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L'indipendenza unilaterale del Kosovo, miccia innescata nei Balcani

di Giulietto Chiesa - 31/01/2008

(e l'Europa prende posizioni al servizio degli Americani)

E' bello, ma talvolta triste, dover registrare che si è fatta una scoperta. Triste quando la scoperta è brutta, sgradevole. E uno avrebbe preferito non farla.

Scrissi, su queste pagine elettroniche di Megachip e per qualche giornale russo, che gli Stati Uniti avrebbero "approfittato" della presidenza di turno dell'UE, slovena, per tirare per i capelli l'Europa ad appoggiare subito, incondizionatamente, la dichiarazione unilaterale d'indipendenza del Kosovo.

Una previsione, certo basata su solide indiscrezioni, ma non ancora un'informazione.

Adesso c'è anche questa. Ed è uno scandalo che dimostra l'assunto di quell'articolo (come pure delle cose molto vere e molto belle che Ennio Remondino scrive per noi e per il Manifesto) .

Un'Europa serva, subalterna, stupida. Un'America tracotante. La Slovenia vassallo capitato a turno nella sala di comando per eseguire gli ordini del padrone. In sintesi (lo stenogramma segreto di un incontro segreto pubblicato dal quotidiano sloveno Dnevnik e da quello serbo Politika) : alla vigilia di Natale l'ambasciatore sloveno Samuel Zbogar e il direttore di quel ministero degli esteri, Mitja Drobnic, sono convocati al Dipartimento di Stato, a Washington, per ascoltare il vice di Condoleeza Rice, Daniel Fried, che detta la road map che porterà Pristina all'indipendenza "americana".

Ecco gli ordini: aspettare fino al 3 febbraio, quando il voto a Belgrado sarà stato chiuso. Aspettare che l'aquila nera in campo rosso salga sui pennoni di Pristina e poi subito (per impedire che Mosca chieda la riunione del Consiglio di Sicurezza) riconoscere a nome dell'Europa.

Ci sono sei paesi europei che non sono d'accordo? Fried lo sa bene e si frega le mani. Ne bastano 15 su 27, stiamo a perdere tempo con questi cacasotto europei? l'Europa si spacca? Peggio per l'Europa!

Che pena e che vergogna! Perchè l'Italia, cioè noi, fa parte di quel tappeto di servi su cui l'Impero avanza coi suoi stivali. Poi verrà il sangue e si fingerà di non sapere chi è stato.