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Gaza: un genocidio che si consuma nel tempo

di redazionale - 27/01/2008

 

Questa non è la cronaca della manifestazione che questo pomeriggio di sabato 26 gennaio 2008 si è svolta in Roma dapprima nei pressi del ministero della difesa in via XX settembre e subito davanti alla vicina ambasciata americana in via Veneto. Vuole essere soltanto una testimonianza della mia partecipazione ad una manifestazione certamente non numerosa. Ma la presenza di una grande o piccola folla è qui un aspetto secondario. Si partecipa in funzione della propria coscienza. Non mi sentivo di uscire di casa, ma ho forzato la mia volontà ed è stato il minimo di ciò che potevo fare in segno di solidarietà verso un popolo che nel pieno cinismo della nostra informazione infeduata muore lentamente, dandoci una prova di eroismo e di dignità. Che sia un genocidio vero e proprio è ciò su cui ci siamo trovati pienamente d’accordo con un signore che ho conosciuto alla manifestazione, durante la quale si sono tenuti vari discorsi ad un microfono volante. Non ho preso appunti, ma mi è piaciuta una frase con la quale si diceva che in determinati momenti della storia non ci si deve scoraggiare dall'essere in pochi, cosa che può dipendere da molti fattori. Io del resto so poco degli organizzatori. Ho visto molte bandiere rosse, ma in questo periodo andrò ad ogni manifestazione non importa da chi organizzata purché sia una forma di solidarietà verso un popolo incredibilmente martoriato da oltre 60 anni. Quelle che seguono sono una selezioni di foto fra quelle che mi sono meglio riusciti con una macchina fotografica tascabile, non professionale, ed in condizioni di luminosità calante sul far della sera.