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Perché McConnell ha pubblicato il rapporto sull’Iran? «Colpo di palazzo» a Washington

di Voltairenet - 02/02/2008




La pubblicazione del rapporto NIE (National Intelligence Estimate) relativa all’Iran è una parte del larvato conflitto in corso all’interno dell’establishment politico degli Stati Uniti. Con questa pubblicazione di sedici servizi segreti USA, che ha sorpreso numerose persone, la frazione non guerrafondaia delle forze armate e dei servizio segreti ha prevenuto un prossimo attacco contro l’Iran. Il rapporto prende atto che l’Iran non ha più realizzato un programma nucleare militare almeno dal 2003. Secondo un diplomatico di alto rango accreditato presso l’UE, queste « incredibili » dichiarazioni dei servizi statunitensi non sono state ancora digerite, ma vengono in parte recepite, mentre i contorni del resto sono visibili. Quanto segue è una valutazione provvisoria.

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La pubblicazione è avvenuta mentre dei problemi cardiaci inchiodavano ancora una volta il vice presidente Cheney su un letto d’ospedale. Nei retroscena, una lotta accanita ha opposto i « realisti » e il nocciolo duro neoconservatore che, con il Likud, aveva dato vita ad una progressione bellica nella speranza di trarre vantaggio da un nuovo ordine nel Vicino Oriente.



Quali sono I protagonisti statunitensi ?



Tra gli autori figurano membri dell’Iraq Study Group che gravitano attorno a James Baker, l’ex ministro degli Esteri del padre dell’attuale presidente, George Bush. Non si tratta di apostoli del diritto delle genti, ma di uomini di potere, non fissati su un’ideologia neoconservatrice alla Strauss, dunque piuttosto pragmatici e privi di legami amichevoli con Tel Aviv.



Robert Gates, ministro della difesa, ne fa parte. L’ex n. 2 della CIA – che, ad esempio, era a Ginevra il giorno dell’assassinio di Uwe Barschel il presidente del land di Schleswig-Holstein (1987) – era stato segretario dell’Iraq Study Group e ha sostituito Donald Rumsfeld dopo il suo allontanamento ad opera del gruppo Baker. Vi fa parte anche l’ammiraglio William J. Fallon, che attualmente dirige l’US-Central Command, che copre il Vicino ed il Medio Oriente, l’Iraq e l’Afghanistan. Aveva annunciato che lui e il suo stato maggiore si sarebbero ritirati se fosse stato loro ordinato di entrare in guerra contro l’Iran. Il generale di aviazione Michael V. Hayden, attuale direttore della CIA, fa anche lui parte di quelli che vogliono impedire ad ogni costo una guerra contro l’Iran.



Accettare gli accordi segreti con l’Iran e la Russia



Secondo fonti russe degne di fede, Gates, ministro della difesa degli Stati Uniti, ha incontrato a Qatar Mahmud Ahmadinejad, presidente dell’Iran, a margine della recente conferenza del Consiglio di Cooperazione del Golfo. Trai Guardiani della rivoluzione e le forze armate degli Stati Uniti sarebbe stato firmato un trattato di non aggressione. Fatto interessante, nelle scorse settimane i guerrafondai statunitensi avevano tacciato di «organizzazione terroristica» i Guardiani iraniani della rivoluzione, formazione regolare complementare all’esercito iraniano.



Solo poche ore dopo la conclusione di questo accordo segreto, il Pentagono e la CIA avrebbero trasmesso ai media il rapporto NIE sul programma nucleare iraniano, rapporto fino ad allora considerato « top secret » in quanto il vice-ammiraglio John Michael McConnell, direttore di « National Intelligence », aveva dichiarato in occasione della sua recente apparizione davanti al Senato che le conclusioni non sarebbero state rese pubbliche.



E lo specialista francese di strategia François Heisbourg ha dovuto constatare che l’opzione militare non solo era stata cancellata dall’ordine del giorno, ma gettata dalla finestra.



Fedele alla sua retorica, il presidente iraniano ha parlato di un « tiro politico a bruciapelo » contro la frazione bellicista degli Stati Uniti.



Constatando che « l’Iran non ha intenzione di dotarsi di armi nucleari », I servizi segreti mettono un ostacolo a tutti gli sforzi della propaganda israelo-statunitense. Nel 2003, delle informazioni inventate dai servizi segreti avevano precipitato il mondo nella guerra d’Iraq. Ricordiamo le menzogne del ministro degli Esteri degli Stati Uniti, Colin Powell, davanti al Consiglio di Sicurezza, a proposito delle armi di distruzione di massa e dei laboratori biologici mobili di Saddam. Contrito, aveva in seguito parlato della più grande colpa della sua carriera. Gli autori del rapporto NIE hanno dunque prevenuto una nuova strumentalizzazione dei loro servizi.



L’allarme non cessa, approfittare della pausa nucleare



Se la pubblicazione non fa cessare il segnale di allarme, essa permette al mondo di respirare ancora.



Né la situazione economica, né quella militare tollererebbero nuove guerre. La pausa potrebbe durare circa un anno e porterà i suoi frutti solo se i neo conservatori saranno contenuti e il diritto pubblico internazionale confermato come il quadro delle relazioni tra paesi.



Creare di concerto una situazione che impedisca la guerra



La situazione degli Stati Uniti è pietosa. In Iraq, l’evoluzione esasperata viene camuffata. La truppa minaccia di sollevarsi, il materiale è usato. I Britannici di Basorah si sono ritirati nell’aerodromo in una cittadella di veicoli ; a Bagdad, gli Statunitensi hanno in tal modo prezzolato i capi dei clan che costoro non sanno nemmeno più dove comprare delle armi che utilizzeranno contro i loro donatori.



Anche in Afghanistan – dove le truppe della NATO effettuano i loro primi combattimenti al suolo – controllano sempre meno la situazione. Gli Afghani fanno quello che hanno sempre fatto in occasione di un invasione del loro paese : si battono e lo fanno bene. È bene che la Svizzera abbia recentemente ritirato gli ufficiali che vi si trovavano nel quadro dell’Isaf, in quanto la loro azione « non portava più alla pace, ma si trasformava sempre più in lotte per imporre la pace ». Il Pakistan, corridoio che assicura I rifornimenti della NATO, è prossimo all’insurrezione. Se si chiude, la NATO è quasi presa in trappola. Un ponte aereo permetterebbe agli Stati Uniti di procurarsi abbastanza rifornimenti ? A Stalingrado, Göring aveva promesso troppo a Hitler.



La Russia, la Cina e l’OCS



I Russi hanno spesso insistito – ultimamente in occasione della storica visita di Putin a Teheran – sul diritto inalienabile dell’Iran, in virtù del diritto internazionale, all’utilizzo pacifico dell’energia nucleare. Putin non ha mai lasciato dubbi sul fatto che l’espansione della NATO negli ex satelliti del Patto di Varsavia non sarebbe tollerata, come l’installazione di armi antimissile in Polonia e nella Repubblica ceca, come l’indipendenza del Kosovo conformemente al piano Atthisari. La Russia ha giocato di forza in modo impressionante. La flotta ha preso di nuovo posizione nell’Atlantico e nel Mediterraneo, dove è stato costruito un punto d’appoggio nel porto siriano di Tartus. Anche la ripresa dei voli di pattuglia dei bombardieri atomici in tutte le regioni del mondo – sospesi dal 1992 – ha costituito un segnale : dal mese di agosto, hanno avuto luogo 70 voli a lunga distanza, tre jet da bombe atomiche per ogni tragitto, in tutto 217.



L’equipaggio di una portaerei degli Stati Uniti ha avuto una doccia fredda durante il recente sorvolo di numerosi di questi bombardieri russi di lungo raggio. I Russi hanno avuto la sfacciataggine di inviare immediatamente una foto del sorvolo al fax della cabina di comando della portaerei con l’annotazione beffarda « se ben interpretiamo la presenza dei polli impauriti ammassati sul vostro ponte, il nostro sorvolo vi ha sorpresi. » L’imbarazzo si è ulteriormente accresciuto quando due sommergibili cinesi ultrasilenziosi sono apparsi, a metà ottobre, in mezzo alla formazione da combattimento della portaerei USS « Kitty Hawk », a tiro di siluro dalla portaerei. La squadra si stava esercitando a sud del Giappone. Le portaerei figurano essere tra gli oggetti meglio protetti al di sopra e al di sotto delle acque, con scudi aerei e navali di sicurezza. Gli Statunitensi, sbalorditi, non avevano individuate il silenzioso avvicinarsi di quei sommergibili. Si è trattato del secondo allarme cinese. Già in gennaio, i Cinesi avevano fatto uscire dall’orbita uno dei loro satelliti, sfidando così la supremazia USA nello spazio.



Sembra che Russi e Cinesi abbiano un vantaggio tecnologico e possano sorprendere I loro avversari. Anche gli Iraniani hanno messo in servizio dei sottomarini particolarmente silenziosi, in quanto la ricezione d’immagini di una portaerei USA inviata dal fondo sembra effettuata da vicino. Da ciò, si capisce perché la frazione statunitense non bellicista voglia impedire lo scoppio di una guerra.



Incapacità degli Stati Uniti di vendere completamente la loro crisi ipotecaria all’Asia e all’Europa



A questo va aggiunto il disastro economico che conoscono gli Stati Uniti : déficit dello Stato, indebitamento della popolazione e crisi ipotecaria crescono a un ritmo vertiginoso. Secondo il banchiere Raymond Baer, « non siamo ancora arrivati al cuore del film. » Sfortunatamente la crisi è esplosa prima che le banche degli Stati Uniti vendessero a banche asiatiche ed europee tutti i prestiti ipocari forniti di una tripla A dalle agenzie di rating USA, ma del tutto privi di valore. Tale era il subdolo piano strategico. Una parte delle perdite resta dunque nell’alta finanza statunitense e il piano secondo cui « sono nostri prestiti ipotecari, ma è un vostro problema » è parzialmente fallito.



In giro per il mondo, diversi paesi, governi e raggruppamenti si sono uniti per segnalare agli Stati Uniti che una guerra contro l’Iran sarebbe l’inizio di una guerra mondiale. A Washington, gli ambienti pragmatici hanno visibilmente compreso che subirebbero tali rovesci per cui la guerra, per il momento, non sarebbe un’opzione.



Circospezione sorprendente



Il gruppo Baker-Gates aveva messo al corrente della pubblicazione del rapporto i principali attori, Russia e Iran. (Esso contiene informazioni fino alla data del 31 ottobre). Quando Putin, a metà ottobre, aveva visitato Teheran, avrebbe fatto un’importante proposta in un incontro con l’Ayatollah Ali Khamenei. Ali Larijani, allora capo negoziatore sulle questioni atomiche, ha dichiarato che Putin aveva consegnato una speciale proposta che non era stata trattata pubblicamente. Per impedire quella visita, aveva fatto il giro del globo la notizia secondo la quale un commando omicida avrebbe attentato alla vita di Putin a Teheran. Ancora non si può dimostrare che l’ambiente di Cheney aveva tentato di impedire al messaggero di consegnare il suo messaggio. L’aspetto psicologico dell’operazione è stato in ogni caso sorprendente. Del tutto notevoli sono state, inoltre, l’offerta fatta da Gates ai Russi di discutere sullo scudo antimissili e il soggiorno ufficioso di generali russi di alto rango negli Stati Uniti, avvenuto all’inizio di dicembre. Del resto, ieri abbiamo appreso che su questo tema sui dovrà tenere una conferenza in febbraio, a Bucarest. Il cambiamento prende forma.



Ritegno russo



Constatiamo inoltre con interesse che la Russia ha reagito con grande moderazione al rapporto NIE e non si è data a sarcasmi né a trionfalismi. Si lascia che gli Stati Uniti risolvano da sé i loro problemi interni. Putin si è limitato a comunicare che « le autorità iraniane sono state pregate di cooperare onestamente e senza riserve con l’AIEA affinché tutto ciò che interessa a Vienna sia trasparente. » Ha pure segnalato in tono morbido chi doveva prendere ora la direzione.



Rivalutazione di Mosca



Tra le convenzioni annesse, potrebbe figurare che la conferenza di Annapolis sul Vicino Oriente continui in gennaio a Mosca, con inclusione della questione siriana e libanese. Mosca diviene leader per quanto riguarda il Vicino Oriente. Alla fine, potrebbe essere regolata anche la questione della Georgia. In anticipo, gli Stati Uniti avevano ritirato la protezione delle loro marionette. Sarà da vedere l’evoluzione relativa ad altri problemi, come quello dell’Ucraina.



E gli alleati in Europa e a Tel Aviv ?



Ufficialmente poco avvertiti come gli Europei e I Cinesi, gli Israeliani sono rimasti sorpresi e costernati. A causa del rapporto NIE, Condoleezza Rice ha dovuto passare tutta una notte a telefonare ad un arrabbiato ministro degli Esteri cinese. Privazione del sonno come castigo.



Ombre all’orizzonte ?



Questa valutazione provvisoria deve essere controllata ed attualizzata osservando l’evoluzione future. Un campo di osservazione saranno gli Stati Uniti, dove i resti dei neoconservatori e l’AIPAC, lobby israeliana a Washington, hanno scatenato il contrattacco. Bolton, ambasciatore presso l’ONU, vuole partire in guerra contro i servizi segreti e contro quelli che considerano il mondo in modo diverso dal presidente e vi si attengono. Rumsfeld, Libby, Cheney, Wolfowitz e Perle sono ancora lì. Bisogna approfittare della pausa.



Traduzione Horizons et débats



Traduzione italiana dalla versione francese comparsa sul sito voltairenet.org