).


Afferma Rosner: "Vi state sicuramente ponendo la questione cruciale e cioè come si fa a definire un candidato amico di Israele". Rosner sottolinea come questo non sia facile: ad esempio, alcuni potevano ritenere Bill Clinton un "amico" per il suo intenso impegno per assicurare un accordo di pace tra Israele e i palestinesi, mentre per altri ciò era la prova dell’ingerenza di un presidente che cercava un pericoloso accordo da imporre con la forza. E che dire per gli insediamenti ebraici? E’ amico o no chi si oppone a questi insediamenti? E un presidente che si opponga al dialogo tra Gerusalemme e Damasco? O di uno che si opponga ad un’azione militare contro l’Iran? Che dire di un presidente che promuova la democratizzazione del Medio Oriente? O che sostenga il ritiro unilaterale dal West Bank? Sono le domande che Rosner immagina che si pongano i lettori. Per bilanciare le risposte, Rosner sostiene di aver scelto gli esperti sia a destra che a sinistra, sia tra gli accademici che tra ex funzionari governativi di alto livello: questa scelta dovrebbe portare, secondo Rosner, ad un quadro il più possibile bilanciato. Per chi è interessato a saperne di più i votanti israeliani sono: Avi Ben-Tzvi; Eitan Gilboa; Dore Gold; Dan Halperin; Alon Pinkas; Tzvi Rafiah; Ron Robin; Yossi Shain.

Questa è l'attuale classifica.


1° classificato) RUDY GIULIANI
(Repubblicano): 8,37 (lo scorso mese 8,75: scende mantenendo la prima posizione)

Frasi memorabili:

- "Gli atti terroristici sono diventati un biglietto per sedersi al tavolo delle trattative internazionali. Come spiegare altrimenti un Yasser Arafat che vince il Premio Nobel per la pace quando ha appoggiato una piaga terroristica in Medio Oriente per minare qualsiasi possibilità di pace?" (Republican Party Convention, Agosto 2004)

- "Israele è il solo avamposto di libertà e democrazia in Medio Oriente e l’unico amico veramente affidabile degli Stati Uniti" (Agosto 2002)

- "Negli anni 90, i terroristi ci dissero ciò che avrebbero fatto e noi lo ignorammo. Abbiamo glorificato Yasser Arafat quando lui addestrava i terroristi in Palestina" (Gennaio 2002)

- "Il popolo di Gerusalemme e il popolo di New York stanno spalla a spalla; e il popolo degli Usa e quello di Israele si aiutano reciprocamente nel combattere il terrorismo" (Gerusalemme, Dicembre 2001)

Altre informazioni:

- Nel 1995 Giuliani aveva estromesso il presidente dell’Autorità Palestinese, Yasser Arafat, da un concerto al Lincoln Center in New York

- Dopo l’11 settembre ha respinto una donazione di 10 milioni di dollari da un principe saudita per i suoi apprezzamenti su Israele.


2°) HILLARY RODHAM CLINTON (Democratica): 7,62 (lo scorso mese 7,375: balza dal 4° al 2° posto)

Frasi memorabili:


- "La sicurezza e la libertà di Israele devono essere chiare e rimanere al centro di qualsiasi approccio degli USA in Medio Oriente. Questa è stata una caratteristica della politica estera statunitense da più di 50 anni e noi non dobbiamo – guai – tentennare su questo impegno" (Princeton University, Gennaio 2006)

- "La principale priorità di qualsiasi governo è quella di assicurare sicurezza ai suoi cittadini, ed è per questo che io sono stata una grande sostenitrice del diritto di Israele a costruire una barriera di sicurezza per tenere fuori i terroristi" (Resoconto del viaggio in Giordania e Israele dal suo sito web, 13 novembre 2005)

- Israele è una "guida di ciò che la democrazia può e dovrebbe essere" (Conferenza AIPAC, Maggio 2005)

- "Un Iran dotato di armi nucleari è inaccettabile, ma non è solo inaccettabile per Israele e gli Stati Uniti. Deve essere inaccettabile al mondo intero, a partire dai governi e popoli europei" (Conferenza AIPAC, Maggio 2005)

Altre informazioni:

- Sostiene il trasferimento dell’ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme.

- Venne criticata nel 1999 per aver abbracciato la moglie di Yasser Arafat, Suha, durante una visita a Gaza, dopo che Suha aveva affermato che Israele stava avvelenando le sorgenti d’acqua palestinesi.


3°) Michael Bloomberg (Indipendente): 7,25 (lo scorso mese: 7,625: dal 2° al 3° posto)

Frasi memorabili:

"Israele giustamente continua a difendersi dagli attacchi non provocati su civili innocenti, e dall'uccisione e il rapimento dei soldati israeliani da parte dei gruppi terroristici Hamas and Hezbollah" (17 Luglio 2006)

Altra informazione:

- Nel Febbraio 2007, a Gerusalemme, ha inaugurato, in memoria del padre, l'impianto Magen David Adom che ha comportato una spesa di 6,5 milioni di dollari.


4°) John McCain (Repubblicano): 7,12 (lo scorso mese 7,5: dal 3° al 4° posto)

Frasi memorabili:

- "Non abbiamo accantonato l’opzione militare [per l’Iran] ma dobbiamo aver ben chiaro che questa è l’ultima opzione, da prendere solo quando saremo convinti che sono vicini ad usarle contro Israele… dobbiamo praticare ogni opzione possibile. Andare all’ONU, lavorare con gli alleati europei. Se imponessimo sanzioni, aspetterei e osserverei se quelle sanzioni hanno effetto. La mia non voleva essere una dichiarazione di guerra per il giorno che avessero acquisito le armi" (Intervista a The New Republic, 16 ottobre 2006)

- "Naturalmente non vogliamo vedere estremisti islamici che prendono il comando della nazione saudita nel modo in cui accadde in Iran con la caduta dello Scià. Ma dobbiamo anche capire che, a meno che non vi sia progresso in Arabia Saudita, prima o poi cadranno" (11 settembre 2006)

- "Non ci può essere un completo accordo di pace fra Israele e Palestinesi finché questi non riconoscano Israele, rinuncino per sempre all’uso della violenza, riconoscano i loro precedenti accordi, e riformino le loro istituzioni interne" (Maggio 2006)

- "Sulla scia delle elezioni palestinesi di ieri, Hamas deve cambiare profondamente – rinunciare alla violenza, abbandonare il suo obbiettivo di eliminare Israele e accettare al soluzione dei due-stati. Queste elezioni sono la prova che la democrazia si sta diffondendo in Medio Oriente, ma Hamas non è un partner per la pace finché auspica il rovesciamento di Israele" (Dichiarazione rilasciata il giorno successivo alla vittoria di Hamas nelle elezioni palestinesi, 26 gennaio 2006)

- "L’accordo di Oslo è fallito perché si basava sulla premessa che i popoli israeliano e palestinese potevano vivere pacificamente insieme. La barriera di sicurezza proverà se separati sapranno vivere pacificamente. Ci saranno altri negoziati per stabilire l’esatta localizzazione della barriera che trovi concordi entrambe le parti. Gli Stati Uniti sono felici di consigliare, ma chi determina la sicurezza dello stato di Israele è il governo israeliano" (Conferenza stampa con Silvan Shalom, 19 agosto 2003)

- "Penso che il popolo israeliano concordi sul fatto che non si può aspettare che stati canaglia come l’Iran, l’Iraq e la Siria sviluppino armi che possano seriamente colpire le difese di Israele e le nostre. Credo che gli israeliani siano d’accordo che una posizione di robusta deterrenza contro un’aggressione non è più sufficiente in quest’era di armi di ditruzione di massa" (Discorso all’American Jewish Committee, Maggio 2002)

- "Terrorismo è terrorismo; sia nella forma di killer professionisti che fanno precipitare aerei civili contro edifici sia in quella di assassini dilettanti hanno come tratto comune: quello della propensione a distruggere vite innocenti. Una soluzione politica al conflitto con i palestinesi è la migliore risposta all’insicurezza di Israele, naturalmente. Ma nessuna nazione morale – né Israele né gli Stati Uniti – può permettere ai terroristi di pianificare il corso politico del suo popolo. Nessuna nazione amante della libertà può tollerare uno stato terrorista al suo confine. E nessuna grande nazione può abbandonare gli impegni di una chiarezza morale per la convenienza di un’etica situazionale. Se siamo seri circa i valori che viviamo in USA e in Israele e circa le opportunità che ci piacerebbe far godere a tutti i popoli in Medio Oriente, non possiamo permettere ai terroristi alcun ruolo nel processo politico" (Discorso all’American Israeli Public Affairs Committee, Aprile 2002)

- "Oltre all'appoggio morale alla sicurezza di Israele, gli USA devono fornire a Israele l’equipaggiamento e la tecnologia richiesta per difendersi, molto di più di ciò che forniamo oggi se sarà necessario. Il nostro sostegno ad Israele deve intensificarsi, mano a mano che si intensificano le minacce alla sua sicurezza" (conferenza AIPAC giugno 2001)


5°) Bill Richardson (Democratico): 6,75 (lo scorso mese 6,875: stabile al 5° posto)

Frasi memorabili:

- "L’accordo tra i nostri 2 paesi [Israele e USA] non è mai stato più forte. Siamo fortunati nell’essere entrambi impegnati nel combattere il terrorismo e nel far progredire la nostra causa comune di una pace duratura in Medio Oriente" (Marzo 2006)

- "Penso che dovete negoziare con la Siria. Come potete disarmare gli Hezbollah? Come potete controllare i loro rifornimenti senza dialogare con la Siria?… devono essere spinti verso una soluzione perché noi abbiamo relazioni diplomatiche con la Siria. La relazione non è buona ma non ha alcun senso cercare di ottenere accordi senza tutti i principali attori. L’Iran è un’altra storia. Credo che dobbiate trattare in modo diverso" (Larry King Live, 26 luglio 2006)

- "Se avessimo avuto un inviato permanente nella regione, saremmo stati in una migliore posizione per disarmare gli Hezbollah e proteggere Israele" (Luglio 2006)

- "Il nostro impegno alla sicurezza di Israele non è negoziabile" (Tel Aviv University, Febbraio 2000)

Altre informazioni

- Nel febbraio 2000 si è impegnato a migliorare la cooperazione con Israele sulle tecnologie 'non sensibili' sia nucleari che non. Mentre Washington aveva in precedenza dichiarato Israele un paese 'sensibile' in quanto non aveva firmato il Trattato di Non-Proliferazione Nucleare, egli ha affermato che la mossa "era un segnale che Israele era un paese amico. Non ha lo stesso trattamento degli altri paesi presenti nella nostra lista dei paesi 'sensibili'"


6°) Fred Thompson (Repubblicano): 6,5 (lo scorso mese: 6,875: dal 5° al 6° posto)

Frasi memorabili:

- "Hamas produce video musicali che incoraggiano i più giovani a diventatori attentatori suicidi. Il sito web di Hamas per bambini è pieno dello stesso odioso fanatismo" (Maggio 2007)

- A molti iraniani non piace il governo di Tehran, "e io penso che dovremmo investire su questo… Esiste la possibilità che si possano mobilitare ed è necessaria la nostra assistenza se ciò accadrà" (Aprile 2007)


6°) Mitt Romney (Repubblicano): 6,5 (lo scorso mese: 6,5: dall’8° al 6° posto)

Frasi memorabili

- "I contribuenti dello Stato non dovrebbero fornire uno speciale trattamento ad un individuo che appoggia la jihad violenta e la distruzione di Israele" (Sulla visita di Katami negli USA, Settembre 2006)

- "Khatami ha supervisionato la tortura e l’omicidio di studenti, giornalisti e di altri che parlavano di libertà e democrazia" (9 Settembre 2006)

"La mia speranza è che gli Stati Uniti troveranno e lavoreranno insieme a voci realmente moderate in Iran. Ma non faremo alcun progresso nella regione se trattiamo con i lupi indossando gli abiti della pecora" (6 Settembre 2006)

Altre notizie

- Come governatore del Massachussetts ha ordinato a tutte le agenzie di stato di rifiutare qualsiasi assistenza – se richiesta – quando l’ex presidente dell’Iran, Khatami, visitò il Massachusetts.


8°) Mike Huckabee (Repubblicano): 6 (lo scorso mese 6,75: dal 7° all’8° posto)

- Sostiene di aver visitato Israele nove volte.


9°) John Edwards (Democratico): 5,87 (lo scorso mese 6: stabile al 9° posto)

Frasi memorabili


- "E’ importante per gli USA confrontarsi con l’Iran perché questo stato è un’enorme minaccia per Israele e per il popolo israeliano" (Ottobre 2004)

- "Per tutto il tempo che la leadership palestinese fallisce a porre fine al terrore, Israele ha il diritto di prendere le misure per difendersi. Tali misure difensive non sono la causa del terrorismo – esse sono la risposta al terrorismo" (Gennaio 2004)

- "Noi non abbiamo lavorato abbastanza sul processo di pace in Israele; non abbiamo sostenuto il progresso che là era stato fatto" (Gennaio 2003)

- "Noi dobbiamo chiedere un coinvolgimento attivo e continuo degli USA nell’indirizzare la crisi fra Israele e i palestinesi e nel promuovere la democrazia in tutto il mondo arabo" (Settembre 2002)

Altre informazioni

Ha parlato all’Annual Policy Conference dell’AIPAC nel 2006


10°) Joseph Biden (Democratico): 5,64 (lo scorso mese 6: dal 9° al 10° posto)

Frasi memorabili:

- "Qui il fatto principale è, se il cambio di regime [in Iran] è l'elemento operativo della politica di questa amministrazione, difficilmente sortirà come finale una soluzione diplomatica.... Non ci può essere alcuna soluzione diplomatica, nel finale. Mentre potrebbe essere possibile. E mentre noi impazziamo intorno a questo problema, si vedrà il Giappone raggiungere il nucleare, e vedremo la Cina reagire al Giappone divenuto nucleare, e vedremo una catena di eventi messi in movimento che finiranno con il danneggiare in modo significativo la succesiva generazione di americani... Voglio dire, che paura c'è nel dialogare?"(FOX News Sunday con Chris Wallace, 22 Ottobre 2006)

- L'appoggio dei Democratici ad Israele "viene fuori dalle nostre viscere, sale attraverso il nostro cuore e finisce nella nostra testa. E' quasi genetico" (5 Ottobre 2006)

- "Non c'è mai stato progresso nel Medio Oriente senza che gli USA agissero come catalizzatore. Il fatto è che i nostri uffici sono importanti. E in verità io non farei niente che non fosse coordinata con il governo israeliano. Dovremmo avere una persona veramente importante sul territorio là, pronta ad esplorare tutte le iniziative.. noi dobbiamo essere catalizzanti" (5 Ottobre 2006)

- "La singola cosa più importante che possiamo fare per Israele proprio ora è di avere un insediamento politico in Iraq. Che cambi le dinamiche, che liberi le nostre capacità e cambi tutto il gioco, ma non mi sembra che vi sia qualcuno in questa amministrazione capace di tirare le fila" (5 Ottobre 2006)

- "A me sembra che quello che dobbiamo fare è continuare a spingere per vedere se possiamo tenere insieme questa coalizione per gradualmente aumentare le sanzioni [sull'Iran]. Questo è un test per la diplomazia. Un test per l'ONU. Se fallisce, ciò che dovremo fare è iniziare una seria politica di contenimento" (27 Agosto 2006)

- "A causa della mancanza di una nostra strategia preventiva, siamo riamsti senza altra opzione che sostenere Israele in quello che è uno sforzo auto-difensivo totalmente legittimo" (Washington, 16 Luglio 2006)

- "L'esito [delle elezioni palestinesi] riflette la rabbia e la frustrazione verso l'Autorità Palestinese e Fatah per la loro corruzione, mal governo e incapacità a fornire legge e ordine" (Gennaio 2006)

- "Non ci si può aspettare che Israele negozi con una parte che chiama alla sua distruzione, che si impegna nel terrorismo e mantiene una milizia armata. Hamas deve scegliere: pallottole o voti" (Gennaio 2006)

Altra informazione:

- E' stato un osservatore nelle elezioni parlamentari palestinesi nel gennaio 2006


11°) Christopher Dodd (Democratico): 5,62 (lo scorso mese 5,75: stabile all’11° posto)

Frasi memorabili:

- "Penso che non mi ritroverò più nella mia carriera in una situazione inguaiata come questa a causa non solo di persone come Hezbollah e Hamas e dell'Iran e della Siria, ma del fatto che abbiamo fallito nel costruire relazioni che ci avrebbero permesso di farli ragionare prima di intraprendere le azioni che hanno intrapreso" (Luglio 2006)

- "E' importante che cerchiamo di lavorare con i nostri amici in Israele e con i capi palestinesi (che non fanno parte di Hamas) che sono interessati in una soluzione dei due-stati e che hanno voglia di sedersi e parlare di confini sicuri e delle necessità di entrambi i popoli" (Aprile 2006)


12°) Barack Obama (Democratico): 5 (lo scorso mese 5,25: stabile al 12° posto)

Frasi memorabili

- "Penso che le opzioni militari devono essere sul tavolo quando vai a trattare con stati canaglia che hanno mostrato una costante ostilità verso gli Stati Uniti. Sebbene ritenga che noi non abbiamo esplorato tutte le opzioni … Non abbiamo esplorarto qualche tipo di dialogo né con l’Iran né con la Corea del Nord, e io credo che questo sia stato un errore. Come conseguenza di questo, non abbiamo praticamente alcun modo di far leva su di loro" (Meet the Press con Tim Russert, 22 ottobre 2006)

- "Alla luce del fatto che siamo adesso in Iraq, con tutti i problemi in termini di apprezzamenti sugli USA che si sono creati, il lanciare alcuni missili contro l’Iran non è la posizione attuale ottimale per noi. D’altra parte avere una teocrazia musulmana radicale in possesso di armi nucleari è peggio" (20 ottobre 2006)

- "Non credo che esista qualche nazione che non avrebbe reagito come ha fatto Israele dopo che furono catturati due suoi militari. Io sostengo la risposta di Israele nell’adottare azioni nel proteggersi" (22 agosto 2006)

- "Io non critico Israele per volersi sbarazzare dal confine con il Libano di quei missili Katyusha che possono essere sparati per colpire cittadini israeliani, per questo ritengo che qualsiasi cessate il fuoco deve avere come premessa la rimozione di quei missili" (Luglio 2006)

Altre informazioni: Ha visitato Israele nel gennaio 2006.


Fonte: http://www.haaretz.com/
Link: http://www.haaretz.com/hasen/pages/rosnerPage.jhtml e pagine collegate
8.01.08

A CURA DELLA REDAZIONE DI WWW.COMEDONCHISCIOTTE.ORG