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Gasdotti: lettera addetto stampa russo al Corsera

di A. Grigoriev - 08/01/2006

Fonte: Stefano Serafini

AL DOTT.PAOLO MIELI
DIRETTORE RESPONSABILE
DEL QUOTIDIANO
"CORRIERE DELLA SERA"
Milano


Roma, lì 29 dicembre 2005


Egregio Signor Mieli,

devo costatare che di nuovo nel vostro quotidiano è stato pubblicato un
articolo sulla Russia che purtroppo induce in errore i lettori italiani. Si
tratta dell'articolo apparso il 27 dicembre 2005 sulla questione delle
forniture del gas russo all'Ucraina. A questo proposito vorrei ancora una
volta spiegare la situazione reale.
1. La proposta di rinunciare al "vecchio modello socialista" e passare alle
forme normali di mercato del commercio nei rapporti russo-ucraini nel campo
del gas è stata avanzata proprio dalla parte ucraina nel marzo 2005. L'idea
ucraina ha trovato il sostegno dell'UE che ha recentemente riconosciuto
l'Ucraina come il Paese con l'economia di mercato. Dunque si tratta non di
aumentare 5 volte il prezzo, come risulta dall'articolo del corrispondente a
Mosca del quotidiano F. Dragosei, ma di adeguarlo ai prezzi europei.
2. La parte russa dall'inizio era dell'idea che la situazione in merito ai
nostri rapporti con l'Ucraina nel campo del gas deve essere risolta al
livello degli operatori economici dei due Paesi. Abbiamo costantemente
invitato la parte ucraina a non politicizzare questa questione. Perciò si
può fare una giusta domanda - perché il permesso al transito del gas russo
sul territorio ucraino, per esempio diretto in Italia, deve essere
l'ostaggio delle trattative russo-ucraine visto che l'Ucraina può comprare
il gas anche da altri fornitori.
3. Vorrei attirare l'attenzione sul fatto che la questione delle trattative
sulle forniture del gas all'Ucraina non ha a che vedere con la stagione di
riscaldamento in questo Paese. In Ucraina si estrae circa 18 miliardi di
metri cubi del gas che copre completamente i bisogni dei cittadini
dell'Ucraina che usano il gas nelle loro case ed appartamenti.
4. All'inizio di quest'anno abbiamo passato con l'Ucraina ai pagamenti delle
imposte sul gas e sul condensato del gas nel paese di destinazione. A questo
proposito voglio attirare l'attenzione sul fatto che nel primo trimestre del
2006 i consumatori occidentali europei riceveranno il gas dalla Russia al
prezzo di 255 dollari USA per mille metri cubi. Il prezzo di oggi per
l'Ucraina è 50 dollari. In considerazione dei prezzi di oggi il "pompaggio"
diretto delle risorse in denaro dal bilancio russo in quello ucraino sar? di
un miliardo di dollari circa. Le possibili perdite del "Gasprom" causate
dalla differenza tra i prezzi mondiali ed i prezzi di oggi per l'Ucraina
saranno 3,6 miliardi di dollari all'anno. Dunque addizionate queste somme,
risulta che la Russia sovvenziona di fatto l'economia ucraina per
l'ammontare di 4,6 miliardi di dollari circa all'anno.
Inoltre i cittadini ucraini ricevono oggi il gas al prezzo minore di quello
che pagano i cittadini russi per il gas nel loro Paese che ? anche assurdo.
5. Sono d'accordo con il vostro corrispondente su una cosa. Il tentativo di
collegare le trattative sul gas con il tema della base della flotta russa
del Mar Nero a Sebastopoli diventerebbe una pura azione politica. L'accordo
sulla divisione della flotta del Mar Nero dell'URSS ? una parte integrante
del grande Accordo russo-ucraino. Adesso la Russia paga per l'affitto 98
milioni di dollari all'anno e queste condizioni sono in vigore fino al 2017.

Con stima,

ADDETTO STAMPA
DELL'AMBASCIATA  DELLA FED. RUSSA IN ITALIA
A. GRIGORIEV