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Entrate fiscali a vantaggio di chi?

di Sergio Mauri - 31/01/2008

Fonte: achtungbanditen

 
Ieri il "Sole 24 ore" dava ampio spazio al successo ottetuto dall'esecutivo nella lotta al "recupero della base imponibile". Nel gennaio 2008, rispetto allo stesso mese del 2007, le entrate sono aumentate del 9,4%. Anche Visco, l'uomo "di sinistra", si rallegra del risultato ottenuto, sottolineandone il carattere "costante".

Indubbiamente è una azione interessante ed in uno stato che si impegnasse nelle politiche sociali, tutto ciò avrebbe un certo riscontro. Sappiamo, però, che non è così. Il livello di vita degli italiani continuerà a scendere.

Innanzitutto perchè ancor oggi dobbiamo ripagare il debito pubblico, di cui una fetta degli italiani sono titolari; poi perchè la redistribuzione, quando c'è, è fatta su rigidi principi di classe.

Bypassiamo - dunque - l'allegra constatazione del "Sole" che, per opportunità politica, per simpatia verso alcune azioni del governo (che devono essere sempre nella direzione di non colpire la Confinudstria che al contrario necessita di continua assistenza)propina a tutti i suoi lettori. E soffermiamoci per un attimo cercando di capire dove potrebbero finire questi soldi.

Sempre sul "Sole" di ieri, si apprende che la NATO fa pressione sugli europei per "indurli a rafforzare i contingenti schierati in Afghanistan e soprattutto renderli disponibili per i combattimenti in vista della campagna di primavera". Si sa, inoltre, che Italia, Polonia e Germania hanno "già offerto la disponibilità ad aumentare il loro contributo militare".

In generale è previsto un aumento di tutti i principali contingenti che operano in Afghanistan (USA, Gran Bretagna, Germania, Italia, Canada, Olanda, Francia, Turchia) che dagli oltre 33.000 uomini lieviteranno ampiamente. L'Italia rafforzerà senza dubbio il suo contingente a Herat. Attualmente le unità di combattimento vere e proprie sono composte da quasi 300 uomini che saranno raddoppiati e resi più "efficienti" nella loro operatività.

Come si vede, abbiamo già trovato come allocare le risorse delle maggiori entrate che, saranno allocate in qualsiasi caso, che ci sia un governo di "sinistra" o di destra. Teniamo poi conto del fatto che non si tratta solamente di pagare il doppio degli uomini ma di fornire anche mezzi ed armamento adeguati. Capiamo, quindi, meglio la lievitazione delle spese militari.

Una nota finale: è noto che nei periodi di crisi economica, cioè in quei periodi in cui è complicato per il capitale realizzare dei profitti, la spesa militare sia di aiuto alla creazione di una domanda - che pertanto secondo l'economia politica, definiamo "aggregata" - in modo da non far collassare il sistema. Gli Stati Uniti insegnano. E noi, seguiamo il carro, come al solito, pieni di "patrio orgoglio" e senza tenere conto del fatto che non c'è alcun "attacco all'Occidente" in atto.

http://achtungbanditen.splinder.com/