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Plastica e polistirolo inquinano le nostre spiagge

di redazionale - 29/01/2008

 

 

Domenica 27 gennaio centinaia di volontari sono scesi in circa 30 spiaggie italiane per l'edizione 2008 de "il mare d'inverno", l'operazione di pulizia delle spiagge che Fare Verde organizza a gennaio per ribadire che l'inquinamento dei nostri litorali esiste per 365 giorni l'anno, anche se ce ne ricordiamo solo con la bella stagione.

Plastica e polistirolo sono i materiali ritrovati in grande quantità su tutte le spiagge coinvolte nell'iniziativa. Si tratta di due materiali derivati del petrolio fatti, quindi, con una risorsa in via di esaurimento, e per questo sempre più costosa, ma anche di due materiali estremamente inquinanti in ogni fase del loro ciclo di vita: dalla produzione allo smaltimento che, se avviene mediante combustione, libera diossina.
Plastica e polistirolo hanno in comune il fatto di essere non essere biodegradabili e di restare intatti per decenni nei luoghi naturali in cui vengono abbandonati. La plastica, in particolare, come è noto, è indistruttibile... mentre il polistirolo si frantuma in piccoli pezzi anch'essi indistruttibili e ancora più insidiosi per via delle ridotte dimensioni.

Di plastica sono fatti i più disparati oggetti raccolti dai volontari di Fare Verde: sandali, bottiglie, sacchetti, giocattoli, rasoi e accendini usa e getta, tappi, astine dei "cotton fioc", ... anche se nel campionario dei rifiuti raccolti svettano i contenitori per liquidi: bottiglie, ma anche flaconi di ogni forma e misura.

Di polistirolo sono fatte principalmente le cassette utilizzate dai pescatori. Nel 90% delle spiagge sono stati trovati residui di questi oggetti. Alcune cassette recavano ancora la firma di chi le ha messe in circolazione: nella riserva naturale di Punta Aderci a Vasto (CH), ad esempio, recavano il marchio del Comune di Pescara.

In via di estinzione, invece, le astine di plastica dei bastoncini nettaorecchie meglio noti con il nome commerciale "cotton fioc". I cumuli di astine colorate raccolte dai volontari sulle spiagge di tutta Italia sono, per fortuna, ormai un ricordo: se ne raccolgono ancora, ma in quantità estremamente contenute.
Cià è accaduto, come è noto, grazie all'introduzione in Italia di una legge voluta da Fare Verde e che vietava la vendita di "cotton fioc" che non fossero interamente biodegradabili.

Come per i "cotton fioc", anche l'invasione di plastica usa e getta potrebbe essere contrastata con adeguati provvedimenti normativi: da sempre Fare Verde propone il riutilizzo dei contenitori mediante l'introduzione del vuoto a rendere.
È una misura che servirebbe a ridurre drasticamente la nostra produzione di rifiuti attribuendo un valore economico (la cauzione) ad ogni singolo contenitore riutilizzabile più volte. Il vuoto a rendere aiuterebbe anche a ridurre drasticamente l'abbandono di bottiglie e flaconi in plastica in luoghi naturali come spiagge prati, fiumi, laghi. Nei paesi del Nord Europa dove il vuoto a rendere è in vigore da anni (Germania, in testa) la percentuale di restituzione dei contenitori è superiore al 95%.
Ovviamente, il vuoto a rendere potrebbe essere applicato anche al vetro e a contenitori riutilizzabili fatti in altri materiali.

Per la cassette di polistirolo usate da pescatori Fare Verde lancerà attraverso i propri gruppi locali, una specifica campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti gli Enti interessati dal fenomeno, proponendo alternative concrete per evitare che il prossimo anno le nostre spiagge siano ancora invase da questi insidiosi rifiuti.

Infine, Fare Verde fa un appello alla responsabilità di tutti per quanto riguarda i più disparati rifiuti che sono stati trovati e rimossi dai volontari sulle nostre spiagge: reti e materassi, elettrodomestici, pneumatici, pezzi di Eternit, batterie, fusti di solventi chimici, resti di fuochi d'artificio, ... in inverno i nostri litorali sembrano diventare delle vere e proprie discariche. La stessa attenzione della Pubblica Amministrazione spesso cala nei mesi invernali, non essendoci l'interesse turistico a tenere in condizioni di decoro le nostre spiagge.

Si tratta di un modo di vedere l'ambiente che Fare Verde non condivide e che con "il mare d'inverno" denuncia con forza: la Natura non è il nostro parco divertimenti!

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Alune immagini dei volontari di Fare Verde


Fare Verde pulisce la spiaggia a Formia
Formia (LT)

Fare Verde pulisce la spiaggia a Modica (RG)
Modica (RG)

Fare Verde pulisce la spiaggia a Tarquinia
Tarquinia (VT)

Fare Verde pulisce la spiaggia a Termoli
Termoli (CB)

Fare Verde pulisce la spiaggia a Torvaianica
Torvaianica (RM)

Fare Verde pulisce la spiaggia a Vasto
Vasto (CH)