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Viaggio selvaggio

di Angela Iannone - 27/01/2008


Into the wild
Dopo la presentazione al Festival del Cinema di Roma, esce oggi nelle sale italiane Into the wild, ultimo film dell’attore californiano Sean Penn


Tratto dall’omonimo romanzo dell'alpinista e scrittore statunitense Jon Krakauer, il film racconta la vera storia di Christopher McCandless, alias Alexander Supertramp, interpretato dal giovane attore Emile Hirsch: un ragazzo del West Virginia che dopo la laurea lasciò tutti i suoi soldi in beneficenza per fuggire dalla
Into the wild
Into the wild
civiltà.

Una vita vissuta per due anni a stretto contatto con la natura, fino a raggiungere i territori estremi dell'Alaska. Numerose sono le citazioni di scrittori come Jack London, Tolstoj e Henry David Thoreau, che lo stesso protagonista fa sue.

In particolare, la vita di Chris/Alexander si avvicina molto a quella di Thoreau, che nel suo libro Walden, ovvero la vita nei boschi, del 1854, racconta dei due anni trascorsi alla ricerca di un intimo rapporto con la natura e con se stesso. E come in Walden, anche nel film la natura è in primissimo piano.

Quello che più colpisce nell’opera di Penn è infatti la bellezza e l'eterogeneità dei paesaggi che il “viaggiatore esteta” attraversa durante il suo lungo viaggio dall'East Coast fino ai boschi incontaminati dell'Alaska, passando per le spiagge deserte dell'Arizona, gli immensi campi di grano del South Dakota, le rapide del fiume Colorado.

«Il film – afferma il regista – vuole essere una celebrazione della ricerca della libertà. Due sono gli elementi alla base della storia: il rifuto e la fuga del protagonista dalla corruzione che circonda la sua vita familiare, la necessità di Chris di ricercare un luogo in sintonia con il suo essere e il suo animo, nell'autenticità della natura che ci sovrasta».