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Reggio Emilia: aderire alla Campagna "Un bosco all'aeroporto"

di redazionale - 03/02/2008

 

 

Anche Fare Verde Onlus ha aderito alla campagna "Un bosco all'aeroporto" promossa a Reggio Emilia dall'ambientalista storico Paride Allegri ed il suo movimento Resistenza Verde in collaborazione con Meet Up Amici di Beppe Grillo, Eco Istituto Emilia Romagna, Movimento Zero di Massimo Fini, Wwfl, Legambiente, Walter Ganapini presidente di Greenpeace, Centro Punto Macrobiotico, Comitati Salute e Ambiente per la Corretta Gestione dei Rifiuti, Associazione Il Gabbiano, Centro per la Rincociliazione tra i Popoli, il Disarmo Universale ed il Rispetto del Creato. Al progetto hanno dato la loro adesione anche gli assessori all'ambiente di Reggio Pinuccia Montanari e quello ai lavori pubblici Carla Colzi.

La proposta è quella di mettere a dimora su un area di oltre 80 ettari a fianco dell'aeroporto di Reggio (dove volano solo ultraleggeri e aerei della scuola paracadutismo)100.000 alberi. Circa 12.000 piante sono già state messe a dimora in zone già di proprietà comunale con i volontari del Punto Macrobiotico in collaborazione con l'assessorate all'ambiente. Rimangono da "conquistare" pacificamente circa 35 ettari con una trattativa con i proprietari dei terreni agricoli. Terreni che qualcuno naturalmente sogna di fare diventare edificabili.

Reggio Emilia é una delle città europee con l’atmosfera più inquinata, la normativa europea consente 35 sforamenti in un anno di 50μg di polveri sottili (PM10) per metro cubo. Le particelle sottili, responsabili di molte e gravi patologie, sono da anni sopra a questo livello di guardia:
 
al 30 Dicembre 2007 a Reggio la situazione è la seguente:
 Centralina di Viale Risorgimento: 67 sforamenti pm10
Centralina di San Lazzaro: 76 sforamenti pm10                     
Centralina di Viale Timavo: 139 sforamenti pm10                                             
 
Gli interventi di limitazione del traffico, pur necessari, non sono sufficienti a diminuire sostanzialmente gli inquinanti dovuti in larga maggioranza al traffico veicolare. Occorrono interventi strutturali e definitivi per la purezza dell’aria, quali l'incremento del verde e servizi di trasporto pubblici più efficienti. Reggio Emilia è la prima città in Emilia Romagna per cementificazione del territorio e la 4a in Italia percentualmente parlando. Da qui questa iniziativa per creare un grandissimo bosco alle porte della città (sarebbe grande quanto la metà del centro storico di Reggio Emilia). Una iniziativa nata per dare ossigeno ai polmoni dei reggiani e per scongiurare nuove cementificazioni selvagge.
 
Dal 2 febbraio fino a metà marzo ci sarà una mobilitazione straordinaria di tutti questi comitati ed associazioni ambientaliste, inclusa Fare Verde, che organizzeranno 4 banchetti ogni sabato in città.
I luoghi saranno:
a) Piazza Prampolini
b) Piazza del Monte
c) Via Crispi
d) Via Emilia San Pietro
 
Presso tutti i banchetti si potrà firmare anche la petizione popolare che ha già raccolto quasi 14.000 adesioni per chiedere l'estensione della raccolta differenziata porta a porta in tutta la provincia di Reggio e l'applicazione di sistemi alternativi all'incenerimento come il Trattamento Meccanico Biologico e verrà distribuito compost della campagna di Fare Verde derivato da raccolte differenziate degli scarti organici di cucina.

Fare Verde per un bosco all'eroporto di Reggio Emilia